Oltre La U.S.P (Il segreto per creare identità e appartenenza nel mercato)
In questo articolo non parliamo del posizionamento in funzione del prodotto (e della sua USP) ma in funzione di te e della tua personalità, del personaggio e del carattere che vorrai creare per legare a te i tuoi potenziali clienti presenti e futuri.
Nota che è questo ciò che sul lungo termine ti garantirà un posizionamento granitico, specialmente nei mercati di “informazione”. Tale posizionamento è strettamente collegato al rapporto unico che saprai instaurare con queste persone
Questa è l’essenza della UCP….
Unique Customer Perception
Ecco in cosa consiste nella pratica la UCP.
Offrire e far percepire il valore di ciò che fai e insegni, mostrando prove che testimoniano che ciò che dici funziona. Tutto il trucco nel posizionamento consiste nel sapere offrire vantaggi che i tuoi clienti non possono trovare altrove.
Non si tratta di “cosa” dai, ma “come” lo dai.
Non è questione di “cosa” offri di vantaggioso rispetto ai tuoi concorrenti (U.S.P), ma del modo in cui lo fai, del tono che usi, e dalla personalità che assumi mentre mostri i vantaggi che determinano la brand e il tuo posizionamento nel mercato (U.C.P). E’ questo che ti connette in maniera inossidabile ai tuo clienti. Quindi se da un lato devi pensare a una U.S.P forte (per il business e per i prodotti), dall’altro lato devi anche considerare la costruzione del tuo personaggio che determina la U.C.P finale.
La U.C.P determina il rapporto e la relazione unica che i tuoi clienti instaurano con te, e che li porta a scegliere te al di là di qualsiasi U.S.P posseduta dai tuoi concorrenti.
Chiediti:
- “Come puoi entrare in un mercato in modo da insediarti quasi istantaneamente come un leader di una certa categoria e al contempo farti identificare subito nella mente dei potenziali clienti a cui ti rivolgi?”
- “Come puoi rendere la comunicazione tra te e loro priva di ostacoli e rumori di fondo, per far si che sia per te molto più semplice e accessibile relazionarti con loro?”
Uno dei modi per fare questo è coprire i buchi lasciati dai competitors. Ma soprattutto considerare la teoria del 5%.
La teoria del 5%
Ecco cos’è la teoria del 5 percento: alcune persone sono più ricettive davanti a certe submodalità caratteriali rispetto ad altri. La maggior parte delle persone ha almeno 2 submodalità diverse, di cui una è quella dominante.
Questo è il motivo per il quale quasi tutti noi, quando si tratta di scegliere chi seguire, di chi fidarci, o anche quando si tratta di acquistare qualcosa, tendiamo a scegliere e a legare “meglio” con coloro che risuonano direttamente con certi aspetti e certi caratteri distintivi che noi sentiamo essere simili ai nostri.
Le nostre azioni sono orientate a livelli inconsci dalle nostre submodalità e subpersonalità. Quindi se un certo venditore, marketer sta utilizzando un certo “tipo caratteriale” che è affine e congruente con il nostro modo di fare ed essere, ecco che esso tende a risuonare dentro di noi.
La conseguenza di questo è che tenderai a fidarti di quel particolare personaggio in maniera più “marcata” rispetto agli altri 30 che stanno facendo le sue stesse identiche cose. Semplicemente perchè in lui ti identifichi
Perchè tutto questo discorso è importante? Ecco perchè. Tipicamente nel mercato dell’internet marketing le percentuali di conversione sono sempre comprese tra l’ 1% e il 5%.
Questi sono i dati di fatto.
Anche la migliore sales letter non va oltre il 5% (a freddo).
Il principale motivo di questo è che la maggior parte delle persone sono molto più condizionate a rispondere ad un certo tipo di personalità o al tono della pubblicità piuttosto che al contenuto stesso della pubblicità.
Quindi è questione di capire che normalmente un marketer (anche bravo) comunica bene solo al 5% del mercato a cui si rivolge.
Di quale 5 per cento si tratta dipende dalla sua submodalità, e dal tipo di “carattere” che sta sviluppando, e che risuona in modo “fluido” con queste persone che colgono le sue offerte.
È possibile però andare oltre questo 5%
Personalmente ho tassi di conversione molto elevati su alcune delle mie lettere di vendita, dell’ordine del 12, 15%, ma questo accade semplicemente perchè ho messo in campo una comunicazione che risuona verso più di un modello caratteriale.
Conoscere questi modelli ti aiuta ad aumentare le vendite, per il semplice fatto che tutta la tua comunicazione trasmette “meglio” il messaggio di vendita, e arriva in maniera diretta a coloro che “si predispongono” a sentire.
La conseguenza di tutto questo è che le persone abbasseranno le difese e saranno più propense ad acquistare la tua soluzione.
Vediamo ora come puoi posizionare la tua figura nel tuo mercato seguendo uno o più di questi modelli in maniera da essere risonanti e congruenti con il tuo carattere e la tua personalità (e come attrarre a te i clienti giusti grazie a questo)
I 7 Posizionamenti Caratteriali
Ci sono 7 posizionamenti che potranno tornarti utili quando ti lanci con uno o più prodotti in un mercato di nicchia. Occorre conoscerli ancora prima di creare il prodotto. Io stesso ne utilizzo almeno 4 o 5 regolarmente in tutte le nicchie che curo. Ecco I 7 posizionamenti (tra parentesi trovi la varianti secondarie possibili):
- L’avvocato (è leader, guru, innovatore)
- Il comune mortale (persona semplice, l’amico che nasconde in realtà grandi abilità – pensa a Clark Kent)
- Il realista, (reporter, avventuriero, infiltrato)
- Il ribelle (evangelista, guerriero, crociato)
- L’intrattenitore (è un comico, carismatico, un attore)
- Il disadattato (genio incompreso, scienziato, matematico, architetto)
- L’ottimista (benefattore, ricercatore, maestro, mistico)
Ricorda: Le persone non comprano solo per ottenere risultati dal tuo prodotto. Comprano per ricavare un’esperienza immersiva ed emozionante. Inoltre cercano conversazione, e senso di identità.
Tutto questo viene perfettamente svolto dal “carisma” del tuo personaggio. Non c’è arma più potente del creare (insieme al prodotto) un carattere che..
- Intrattiene chi ascolta
- Manda in Trance narrativa da ascolto
- Protegge i confini / esorta a superarli
- Aiuta la comprensione di eventi complessi
- Genera appartenenza (e voglia di lasciarsi coinvolgere)
- Muove emozioni e genera immedesimazione
- Viene ricordato
Perchè le persone entrano a fare business con te prevalentemente per ottenere valore, ma poi rimangono con te sul lungo termine perchè si innamorano del tuo “personaggio”.
Ora giusto per essere chiari, non è possibile analizzare a fondo tutti i modelli caratteriali in un semplice articolo (chi desidera approfondirli tutti, troverà pane per i suoi denti nel mio corso “Brand positioning per Internet Marketer”) tuttavia abbiamo spazio per analizzarne uno in particolare, che è quello che più mi rispecchia e mi ha portato risultati.
Il disadattato
Questo è veramente potente. Lo utilizzo parecchio in tutte le mie comunicazioni secondarie e in molte parti delle mie sales letter.
Il disadattato è una personalità particolare. Egli è un introverso, non ama esporsi molto, ha tipicamente una personalità introspettiva e poco propensa al confronto. Non ama socializzare, ne condividere. Preferisce farsi i fatti propri e stare sulle sue. Tutto l’opposto rispetto all’intrattenitore, che è più simile a un attore.
Il disadattato è una sorta di genio incompreso. E’ molto analitico, calcolatore. Ha un particolare talento creativo che associato a un grande intuito lo rende Incredibilmente abile in alcune specifiche cose che normalmente le persone comuni trovano difficili, se non “impossibili” da compiere.
In genere il disadattato ha la padronanza totale di 2-3 skills che ha portato ai massimi livelli, all’eccellenza assoluta. In quelle specifiche aree di competenza ha condotto i suoi studi ossessivi, che lo hanno condotto all’emarginazione.
Ecco perché è un disadattato.
Infatti, nonostante questa enorme capacità e talento, il disadattato è chiamato cosi perché è un disastro vivente nelle faccende della vita reale, si perde in un bicchiere d’acqua quando si tratta di tutto ciò che a che fare con le esperienze quotidiane, e nelle questioni dove normalmente le persone comuni sanno conformarsi e confrontarsi.
Ho incontrato questo tipo di personalità per la prima volta quando ho iniziato a studiare i testi di Gary Halbert, forse il più grande copywriter degli ultimi 20 anni. Chiunque studi copywriting a qualsiasi livello molto presto si rende conto che tutte le strade portano a lui.
Gary Halbert aveva una impressionante conoscenza di marketing in ogni forma immaginabile. Di contro pare che non avesse un buon rapporto con le donne e che non sapesse fare nemmeno il bucato.
È noto che Halbert aveva problemi nella vita reale e che facesse uso di psicofarmaci, per attenuare le problematiche della mente. Sviluppò negli anni una dipendenza dallo Xanax, un forte ansiolitico, cosa di cui parlò anche in un passo della sua newsletter.
Pare sia una prerogativa dei geni essere un po pazzi e fuori di testa. E in qualche modo Halbert sapeva usare le sue debolezze per piacere al suo pubblico.
Infatti anche se era goffo e impacciato nella vita reale, aveva comunque dato ampia dimostrazione delle sue capacità nel Direct Marketing. Era diventato il punto di riferimento di tutti i venditori. Le sue lettere sono diventate leggendarie.
Ma dal momento che la sua personalità era tutto tranne che perfetta, ecco come la sua condotta risuonava nella mente dei suoi sostenitori:
Un pensiero tipo era..
“Questo qui, non sa fare quasi niente bene. Quindi, se lui che è così sfigato può farcela nel marketing, sicuramente ce la posso fare anche io..”
Personalmente ho giocato la carta del disadattato in diverse occasioni, e tutte le volte ha corrisposto a una mia esperienza reale (ricorda, non improvvisarti mai ciò che non sei).
In molti passi della mia newsletter ricordo spesso di come mi ci sia voluto più tempo del normale per fare le cose che gli altri ragazzi facevano alla mia età, e fino a che non ho compiuto 10 anni non sapevo neanche allacciarmi le scarpe.
Mi sentivo davvero come una scheggia impazzita, che aveva poco a che fare con questo mondo.
Quando ero bambino avevo paura di tutto, anche prendere il telefono per ordinare una pizza, perché avevo il terrore di parlare con la gente al telefono. Soffrivo di disturbi di apprendimento, ed ero così spaventato ogni volta che dovevo espormi per fare qualcosa che a un certo punto ho iniziato a soffrire di attacchi di panico.
Tanto che fino oggi ho ancora problemi a parlare in pubblico e a “fingermi” una macchina da conferenza come molti miei colleghi. La verità è che sono davvero un imbranato in molte cose.
Probabilmente non sono riuscito a passare bene una parte “ordinaria” di vita, che certe persone comuni hanno vissuto a pieno, e senza difficoltà. Ma nonostante questo, sono riuscito a portare all’eccellenza 2 o 3 cose che il mio mercato sta cercando.
E così, quando si tratta di condividere la mia storia, questa rassicura la gente che sceglie di ascoltarmi e seguirmi, in quanto io in realtà non sono una sorta di genio o ragazzo speciale. Sono partito da una situazione di grave difficoltà, ho faticato, sono caduto, mi sono rialzato, e son caduto di nuovo. Ma alla fine sono riuscito a realizzare quello che desideravo.
Le conoscenze e l’esperienza acquisite mi hanno alla fine ricompensato.
Tutto questo si allinea e si insedia nella mente dei miei lettori, li stimola, e questi entrano in empatia istantanea con me. Vedono in quello che ho descritto come un esempio sincero da seguire (oltre che su cui identificarsi).
Il messaggio che traspare da molte mie storie è che:
“Se ce la posso fare io, che pensavo di essere limitato in tutto, questo vuol dire che ce la puoi fare anche tu, non importa cosa sai o non sai di te e del mondo, non importa quanto debole ti credi, o quanto frustrato ti senti, ti mostrerò che è possibile…”
Naturalmente anche questo profilo di “personalità” non si può improvvisare. Non puoi inventartelo di sana pianta, semplicemente perché col tempo le persone ti smaschererebbero. E sarebbe la tua stessa comunicazione a tradirti se ti stai inventando una storia.
La cosa migliore da fare è usare questo profilo solo se effettivamente ti rispecchia, se puoi dire che in qualche modo ti identifichi in un “disadattato” e se ti sei trovato in difficoltà molte volte in passato.
Per riassumere
Ecco i 2 passi per un posizionamento di mercato “anticoncorrenza”
Primo passo: Il posizionamento del prodotto e del business
Secondo passo: Il posizionamento caratteriale del tuo personaggio
Entrambi sono importantissimi. Qualsiasi sia il progetto, tutto il business crolla in mancanza di uno dei due. Tuttavia il secondo è anche più importante. Perchè è quello che consente di acquisire “fama”, credibilità e rispettabilità nel mercato.
Infatti i soli contenuti non fanno il successo. In assenza di un personaggio e di un carisma che trascina le masse verso uno scopo comune, si tratterà di un successo a metà.
37 commenti in “Oltre La U.S.P (Il segreto per creare identità e appartenenza nel mercato)”
Sottile intuizione la tua. Potrebbe sembrare implicita, ma non lo è… E come sempre arrivi a sottolineare gli aspetti più determinanti e meno scontati del marketing, come i taciti accordi interiori di cui razionalmente non ci si rende facilmente conto, consegnandoci forse il suo aspetto più fondamentale, basato prettamente sulla relazione. Bellissimo. Ne farò tesoro in maniera più cosciente da ora in poi.
È chiaro comunque che agire in conformità al proprio modo di essere e creare assonanze con i propri interlocutori debba prevedere obbligatoriamente una buona dose di etica e onestà, perché tutti hanno un potenziale dono in questo senso, ma è sempre l’uso che se ne fa, poi, a stabilire nel lungo termine la salute delle relazioni e quindi del business.
PS. credo di essere una comune mortale.. o forse mi sbaglio? 😀
Si tu alessandra sei una comune mortale ma c’è una divintà in te che sta aspettando di accogliere il “mortale” e alzarlo a un altro livello. Penso che i tuoi talenti debbano essere espressi al più presto
Quello che hai detto mi ha colpito perché è profetico. Bingo. C’è molto di più fra le righe di un semplice messaggio, ci siamo capiti benissimo.
“Solo Gli Uccelli con le Stesse Piume Stanno Insieme!!!”
Valerio ti volevo fare i miei complimenti perchè hai trattato un argomento di fondamentale importanza, basti pensare che il reale tempo della “Prima Impressione” è di SOLO 4 SECONDI!!!
Quando camminiamo, parliamo, muoviamo ecc. inviamo dei segnali nella mente inconscia delle persone che saranno attirate o meno da noi a seconda che l’immagine percepita rispecchi la propria personalità.
Questo processo mentale deriva dalla nostra “parte animale” che cerca di percepire nel più breve tempo possibile le eventuali “minacce”. Tutti i feedback successivi dalla “prima impressione” serviranno solo per confermare l’idea che abbiamo di quella persona, ed è per questo che è importantissimo far percepire la propria personalità nel modo più corretto possibile anche perché è una via di NON RITORNO!!!
Grande Valerio continua così !!!
Si naturalmente la prima impressione di questi 4 secondi non è possibile rapirla con la personalità, almeno sul web è difficile, quella viene dopo qualche minuto che uno legge, però i primi 4 secondi sono cruciali e vengono gestiti al meglio da cose come design pulito, copy chiaro, messaggio che punta dritto al bisogno primario del visitatore. In seguito entro il primo minuto, almeno parlando di lettere di vendita, piu che di blog, il visitatore può essere “rapito” dal tuo posizionamento caratteriale, appena inizia a leggere la tua storia.
Ciao Valerio,
questa credo sia la cosa che piu’ mi sta frenando nel mio business.
Ho trovato la mia sottonicchia, mi confronto spesso con loro su blog e su social network e quando qualcuno ha bisogno di una mano in quella sottonicchia vengo personalmente interpellato.
E tutto sommato non c’e’ una grande concorrenza in questa sottonicchia, a livello di informarketing intendo, i guru ci sono ma lavorano come professionisti nel mondo “reale”.
Forse il mio problema e’ perlopiu’ interiore, pormi come mentore in un mercato che alla fine mi ha sempre appassionato ma in cui non mi sono mai visto come esperto.
Ma mi rendo conto che per far esplodere il proprio businness bisogna essere coerenti sotto questo aspetto, porsi come mentore in modo che anche la comunicazione verso il pubblico sia da mentore. Nessuno vuole acquistare un prodotto da uno che “crede” di saper qualcosa.
Grazie dell’articolo.
Daniele.
Daniele, tu hai grandi qualità, ho visto le cose che scrivi e hai passione e competenza da vendere. attenzione a questo che dici: “non mi sono mai visto come esperto.” Preoccupati di convidiere, orienta le tue azione e la tua mente a dare un aiuto alla gente nel campo che stai affrontando, senza aspettarti chissà cosa, ti garantisco che è un atteggiamento che ti trasformerà in poco tempo in un esperto, anche senza necessariamente sbandierlarlo ai 4 venti. Poi da come vedo, le conoscenze di marketing non ti mancano..
Se vuoi scrivermi qualcosa la mia email la conosci
Ciao Valerio, si la costruzione del personaggio è davvero fondamentale prima di costruire un buon business online. Quella che preferisco è il genio ribelle, crea ottime relazioni con i tuoi interlocutori, e la gente ti vede come esempio sincero da seguire.
Leggo spesso Yanik Silver e Gary Halbert, due grandi maestri, che consiglio anch’io di studiare, se “masticate” un pò di inglese.
A presto
Steve
Personalmente mi rispecchio nel comune mortale/disadattato.
Mi spiego meglio
Sono introverso, poco incline alle relazioni, non so intrattenere, non racconto barzellette, insoma quando sono in pubblico non riesco ad esprimere le mie potenzialità.
Sono timido e raramente racconto la mia vita perchè…”è la mia vita cosa vuoi da me, fatti gli affari tuoi che io mi faccio i miei”…insomma un orso.
Le cose cambiano se inizi a conoscermi profondamente, se parliamo faccia a faccia, allora mi apro e riesco ad esprimermi e ad andare a fondo su qualsiasi questione.
Insomma non sono per tutti ma solo per pochi, per chi si merita veramente di avere da me.
Però non chiamatemi disadattato…potrei uccidervi 🙂
PS: come faccio a mettere la mia fotina qui a sinistra?
Ciao Mario, per la foto ti serve un gravatar, in realtà dal tuo profilo che hai descritto potresti tranquillamente sfruttare questa descrizione che hai fatto di te sul tuo blog personale, piazzandola così come l’hai descritta, rende tutto molto chiaro e la gente apprezza la sincerità. Non devi avere paura di questo. L’unica cosa che non direi è che sei simile a un “orso” – se possibile non calpestiamoci i piedi, usiamo si la carta del realista ma evitiamo di degradare la nostra figura. Il punto è trasformare un nostro punto debole in un punto di forza
un grande saluto, e buona fortuna col tuo business
L’unica cosa che non direi è che sei simile a un “orso” … beh certo era per rendere l’idea 🙂
Fare ed Essere è la formula magica! 🙂 se ciò che trasmetti vibra fara da risonanza, ecco la musica! condivido totalmente! Grazie! ciao!
Elena
Ciao Valerio, ciao a tutti
i concetti da te espressi sono l’essenza del posizionamento, il team perfetto per concretizzare ciò che si vorrebbe ottenere.
I grandi communicatori, sia oggi che nella storia insegnano, che non è tanto quello che hai da dire, che trascina le masse, ma il modo in cui si riesce ad entrare nel cuore e nella mente delle persone, immedesimandosi nei loro problemi, gioie e frustrazioni, interaggendo e logicamente, offrendo loro delle buone soluzioni o alternative.
Ovviamente nella massa, non tutti si riscontrano caratterialmente ed entrano in empatia con noi, perlomeno non immediatamente, ma solamente quel famoso 5% dato dalle statistiche, e qui entrano in gioco i trucchi del mestiere, essere bravi a esprimere varie espressioni caratteriali, mantenendo in modo più marcato quella nella quale effettivamente ci riconosciamo, e qui non posso che essere d’accordo con Valerio, in questo modo le percentuali aumentano considerevolmente.
Essere noi stessi o simulare? I pareri degli “esperti” sono contrastanti, personalmente credo che per sedurre qualcuno, non sia buona cosa esibire una bella macchina che non ci appartiene, prima o poi dovremmo restituirla e presentandoci in seguito con la nostra cara ma vecchia e scassata utilitaria, il lavoro fatto in precedenza crollerebbe come un castello di carte.
Ringrazio Valerio per le perle che ci mette a disposizione, ma nel contempo lo rimprovero perché ci da troppi motivi di riflessione, (scherzo ovviamente).
Bravo Alessandro…Essere o simulare…this is the question!!!
Chi di voi all’inizio della propria carriera di online marketer si è trovato di fronte a questo dilemma?
Se non ci posizioniamo come leader non abbiamo brand ma se mentiamo ne pagheremo le conseguenze quando verremo sgamati (…è succederà)
Quindi che fare? Qual’e’ la soluzione a questo problema?
Ora Valerio ci illuminerà, io nel frattempo ho trovato un nuovo spunto per un altro report…quando sarà pronto vi informerò
…and that’s it!
M
La soluzione al problema è NON MENTIRE. Anche se credi di essere più vulnerabile, alla lunga i vantaggi sono superiori agli svantaggi. E così è meglio dire cosa pensi di un prodotto o servizio schiettamente, e dire anche che fa schifo e di non comprarlo. Forse sul breve termine non affascinerai tutti, perchè non mentendo non farai credere alle persone che sei un individuo infallibile, ma questa onestà e trasparenza attrarrà a te solo i clienti giusti.
Alessandro eccellenti riflessioni! Complimenti, hai colto la vera essenza del discorso, citerò la tua riflessione in newsletter, mi hai dato lo spunto per un nuovo articolo. Accetto il tuo rimprovero 🙂
ciao Valerio bravo come sempre,ebbene la riuscita di un business online parte dal principio ossia un servizio hosting qualitativo,un dominio breve e che abbia attinenza con il business scelto,keyword,lavorare subitro sul PR che è d’obbligo per il page rank creare backlink,surflink,chatlink,gamelink etc onestamente da provider da tempo mediante anche infoprodotti che ho regalato del valore di 197 euro cadauno ripeto che la rete è una giungla fatta di tigri feroci e un mare infestato di squali feroci,detto questo bisogna focalizzare il settore,creare un piano,tappe e raggiungere l’obiettivo,se non si è sicuri onestamente è meglio non iniziare neanche,il guadagno online è un lungo viaggio che richiede un pò di coraggio,ma se mi terrai per mano e cammino un pò più piano tu paura non avrai e il successo otterrai….. svelato l’autore di questa filastrocca che in alcuni blog porta autore sconosciuto…eh no caro amico Valerio ho conosciuto molti di voi ma molti li ho visti cadere come birilli e mi è dispiaciuto
sono 19 anni che opero mediante internet certo io creo la rete domini etc ma ho creato anche Marketing ADV alternativo ad adword che è scandaloso pensa che nel mio settore Hosting per la prima page chiede circa 8 euro a clic la carta di credito spesso me l’ha stropicciata in passato finchè ho sfruttato i miei server e oggi è un ricordo lontano…. ciao Vale in bocca al lupo
Che adwords chieda circa 8 euro a click per le keyword hosting e simili non è una novità, ricordo che la situazione era quella già nel 2009, però che intendi che hai visto “cadere” molti di noi?
Ciao Valerio e a tutti!
Complimenti per le chicche, peccato abbia già acquistato Brand Facile. Ottimo prodotto.
Una critica te la posso fare: scrivi articoli meno completi altrimenti più che farti i complimenti, noi poveri esseri normali, non sappiamo che aggiungere… 🙂
A parte gli scherzi mi fa piacere tu abbia specificato che il personaggio deve essere qualcosa che è in te. Quando hai scritto all’inizio “personaggio che vorrai creare” son rimasto un po’ perplesso.
Come hai aggiunto alla fine: NON MENTIRE e io direi adattare queste strategie alla propria personalità ma rimanere sempre fedeli a sé stessi. 😉
Ok, Marco allora cercherò di scriver articoli meno completi 🙂
Si Assolutamente il personaggio non può essere un ruolo “falso” ma il tuo vero carattere che deve emergere e mostrarsi in tutto il suo splendore, con punti di forza e debolezza, in fondo è abbastanza semplice come concetto, sono alcuni super guru che lo hanno reso complicato e un affare per pochi.
Ciao Valerio, ciao a tutti
E’ proprio vero, sono alcuni “super guru” che ci complicano la vita, la ricetta per riuscire non è semplice, ma neppure tanto complicata, l’interesse è quello di continuare a far navigare nel marasma i neofitti come me, altrimenti come farebbero a venderci l’ultima soluzione?
E’ come la situazione politica italiana, un casino madornale, non si capisce niente, nessuna soluzione all’orizzonte.
Questo succede in particolare nella supernicchia del quadagno, nella quale ogni minuto spuntano nuovi esperti, che cercano di propinarti l’ultimo ritrovato miracoloso.
Frasi come questa fanno pena “Dopo molti anni di studio e notti insonni, ho scoperto la formula per farti quadagnare….è tua a solo 97 euro anziche 497” poi scopro che il mago ha appena 19 anni, posso guindi immaginare gli anni di studio.
Tutto questo mi ricorda un film di Alberto Sordi, “Finchè c’è guerra c’è speranza”, molti “guru”, si dimenticano, non mi stancherò mai di dirlo, che davanti ad ogni PC c’è una testa pensante e non una testa di cavolo.
Io ci sto provando a fare l’infomarketer perché mi piace scrivere, ho qualche bella passione da condividere, non sono certamente un esperto, ma se Valerio permette, vorrei dare una ricetta veloce:
– Imparare velocemente un pò di tecnica nell’uso del PC
– Studiare un buon corso di marketing e copyright
– Fare un piano d’azione e mettere al posto giusto le varie sequenze
– Fare un chekup di come siamo fatti, carattere, passioni e conoscenze
– Avere il coraggio di mettere nero su bianco e trasmettere ciò che siamo e conosciamo
– Avere molta convinzione, pazienza, e volontà di rialzarsi dalle mille cadute e batoste
Il tempo, qualche buon corso e onesto mentore, ci daranno una mano per correggere e migliorare.
Alessandro dimostri una certa saggezza di visione, se mi permetti unifico la tua visione alla mia e la modificherei nel seguente modo
Per chi proprio partisse da -0
1 – Imparare velocemente un pò di tecnica nell’uso del PC
2 – Fare un chekup di come siamo fatti, carattere, passioni e conoscenze
3 – Avere il coraggio di mettere nero su bianco e trasmettere ciò che siamo e conosciamo
4 – Studiare ALMENO 3 corsi di copywriting – 3 corsi di creazione prodotti – 3 corsi di traffico
5 – Fare un piano d’azione e mettere al posto giusto le varie sequenze
6 – Avere molta convinzione, pazienza, e volontà di rialzarsi dalle mille cadute e batoste
Sullo scenario italiano non c’è niente da dire, se non che il M5S è tutta una farsa, GRILLO è un incognita, e potrebbe fare piu danni che cose positive, e GLI SQUADRONI a sinistra e destra sono tutti semplicemente RIDICOLI.
CONCLUSIONE
Anche se arrivasse una specie di nuovo statista dalle palle 4adre non potrebbe fare nulla perchè in base al trattato di Lisbone le sorti italiane sono già decise a Bruxelles da leggi sovrannazionali che rendono di fatto la nostra costituzione inutile e subalterna alle direttive che le oligarchie finanziarie in capo alla BCE e alla FEDERAL RESERVE hanno stabilito ormai da qualche anno (tutto è iniziato dopo il 2001)
Le soluzioni sono per chi non sa che pesci pigliare resistere e tenere duro, creare dei business internet e sopravvivere. Per chi ha la possibilità, che scappi da questo paese. Perchè è un paese senza futuro
Gentile Valerio, quanta verità nelle tue conclusioni!!! È vero: chi può, se ne va da questo Paese per non tornarci più. Ma ti pare giusto che una persona debba lasciare per sempre i luoghi in cui è nata e cresciuta? Un mio giovane amico di origine cinese mi diceva tempo fa: “L’Italia diventerà un Paese di immigrati, perché gli italiani se ne andranno tutti all’estero”. Ma siamo diventati così inetti da non saper difendere la nostra terra e il nostro buon diritto di viverci in pace? Così passivi da farci governare dai Bilderberg? Così incapaci da non voler dare finalmente il ‘via’ tutti insieme a una rivolta fiscale totale e capillare, tale da vuotare tutte le poltrone dei ladri al potere? E cosa sono le leggi sovranazionali, se non convenzioni che si possono cambiare, regole imposte da esseri umani, che possono essere disattese e/o sostituite da altre regole di altri esseri umani? Basta dare un colpo d’occhio ai libri di Storia per capire quanti e quali cambiamenti sono avvenuti nel corso del tempo. Occorre una rivoluzione italiana, simile a quella francese? Un robusto ceppo e un’ascia, per un onesto lavoro ‘seriale’? Un mio amico avvocato ha detto che sarebbe pronto a tenere il cesto … La Storia insegna, e la pazienza ha un limite. Dicono che non c’è cattivo più cattivo del buono che ha perso la pazienza.
Tornando a noi, GRAZIE, caro Valerio, per il know how che ci offri, che in questi ultimi lavori che ci invii toccano corde di una conquistata maggiore maturità rispetto a qualche anno fa. La tua competenza, genuinità e generosità ti fanno onore, e vanno ben al di là del business che possono suscitare. GRAZIE per la condivisione dei risultati del tuo prezioso lavoro, e per la tua bella umanità.
Questo articolo è davvero estremamente interessante, e soprattutto rispecchia pienamente la realtà.
Credo che la creazione del “personaggio” sia uno step estremamente importante, probabilmente ancora più importante della creazione e commercializzazione del prodotto.
Un saluto.
STEFANO MANZOTTI
Ciao Stefano, più che creare il personaggio, ho precisato nell’articolo stesso, bisogna indagare dentro di se per capire il tipo “Caratteriale” che siamo. Dunque far emergere quello sulla base della nostra submodalità primaria, la quale andrà poi a comunicare al meglio a quella porzione di mercato che è simile a noi e con cui dialogheremo molto bene.
Questo è un estratto di uno dei tuoi super-report che ho già letto e che posso testimoniare essere super-preziosissimo! 🙂
Ancora complimenti caro mio… ma non è che te ne ho fatti troppi?? 😀
1abbraccio
Josè
Ma grazie josè, so che sono sinceri e lo sai anche tu quanto ti stimo. Mi fa molto piacere sapere che i miei contenuti ispirino anche altri professionisti, marketer, formatori e semplice gente comune, specialmente quando sono umili e creativi come te, e sanno appezzare il valore della ricerca che ci sta sotto
un grande abbraccio 🙂
Le nostre sorti sono state decise da altri paesi, siamo tornati indietro di 150 anni, quando in Italia ci governavano a turno i vari borboni, austriaci, francesi, spagnoli e quant’altro.
Ci siamo mangiati le palle da soli, i nostri giovani in Europa sono considerati bamboccioni, lo stato vieta la vendita di sigarette ai minori e nel contempo mette i distributori automatici fuori dai tabacchini, si fanno trasmissioni e dibattiti sulla rovina delle famiglie a causa del gioco d’azzardo e lo stato fa gli spot pubblicitari sui suoi giochi, varie combinazioni del lotto e gratta e vinci.
Equitalia ti porta via la casa per una multa non pagata, se ti va bene hai le ganasce fiscali, sempre con il bene placido dello stato inesistente, come ca…zo si fa a pagare il debito se non puoi più usare l’auto o il mezzo di lavoro!!
Ecco che le persone si buttano sul web, come ultima spiaggia, attratte dalle promesse di facili guadagni, diventando preda di chi è “furbo” e ha capito bene come è la situazione generale, come funziona il metodo per fare cassa velocemente.
Scusa Valerio, se mi permetto di parlare in questi termini in casa tua, so perfettamente che non dovrei, ma per mia natura non riesco a trattenermi di fronte a determinate situazioni, ho voluto esternare, in parte, per concludere la tua risposta al mio precedente commento, in parte per cercare di lanciare un messaggio a chi si affaccia oggi in internet, con la speranza di risolvere la propria situazione economica, senza ponderare i rischi di truffe e le difficoltà.
La frase migliore dell’articolo è:
“Le persone non comprano solo per ottenere risultati dal tuo prodotto. Comprano per ricavare un’esperienza immersiva ed emozionante. Inoltre cercano conversazione, e senso di identità.”
Spesso è sottovalutata, bisogna concentrarsi anche su questo in generale.
Per quanto riguarda i 2 passi ritengo che in certi casi possa bastare il primo.
Certo Francesco, il primo, nel senso di creare una USP specifica e che parla al tuo pubblico al 90% è sufficiente in quasi tutti i mercati. Poi anche dove è sufficiente, associare il secondo punto per il posizionamento e lavorare su quello può fare una grossa differenza
Ciao Valerio, mi piace la tua visione del marketing, perché analizzi tutte le varie sfaccettature fino a formare un quadro completo. E’ giusto quello che dici perché con questo articolo dimostri chiaramente che ci vogliono emozioni per comprare un qualsiasi prodotto, d’altronde siamo tutti essere umani no? Si devono suscitare emozioni che stimolano il nostro potenziale cliente, ad acquistare ma allo stesso tempo senza fregarlo. Solitamente la storia del proprio percorso quando si è raggiunto finalmente un obiettivo è una delle cose più belle che si possono documentare, poiché si sta raccontando una storia dal forte valore emotivo, ma senza inventarla.
Io lavoro nel campo della lead generation e lo dico chiaramente anche nel mio ebook che una delle cose più importanti è una comunicazione efficace per far funzionare il marketing, non si sfugge assolutamente. Annunci adwords? Funzionano bene grazie ad una comunicazione emotiva molto forte, e le landing page lo stesso. Potremmo stare a parlare di disposizione grafica degli elementi, ma la realtà è che solo una comunicazione degna di suscitare sensazioni positive nelle persone può far funzionare un buon marketing ed è la cosa più importante di tutte.
Ancora una volta un post stupendo che fa di te un insegnante di marketing completissimo.
Ti faccio i miei complimenti.
Francesco Saccà
ciao valerio e a tutti
complimenti come al solito per l’articolo, sempre interessante e pieno di spunti realmente utili,d’altronde come tutti i tuoi articoli,che mi sanno di “enciclopedia” se messi insieme.
Personalmente sono contento di scoprire, parlando da neofita,che on line paga essere se stessi,perchè la maggior parte di teorie sulla vendita, anche off line,sembrano far capire che per vendere devi usare strategie, manipolare gli altri,o essere diverso da come sei per apparire in un certo modo e invece basta essere se stessi,ma imparare solamente il modo in cui comunicarlo al meglio.Anche perchè poi si vede, come quelle strategie sulla seduzione che consigliano cosa dire ,cosa fare,ma poi ci stai tu e se hai usato armi non tue la differenza si vede e allora che te ne fai?Quindi sono perfettamente d’accordo e sono contento che sia cosi,per quanto mi riguarda il mio problema, come sai,è di non sapere come restringere il focus e anche di autostima nel pensare che qualcuno possa reputarmi di reale aiuto.Comunque continuo a seguirti con grande interesse e stima e ti ringrazio per i tuoi consigli.
ciao e buona vita a tutti
Valerio non ho letto tutti i commenti perché mi è venuta in’immediata voglia di scrivere.
Trovo questo post molto onesto, come del resto lo sono i tuoi consigli in risposta alle mail.
Ed è stato davvero illuminante perché mette in evidenza aspetti del marketing di cui difficilmente si sente parlare con lo scopo di far sembrare questa disciplina un’arma per prendere in giro e condurre all’acquisto; tu invece fornisci le istruzioni e giochi a carte scoperte. Spero di essermi spiegato. Saluti e in bocca al lupo.
Ti sei spiegato perfettamente Gabriele. Apprezzo la schiettezza e l’onestà da parte tua nel voler condividere questo pensiero pubblicamente.
Un saluto con stima
Valerio
[…] Oltre la USP – il segreto per creare identità e appartenza nel mercato […]
Sto leggendo tutti i tuoi articoli e le informazioni che dai son veramente interessanti, ma mi complimento veramente per questo perché hai centrato il cuore dell’argomento. Il carisma del personaggio è senza ombra di dubbio uno dei più potenti strumenti che esista! Ed è anche ciò che ci rende umani. Io son nato come disadattato e non lo posso negare, poi ho avuto un’illuminazione (ottimista), ho ottenuto i miei piccoli risultati e questi sono i miei nuovi tratti che mi portano ad essere avvocato!
Ciao Valerio, come sempre articoli super e anche gli aneddoti…
Per quanto riguarda il posizionamento caratteriale del mio personaggio ho iniziato a fare dei video (per dire il vero ho appena iniziato e quindi ne ho fatto uno solo, oggi faccio il secondo…).
Questo per 3 motivi:
1. perché nel mio settore non lo fa nessuno…
2. per dare un volto e una voce a quel “strano soggetto” che i miei prospect finora conoscevano solo attraverso la lettura di email, di lettere e di messaggi vari…
3. per far vedere ai miei prospect realmente come sono (anche con tutti i difetti: un po’ impacciato, non proprio scioltissimo, eccetera, eccetera…)
Cosa ne pensi?
Ciao e a presto…