La fine dell’email marketing
Un paio di giorni fa sentivo alcuni esperti molto noti sconsigliare la tecnica del minicorso in più puntate da consegnare all’iscritto che vogliamo seguire in follow up.
Da questi esperti (che hanno fatto tonnellate di soldi proprio grazie a questo) vengo a sapere che OGGI l’uso di tale tecnica di email marketing è INUTILE, anzi “dicono” sia diventata addirittura DANNOSA.
PERCHE’ E’ DIVENTATA DANNOSA?
Il principale motivo per cui I GURU sconsigliano l’uso di tale tecnica è che i contenuti a rate sarebbero visti molto male dalla gran parte dei visitatori. Ma qualcosa non quadra.
Non mi ricordo quando è stata l’ultima volta che mi sono iscritto a qualche mini-corso di grande valore se non agli albori dell’email marketing, quando ancora le newsletter non erano tutto fumo e niente arrosto e i marketer erano persone che si lanciavano davvero nelle nicchie.
Il tribunale dell’Internet Marketing espelle da Internet i corsi email a puntate
La notizia si è diffusa in tutte le membership di marketing nel mondo (forse anche in ITALIA) e sembra che i grandi padri abbiano già deciso il destino da attribuire ai mini corsi email, ma in realtà nessuno sa il perchè. Loro parlano di “assenza di conversioni”, di tecnica “inefficace”.
Eppure, secondo i test personali di alcuni miei bravi colleghi internazionali (non conosciuti come i guru), gli eCourse sono tutt’oggi il sistema più potente per unire “valore ed etica” misto a “promozione e vendita”. Sono il sistema più veloce, ed efficace per sfruttare le email di follow up e fare subito soldi in qualsiasi nicchia. Quello che i guru odiano insegnarti.
Infatti, per l’ennessima volta una vergognosa cultura della disinformazione sta per prendere il sopravvento per portare vantaggi a pochi. E io ne ho le scatole piene. Ma ho anche le prove che si sbagliano. Non parlo per sentito dire o solo basandomi sui risultati dei miei colleghi più stimati.
Tutto il mio business si basa su corsi gratuiti via email e ancora non sono andato in rovina come hanno previsto. Al contrario, li uso con successo in diversi mercati, da sempre. Ultimamente con un corso online fatto come si deve, consegnato via autoresponder, ho guadagnato circa 3000 euro in 15 giorni, con un solo prodotto.. e col pilota automatico. Ma non finisce qui…
ECCO ALTRI RISULTATI
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Solo lo scorso anno oltre 4.000 nuovi abbonati si sono iscritti alle mie liste attraverso la lettura di un mio corso email gratuito. Attualmente, ricevo una media di 25 iscritti ogni giorno attraverso gli eCourses. Questo significa che ottengo circa 750 iscritti al mese (oltre 9000 abbonati quest’ultimo anno). E il rapporto cresce di settimana in settimana.
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Ma allora, se i minicorsi funzionano..
PERCHE’ QUESTI GURU VOGLIONO FARCI CREDERE IL CONTRARIO?
Il problema è nello scopo che i grandi esperti danno al minicorso. Infatti il minicorso, fatto come si deve, per esempio 5 lezioni via email per “imparare a fare una certa cosa” non è stato mai una grande tecnica per raccogliere leads.
Diciamo che fare un minicorso ha un punto debole. Le conversioni in optin non sono alte come il chiedere il semplice indirizzo email e consegnare subito una “soluzione” completa con uno special report dedicato (o una serie di video)
Tuttavia le conversioni che porterà nei giorni successivi il sistema di vendita saranno molto maggiori. Perchè? Perchè dai la possibilità al tuo potenziale cliente di conoscerti meglio, di vedere la bontà del tuo materiale, e innescare così in lui il desiderio di volerne di più.
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Ma soprattutto crei rapporto e relazione di fiducia con coloro che ti seguono, perchè farai toccare con mano che dietro quella connessione internet ci sta una persona reale che si prende cura degli interessi del proprio acquirente e non un robot automatico che vuole solo venderti “roba a più non posso”
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Indubbiamente non è una tecnica perfetta, ma ci sono modi e modi di creare un corso email. E in verità non ho MAI visto in ITALIA nemmeno MEZZO guru insegnare questa SPECIFICA tecnica di email marketing di cui ti parlo, e nemmeno applicarla in maniera scientifica. Sembra che l’unica strategia per follow up che si insegni li fuori sia la solita solfa basata sul sistema A.I.D.A via email, il quale è anche questo un vecchio ROTTAME del passato, ormai inefficace.
Tanto per cominciare tale modello è superato dalla formula V.E.A, di cui ti parlerò in maniera approfondita in futuro. V.E.A vuol dire sinteticamente…
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Valore (massivo) – Educazione – Azione
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Perchè devi usare V.E.A e come può farti creare una lista alchemica…
Immagina di riuscire a creare una lista così reattiva che ad ogni comunicazione o news che invierai ai tuoi prospect questi faranno a gara a chi arriva primo (sia che si tratti di leggere o commentare articoli, sia che si tratti di acquistare prodotti tuoi), e quasi non dormiranno la notte per la voglia di leggere la tua prossima comunicazione.
Usare V.E.A con efficacia significa programmare un processo di copywriting nella mente dei tuoi prospect (in silenzio), in modo da generare empatia e fiducia, ma senza fare i “persuasori” a tutti i costi. Le conseguenze di questa scoperta sono rivoluzionarie.
Infatti è il sistema di prevendita più potente, più veloce, più efficace che io conosca, nonostante in ITALIA la maggior parte dei GURU si ostinino a celarlo, e tenerlo nascosto e a sconsigliarlo alle masse e ai loro stessi clienti…
Ancora oggi molti marketer sperano di vendere con il solo ausilio delle tattiche di persuasione, credendo che sia sufficiente dare quei 2 contenuti gratuiti a casaccio per creare vero valore per i propri potenziali clienti.
Addirittura c’è chi non da più nemmeno quelli, e punta tutto sul cosi chiamato “reverse funnel”, una delle nuove buffonate pensate per far guadagnare “pochi” e lasciare poveri, ignoranti e impauriti “molti”.
Ma quello che questi personaggi dimenticano è che la gran parte delle persone non vogliono fare i “persuasori”. La maggior parte delle persone non venderà mai niente ad alto costo. La gente comune ODIA VENDERE, odia il MARKETING, e vuole risultati subito, possibilmente agendo in maniera pulita e indolore
IMPRESA IMPOSSIBILE?
V.E.A applicato ai corsi email è perfetto per questo scopo.
Con questo sistema infatti tutte le strutture di vendita, di persuasione, e copywriting diventano insignificanti.
Non servirà per vendere o fare più soldi. Non ci sarà alcun bisogno, saranno i tuoi contenuti a parlare da sè stessi. Saranno i tuoi contenuti a DIMOSTRARE con i fatti che l’informazione che vuoi vendere al tuo iscritto è proprio ciò che egli sta cercando. Infatti è sufficiente apprendere una serie di modelli di comunicazione che si ripetono in maniera sistematica per ottenere migliori risultati rispetto alla lettera di vendita più persuasiva che esista, e tutto via email.
Molto presto condividerò di più in merito. Prima però c’è un importante elemento che devi conoscere su questo sistema. Tale elemento è in verità un punto debole….
Creare un corso email strutturato in puntate ha infatti un tallone d’Achille…
Come aumentare vendite e iscrizioni creando un sistema “doppio”
Il punto debole del sistema è che ti abbassa la percentuale di iscrizioni alla tua lista rispetto a un semplice report gratuito, cioè un singolo pezzo di contenuto solido e percepito come “completo”. Ma il vantaggio è che converte un numero maggiore di prospect in acquirenti, quindi a parità di iscrizioni totalizzi un numero maggiore di vendite rispetto alle semplici email di follow up basate sulla persuasione in seguito al classico lead magnet.
A questo punto ti chiederai: come fare a unire le due cose e avere buone conversioni sia in optin che in vendite successive?
Ecco come ho risolto:
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Special report dedicato che risolve
il problema X, più corso email in X
lezioni che spiega la questione Z..
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Questo è ciò che si promuoverà nei minisiti appositi dove chiederemo l’indirizzo email del visitatore in cambio di ben due “incentivi”, uno sul breve termine, l’altro sul lungo termine.
Mentre lo special report ha lo scopo di dare un sollievo immediato al visitatore, fornendo subito una soluzione “istantanea” a un certo problema, il minicorso ha poi lo scopo di fare prevendita indiretta del prodotto a pagamento.
E adesso ti lascio a una questione controversa…
CIO’ CHE GLI ESPERTI NON DICONO
Gli esperti continuano ad affermare che non bisogna dare troppo gratis, che i contenuti a rate non funzionano (in termini di vendite), e che bisogna usare tecniche che secondo loro convertono meglio. Quali tecniche? Cose come il ‘reverse funnel’, o gli ‘special report’ camuffati da lettera di vendita. Cioè tutte cose che non ti generano ‘mezza vendita’.
Siamo di fronte a un paradosso.
SPIEGAZIONE: La realtà è che a loro fa comodo che tu impari a ‘vendere’ con efficacia il piu lentamente possibile, altrimenti non avrai più bisogno dei loro consigli e non sarai più un asset profittevole e continuativo che gli porta soldi ogni mese.
Se così non fosse, non si spiegherebbe come mai questi personaggi mandino al rogo la tecnica del corso online a puntate, e in contemporanea promuovano a più non posso le loro membership su 4 livelli di accesso e senza scadenza.
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La contraddizione sussiste nel momento in cui affermano selvaggiamente che i contenuti a rate non convertono e che la gente li vede “male”. Viene logico pensare che se creare dei piccoli corsi online (a tempo) è un eresia, allora dovrebbero essere obsolete anche le membership, in qualsiasi salsa e forma. Ma così non è, infatti l’arrosto è servito, ma sono loro stessi a mangiarlo per te….
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Io sono sempre stato disgustato da questo modo di operare, e per questo ho deciso di interpellare i miei lettori e scoprire la verità su ciò che la gente pensa sui contenuti a rate e capire anche cosa veramente occorre per cambiare la situazione e rendere il mondo dell’infomarketing libero da veleni invisibili.
ALLORA COSA HAI DA DIRE TU?
E’ più truffaldino vendere una membership a rate infinite? Oppure regalare un corso gratuito in 5 parti che fa prevendita della stessa? E qual è la tua esperienza in merito? Come ti piacerebbe ricevere i contenuti per la tua formazione?
Lascia una traccia qui sotto nei commenti…
A presto!
44 commenti in “La fine dell’email marketing”
Ottimo articolo, come sempre.
In passato acquistai un corso sugli eCorse dal valido Oliver Anvar. Fu uno dei miei primi investimenti sull’internet marketing. Avevo conosciuto il minicorso via email qualche tempo prima.
Non sapevo cosa fosse, ma mi registrai al corso di un tizio americano che forniva un corso in 7 puntate su come ottenere ottimi contatti di Network Marketing. Ogni email mi lasciava col fiato sospeso e non vedevo l’ora arrivasse la prossima. Quel corso mi lasciò stupefatto… e l’unico motivo per cui non acquista il prodotto finale era che ero povero in canna (parlo di 2 anni fa circa).
Quindi ero, e sono convinto, che gli eCorse se FATTI BENE sono validissimi e… mi domandavo come mai fosse non apprezzato dai ‘GURU’. Un’altra volta, Valerio, hai risposto alle domande che io (e sicuramente molti altri) avevo in testa da qualche tempo.
Personalmente apprezzo molto anche il corso inviato in testo semplice tramite autoresponder. Ma in base alla nicchia sarebbe molto cool ricevere a puntate un mix di PDF, Video e risorse (file excel o altro).
Sebastian Scaramuzza
Grande Sebastian. Oliver Anvar è stato l’unico a parlare di eCourse in Italia. Il corso di Oliver era solo l’inizio di una lunga serie di studi approfonditi che in seguito feci. Molte volte mi chiedo perchè non condividere tutto questo pubblicamente, o al massimo su un corso di fascia abbordabile per tutti. Sto valutando il da farsi…
Bho prova a chiederlo al tuo amico che sta a Malta
amici che stanno a MALTA ne ho parecchi, caro CITALO PILLO.. bisogna vedere come si fa una membership. Se vendi MUNNIZZA presto o tardi ti mollano e ti sputtanano tutti. Fare membership a tempo è più facile. Italo vende roba seria, forse non per tutti, ma molto seria, solo che ha scelto di complicarsi la vita, visto che una membership ad alto costo è dura da tirare avanti. Ma questo è un discorso singolare che non ha nulla a che fare con cerchie e congreghe, ma con ben altro, di cui non si parla.
ciao valerio, tu giusto per curiosità ne fai ancora parte? Intendo di cerchia platinum
un saluto 🙂
Io sto ancora in Platinum, il lavoro di Italo è sempre di alto livello, su platinum non si discute. Trovo invece che GOLD possa essere molto migliorato, in generale trovo molto più focalizzato platinum e senza dubbio la vera cerchia ristretta è quella. Certo è che non può essere per tutte le tasche e il suo pubblico è preselezionato alla radice. Il riferimento che facevo nell’articolo è sempre rivolto ai “padri” del movimento dell IM, che sono americani. Alcuni di loro hanno membership su 4-5 livelli. Il livello più alto parliamo di qualcosa come 1000 dollari al mese. Ma questa è follia. Che si mettano daccordo e facciano fare ancora più soldi a chi già è ricco sfondato a sto punto….
Grande Valerio, come al solito un mega fantastico articolo. Io ho iniziato proprio con il tuo mini ecourse list-control in 5 puntate e mi sono innamorato dei tuoi prodotti, tanto è vero che grazie a te ne ho acquistati due dei tuoi, e come al solito sono eccezionali come i tuoi report, quindi penso che un corso diviso in mail con autoresponder, se fatto bene con contenuti veramente validi, abbia pochissima concorrenza sugli altri per far “affezionare” (non mi viene altro termine) le persone alla tua lista senza mai cancellarsi, perchè sono sicuri che arriveranno sempre mail che li aiuteranno nel loro lavoro online. ciao e buon business
Gio1media.
ciao Valerio
inutile ripeterti che, come al solito, anche questo è un ottimo articolo (te lo hanno già detto le persone che mi hanno preceduto nella lettura e nel commento).
Penso che l’eCourse sia uno strumento validissimo di formazione del brand, di fidelizzazione del lettore e anche di promozione e vendita.
Questo ovviamente visto dalla parte di chi propone l’eCourse.
Se devo darti un giudizio dalla parte di chi legge l’eCourse, posso dirti che a me piace molto avere news e informazioni. E sia si tratti di una newsletter o di un eCourse, leggo molto volentieri aggiornamenti e novità. Questo ovviamente se chi scrive ha attirato la mia attenzione con personalità, contenuti e voglia di condividere con me quallo che sa.
Barbara
Valerio che dirti.
Personalmente mi mangio sempre e volentieri corsi in qualsiasi formato: pdf, audio, video, email, newsletter.
E’ ovvio che non tutto ciò che ricevo incrementa il mio sapere o mi produce benefici, ma sono dell’idea che buttare dentro al cervello tante info non fa male.
LUI è talmente capace che un buon brainstorming in una mente creativa può produrre esplosioni atomiche di produzione.
Paradossalmente anche la mondezza è essa stessa istruttiva, in quanto se LUI sempre la ritiene tale nel suo brainstoming ha comunque imparato qualcosa e ti mette nelle condizioni di non eseguire certi passi.
Io Vale’ non pregiudico niente a priori. Indago, leggo studio e poi mi faccio un’idea. Vi guardo sempre con ammirazione VOI CHE FATE oltre che scrivete e parlate. Bravo e grazie.
Ciao da Carlo.
ciao valerio,
io sinceramente nella prima squeeze page che ho creato mesi fa ho messo proprio un corso email formato da 6 email, molto semplici ma ideali per chi deve e vuole iniziare a creare qualche cosa online; non dimentichiamoci che le persone che si affacciano la prima volta in questo ambiente hanno bisogno di tempo per incamerare e capire le numerose informazioni che gli vengono date, e quale sistema migliore di ricevere delle informazioni e avere qualche giorno di tempo per esercitarsi e comprendere al meglio tutto quello che hanno letto….
secondo me le email a puntate sono utilissime per chi le legge…e non me ne puo fregar di meno di quello che dicono i guru perche io la penso cosi e vado avanti per la mia strada…
ciao e grazie per questo nuovo spunto di riflessione.
alessandro
Ciao Valerio,
Io posso dirti che seguo sempre tutto in qualsiasi formato, non mi iscrivo mai ad una newsletter senza leggere le mail che mi arrivano, nel caso però poi non mi piacesse clicco piuttosto velocemente su ‘unsubscribe’!
Odio però i video, è difficle che segua un video a meno che non mi interessi veramente l’argomento: preferisco leggere e decidere io se qualcosa lo voglio saltare, cosa impossible in un video che magari è pieno di ‘ehm’, interruzioni e cadenze strane 😉
Personalmente preferisco i pdf tutti in una botta, piuttosto che i minicorsi a puntate, tanto che metto da parte le mail e quando ne ho ricavato un certo quantitativo di buone informazioni, le metto insieme e le converto in un unico pdf!!
Non mi dispiace la membership infinita, purchè ci sia un valore immenso (tipo formazione uno a uno) altrimenti è meglio una membership a tempo determinato non credi?
Son convinto comunque che l’email marketing non sia affatto finito e tu ne sei la prova vivente!
Salutissimi,
Gabriele
Gabriele l’email marketing non è affatto morto. Semplicemente per alcuni lo è. Nel senso che si insegnano tecniche vecchie e poco efficaci. Altre tecniche diciamo “vecchie” come il minicorsi invece non sono mai state insegnate nei loro singoli aspetti più segreti e potenti. Anche io preferisco leggere, e trovo i video molto pallosi, e LENTI.. certo è un mio modo di studiare e sentire. Trovo i video UTILISSIMI prevalentemente per cose tecnciche. Ma inefficaci quando si tratta di trasmettere “strategie” e materiale “how to”
Ciao Valerio.
Mentre leggevo la tua esposizione del problema “PDF intero subito o corso e-mail?” mi è venuto in mente “tutt’e due!”, cosa che ha avuto conferma nelle righe successive che ho letto.. Analogamente, alla domanda “Cosa metto a disposizione del cliente durante il follow-up? Istruzioni nel testo delle e-mail? PDF ? Video?” risponderei che nessuna di queste cose esclude le altre. Ogni e-mail di follow-up potrebbe essere strutturata così:
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Ciao!
Hai mai pensato che […] ? Una bella gatta da pelare… Ma ho trovato una soluzione strepitosa; per apprenderla leggi di seguito (o il pdf allegato), oppure accedi al video o all’mp3 qui [link alla pag che contiene video in streaming e link da cui caricare il video e la versione audio in mp3]
[testo della lezione]
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Nelle e-mail successive questa introduzione si può abbreviare così:
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Ciao!
Spesso ho sentito dire che […]. Sappi che non è vero, e che puoi […]. Vuoi sapere come fare? Leggi qui sotto (o il pdf allegato), oppure accedi al video o all’audio.
[testo della lezione]
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Che ne dici?
che è un approccio breve, sintetico, e ed efficace. Magari ogni tanto si può alternare anche qualche rapida email di contenuto, mista a rimandi su “blog”, video, audio, pdf, e altro… ciò che conta è la diversificazione dei formati e soprattutto il senso di “interazione”, oltre che il valore, che riusciamo a dare ai nostri lettori 🙂
Ciao caro Valerio, io sono sempre super d’accordo con quello che dici e sostanzialmente credo proprio che i cosiddetti guru non vogliano diffondere questo verbo proprio per evitare concorrenti e soprattutto per creare quell’alone di mistero intorno alla loro figura che magari per qualcuno potrebbe risultare intrigante. Io personalmente trovo che il modello dello special report seguito dal mini corso email sia il migliore da adottare proprio per farsi conoscere bene dai propri lettori! Del resto è proprio quello che mi hai sempre insegnato tu fin’ora…dare valore per far capire chi sei innanzi tutto.
Inoltre tornando sull’esempio di Italo, trovo che non sia giusto sparare anche sui propri studenti ed ex studenti dicendo che quello che insegni nel nuovo corso non l’hai neanche mai preso in considerazione prima d’ora…fino a prova contraria ci sono ancora una sacco di persone che ti stanno versando una quota tutti e mesi per stare dentro Cerchia…sarà sicuramente materiale di valore ma questo discorso dell’etica più persuasione delle masse non mi è mai suonato un granché bene. E poi chi se lo può permettere??
Saluti.
Marco
Sul discorso del BLUEPRINT non posso pronunciarmi molto visto che io personalmente non ho acquistato questo prodotto. Penso però di intuire che sostanzialmente si tratta di tutto quello che può servire per posizionare e creare un marketing robusto ed efficiente all’interno di ogni aspetto dell’attività. Dal titolo del BRAND, dallo stile di copywriting, ai modelli di contenuto sempre filtrati in maniera da essere copy friendly e quindi più intriganti. Questo più o meno quello che mi pare di intuire che rappresenti blueprint. Il problema appunto è che anche questo non è per tutte le tasche…. credo molto nel lavoro di Italo, ma pur potendomelo permettere ho preferito semplicemente continuare i miei studi, visto che ho decine di altri corsi pagati “salatamente cifre a 3 zeri” da studiare e assimilare ancora..
Ciao Valerio, articolo interessante ma… in quale blog o forum hanno detto una cosa del genere?
Anch’io non sono d’accordo con quanto affermano!
Personalmente mi sono sempre trovato bene con gli e-course a puntate di qualsiasi news letter e di qualsiasi durata (5-8-10 lezioni ecc.), tanto che li trovo utili sul lungo raggio.
Anzi, io offro alla mia lista addirittura un e-course che dura 34 lezioni via email (tutte a rate). Inoltre, oltre che ad essere utili, a mio avviso, servono anche a scoraggiare le iscrizioni furtive e fugaci, cioè le iscrizioni di quei prospect che si iscrivono solo per ricevere l’omaggio (o gli omaggi) e poi si cancellano dalla lista inesorabilmente.
I cosiddetti parassiti delle news letters… insomma.
Con l’e-course a puntate, invece, sono costretti a rimanere iscritti più a lungo, e, magari, se in un primo momento erano intenzionati ad iscriversi solo per ricevere l’omaggio singolo, costringendoli a rimanere iscritti con l’e-course a puntate, puoi educarli maggiormente ad avere fiducia in te e puoi fargli vedere la tua competenza.
In questo modo è più facile che cambino la loro idea iniziale sul tuo servizio e apprezzino quello che proponi loro successivamente.
Comunque, riguardo alla tua domanda per me è indifferente, tutti e due i metodi sono efficaci per ricevere informazioni…
La differenza però è che con l’ecourse non forzi mai la vendita, con le leve della persuasione invece si. Alle volte può anche infastidire. Comunque dobbiamo fare attenzione a cosa significa eCourse. Secondo i miei studi Un eCourse è sempre e comunque un corso gratuito che offre grande valore e contenuto informativo di sublime livello. Per intenderci non si prendono i bullet point della sales letter e si sviluppa un “gancio persuasivo” o si racconta qualche barzelletta per abbidolare l’utente a comprare il tuo prodotto. Inoltre un eCourse che offre valore può anche non essere STRETTAMENTE legato al contenuto del corso a pagamento specifico.. ma ne riparliamo in un prossimo post 🙂
Ciao Valerio.
Secondo me hai ragione che i “guru” tendano a tenere nascosto certe tecniche per evitare concorrenti agguerriti su di loro, così hanno possibilità di sbarazzarsi della concorrenza poichè utilizzano sempre le stesse tecniche che gli stessi guru hanno insegnato ma che possono essere obsolete o poco efficaci.
La strategia di affiancare report gratuito subito e corso email penso sia il massimo per convertire visitatori in iscritti e clienti e aumentare la fidelizzazione verso di loro.
Infatti, visto che ancora non ho un prodotto mio, voglio provare tale strategia in un prodotto di affiliazione.
Secondo te nelle affiliazioni può essere efficace?
O va bene solo dare un report gratuito, che può essere dell’autore stesso e consigliare sulla propria esperienza personale il prodotto?
Complimeti per il lavoro che fai continua cosi 🙂
La strategia della doppia “morsa” che ho coniato oggi è efficace ovunque. Vale tanto per promuovere prodotti tuoi, quanto per le affiliazioni. L’unico problema è che in Italia di affiliazione c’è ben poco da promuovere, ragione per cui i risultati non premiano come uno vorrebbe.
Comunque in genere se fai il super affiliato e l’autore del corso ha già un sistema di follow up ben ottimizzato non ha molto senso creare un corso apposito, in quanto a questo avrà già pensato l’autore che seguirà il tuo cliente per te. Ad esempio se tu offri un incentivo per promuovere i “segreti delle squeeze page” ai tuoi iscritti, sai che la prima cosa che vedono è una squeeze page.
Da lì gli iscritti vengono convertiti in acquirenti tramite i follow-up. Ma per chi promuove ha poco senso creare un altro corso, che segua anche in follow up queste stesse persone a cui riferisci il corso a cui sei affiliato. Di solito si lascia che il sistema del merchant faccia bene il suo lavoro. E nel frattempo promuovi altri corsi di buona qualità. e ripeti il processo.
Ora per quanto possa essere STRAORDINARIO nel mercato mondiale, in Italia CON QUESTO sistema si fa la fame, visto che autori, prodotti e clienti sono pochi, brutti e cattivi… il consiglio è sempre quello di creare un proprio prodotto e fare polpette della concorrenza, la quale è già molto scarsa, perchè INESISTENTE un pò in tutti i mercati…
Si infatti il prodotto che voglio promuovere ha già nella pagina di vendita un sistema di follow up con mini-corso allegato.
Come inizio voglio andare sulle affiliazioni e comunque uso la strategia del super affiliato quindi non farò altro che creare una lista email per promuovere quel prodotto con le giuste strategie che sto imparando sui tuoi manuali.
Poi passerò a crearmi prodotti miei, intanti mi iscrivo al tuo corso su come creare infoprodotti facili da vendere 🙂
Grazie di tutto
quello non è proprio un corso, infatti ottieni subito un lead magnet ONLINE, un SUPER PEZZO DI CONTENUTO… e che produce risultati “immediati”. In seguito c’è una sequenza di 5 email che prevendono direttamente il mio ebook “strategie d’assalto”…
Ciao Valerio,
questo è proprio un articolo pieno zeppo di informazioni
di valore, che altri avrebbero tranquillamente fatto pagare.
Personalmente lavoro all’interno di nicchie che riguardano
questi tre grandi mercati: Denaro, Salute e Amore. E per
esperienza credo che il successo di queste strategie varia
a seconda delle caratteristiche dei prospetti e dal tipo di
prodotto che si promuove.
Dai miei test ho concluso che il miglior modo per ottimizzare
il processo di acquisizione del lead è proprio quello di provare
varie strategie e testarle accuratamente.
Il marketing online ha il grande vantaggio di poter essere
“misurato” e “monitorato”, quindi non vedo la necessità di
prendere per certe le affermazioni dei grandi “guru”.
La cosa certa è che l’obiettivo dell’email marketing è quello
di “conquistare” la fiducia dei prospetti e il miglior modo per
riuscirci è quello di fornire informazioni di immenso valore,
indipendentemente dal tipo di strategia o tecnica che si
decide di utilizzare.
Personalmente chiamo questo concetto:
“Spostare la linea del GRATIS”
Si tratta di dare ai tuoi prospetti (TOTALMENTE Gratis), una
delle parti migliori del tuo prodotto.
Molte persone che cercano di vendere il proprio infoprodotto
su Internet, fanno l’errore di conservare o nascondere proprio
la parte migliore del prodotto. Tuttavia è proprio quella
l’informazione in grado di aiutare il prospetto a prendere la
decisione di acquisto.
Se nella tua sequenza di e-mail marketing inserisci i contenuti
di maggior valore, il prospetto sarà portato a pensare che se tu
“regali” quel tipo di informazioni, allora i contenuti che fai pagare
avranno un valore ancora più elevato.
Il risultato è che ti compreranno molto più facilmente!
Spero che il mio contributo a questo articolo sia di aiuto,
Paolo Ruberto
Ciao Paolo. Ottimo intervento. Uno dei primi a parlare di “free line” è il noto GURU Eben Pagan di cui ho acquistato tutti i suoi programmi di coaching. Come dice Eben Ciò che le persone desiderano non sono semplici info gratis, ma vogliono risultati, e li vogliono in anticipo. La stessa linea è recitata anche da tutti gli altri GRANDI, che sotto BRAND diversi (mass control – product launch) stanno dicendo la stessa cosa. Il segreto consiste nel dare questi “piccoli risultati” con gratificazione istantanea SUBITO, per poi fare leva sul marketing e sulla personalità per far desiderare il know how più approfondito.
Ciao, Valerio!
Trovo molto interessante ed istruttivo l’eCourse, ma bisogna saperlo proporre
e tu sei uno dei pochi capace di dare sempre valore con ottimi contenuti ai suoi lettori.
Se invece le email sono ripetitive e finalizzate soltanto a vendere un prodotto,
o finiscono per riproporre al lettore addirittura un prodotto che ha già acquistato,
allora non soltanto il valore e l’utilità dell’eCourse risultano nulli,
ma anche il WebMarketer rischia di perdere la credibilità, il cliente ed anche il lettore.
Grazie per l’articolo e complimenti! 🙂
Ciao belli & belle! 😉
Basta iscriversi a qualche newsletter americana per capire (dati di oggi) come alcuni esperti siano caduti davvero in basso. Arrivano solo messaggi di vendita prodotti, una tristezza…
I mini-corsi funzionano sempre bene, e Valerio dice benissimo nel suo post (strategia 80/20). Quando presenti contenuti di qualità ai tuoi lettori è normale ottenere poi “Clienti fidelizzati” in futuro.
Un aspetto che non capisco: perchè i clienti non vengono seguiti/coccolati di piu’?
Compro parecchio su internet e sinceramente non ho mai ricevuto un singolo bonus/aiuto post-vendita. INCREDIBILE. Acquisire nuovi clienti costa tanta fatica, non è forse meglio puntare una parte delle strategie a fidelizzare le persone che hanno già comprato da te?
Io lo faccio da anni ed è il vero marketing spiccio che da risultati (marketing semplice, non ho inventato l’acqua calda). E’ incredibile che pochissime aziende lo facciano…
Ciao Valerio,
Ti dico solo questo: non ti conoscevo fino a 3 ore fa (anche se sono molti mesi che vado a fondo su tutta la teoria che ruota attorno al bloggin-business)….
…quando, stasera verso la mezzanotte, ho avuto la “felice” idea, prima di chiudere il pc ed andare a letto (perche stracotto di sonno: sono 3 notti che dormo poco più di 2 ore, perche sono alle prese con questi corsi in materia, sento che è arrivato il momento di concretizzare) di dare un’occiata alla mia casella e-mail… ed evidentemente, proprio perche questi GURU dicono che i contatti e mini-corsi mezzo e-mail nn vanno, che io, grazie ad una di queste microstorie a puntate, che ti ha sponsorizzato, sono qui ancora da 3ore a leggere la tua storia e i tuoi articoli con un’adrenalina che non so descriverti: sento tu mi abbia avvicinato il mio sogno.
Ho 43, sono un informatico incallito, sono incredibilmente attratto dal webmarketing e sto leggendo molti autori (ho già speso un mezza fortuna in materiale), ma devo essere onesto, nessuno ancora mi aveva raggiunto da quella lealtà e onestà intellettuale, che invece cercavo, nel sentire trattare quest’argomento, per come invece fai tu.
Apprezzo molto ciò che fai e il senso che gli dai e Ti faccio i miei complimenti.
Gradierei poterti contattare prossimamente perche vorrei essere consigliato da te stesso su quali sono tra i tuoi strumenti quelli più adatti a ciò che ho intensione di fare on-line.
A presto
Lino Caruso
Concordo con quello che dici valerio, ma volevo chiederti, ho creato un ecourse, le conversioni però sono piuttosto basse (50 visite e 5 conversioni), per aumentarle tu cosa mi consiglieresti di fare?
Dovrei creare un report sull’argomento (magari estrapolandolo dall’ecourse) e puntare su quello nella squeezepage oppure aspettare ancora un po’ per avere più dati?
se le conversioni son basse prova a modificare il copy, metti in split test A/B e cambia un elemento per volta. Si può fare con aweber stesso, oppure fallo con il tool di google (anche se per me è più lento e rognoso)
Ok grazie, ho messo in split test, modificando l’headline, prima avevo già 2 versioni della squeeze, ma in una c’era la cover dell’ecourse al posto dei bullet point…
Ciao,
soo quel Gianni con cui ogni tanto ci siamo scambiati delle email.
Sono autore di infrprodotti, ma non sto qui a sfruttare l’opportunità di farmi pubblicità, ma solo per dire la mia.
Credo che molto, per non dire tutto, dipenda dalla natura del tema, del problema cui offri una soluzione.
Faccio un esempio: uno è con l’acqua alla gola per debiti e mancanza di denaro: credo che voglia una soluzione in fretta.
Uno, invece, sta pensando a come conquistare il partner della sua vita…trovare l’anima gemella, beh, creo che sia disposto ad aspettare anche un po’ di tempo, pue di avere soluzioni efficaci.
Insomma, non credo esista un’unica risposta………
Gianni bell’intervento, e infatti non ci sono soluzioni universali.
Tuttavia bisogna considerare che i bisogni universali dell’essere umano sono sempre quelli, bisogno di sicurezza, di accettazione, di amare e sentirsi amati, di aumentare la fiducia, di sembrare/apparire più giovane.
La maggior parte dei bisogni sono delle maschere dell’ego di cui ci serviamo per vivere e adattarci al meglio in questa società. Ma c’è anche un terzo bisogno che non è soggetto a queste manipolazioni. Ne parlerò in un articolo specifico.
un grande abbraccio
Ciao Valerio.
Ecco il mio parere: se invii un CORSO VIA EMAIL, deve apparire come un CORSO VIA EMAIL.
Quindi l’oggetto deve essere di questo tipo: “Lezione n.1 – [argomento]”
E non semplicemente “[parole anche molto accattivanti riguardanti l’argomento]”.
…Perché le persone oggi sono abituate a ricevere molte email promozionali, anche autorizzate; a queste sono assuefatte e più che passa il tempo dal momento dell’iscrizione, più associano il messaggio a una pubblicità (o a “una delle tante email, pur interessanti, ma che adesso non si ha il tempo di leggere”).
Quindi è necessario distinguersi dagli altri scrivendo un oggetto come quello che ho esemplificato sopra, affinché possa passare un messaggio del tipo: “Ricordi? Ti sei iscritto a un corso via e-mail, l’hai chiesto tu; questa è la lezione n. 5, successiva alla 4 e propedeutica alla 6.. leggila subito per non rimanere indietro”.
Associare un numero all’e-mail secondo me fa sì che il destinatario eviti di vedere l’e-mail come “una delle tante” e la inquadri in un progetto che ha una maggiore dignità; l’e-mail ha un maggior valore.
Ottimo Marco, ed è proprio come suggerisco di fare
infatti il miglior modello per i corsi email è inserire nel subject
[nome corso] “lezione X” + [subject accattivante sull’argomento]
Ciao Valerio, devo ammettere che sai leggere i tuoi iscritti nel pensiero, ho letto con interesse tutti gli interventi.
Questo è un argomento molto dibattuto, ma da molti taciuto, tu sei il primo che lo affronta seriamente.
Da tempo mi chiedevo cosa era meglio dare al potenziale iscritto: un report, una miniscuola, un video.
È indubbio che dipende molto dalla natura del tema, come afferma Gianni.
Ho notato che alcuni in cambio dell’ iscrizione inviano un video, che ne pensi di questa ultima risorsa?
Condivido in pieno la conclusione che forse è meglio dare all’utente la possibilità di scegliere tra report o minicorso,senza schemattizzare necessariamente in, questo o quello.
Non c’è una scelta perfetta. A differenza di quello che può sembrare, almeno a livello percettivo, a me non cambia niente se mi devo iscrivere per ricevere un report, un audio, o un video. Se il grilletto specifico che è stato colpito è molto forte e risponde a un mio bisogno impellente, la mail te la do a prescindere dal formato che mi offi. Questo è il concetto. Vedo che l’infomarketing sta diventando sempre meno info e sempre piu “marketing”… ma questo marketing mi sa tutto di astratto e poco efficace
Ciao Valerio io di certo sono alle primissime armi , ma al contrario sono sicuro che
quando comincerai a fare corsi Audio / Video sarai una vera bomba d’incassi intendo 😉
Grazie per tutti i contenuti ottimi che condividi….
non è mia priorità fare video, forse degli audio, ma quando lo farò e se lo farò sarà solo roba tosta. Per intenderci non mi vedrete mai li a fare un video tanto per fare l’intrattenitore di folle e sparare 3 battute cercando di vendervi qualcosa (purtroppo solo frank kern ci riece lol, in italia tutti i migliori cercano di imitarlo ma con scarsi risultati)
Egr. Prof. Valerio Conti, buonasera – personalmente non gradisco i video e gli audio, specie se lunghi; apprezzo molto di più i testi scritti con o senza immagini (vedo che non sono il solo). – Al momento cerco di spendere il meno possibile, se devo imparare qualcosa a pagamento, vorrei avere subito una distinta dei corsi da seguire e relativi importi. E’ possibile? Ovviamente preferisco il materiale gratuito, ma forse chiedo troppo.
Grazie mille , cordiali saluti a Lei ed a tutti – Dr. Filippo Ingrassia
Beh di materiale gratuito fino ad oggi ne ho rilasciato a tonnellate, se ti serve una lista dei miei corsi la trovi facilmente sulla barra laterale qui a destra, attualmente sono quelli in vendita, ma non sono tutti, molto presto ne aggingeremo altri. Comunque il mio consiglio è di iniziare assolutamente dai “Segreti delle squeeze page”. è la base di tutto.
Beh, Valerio, io non posso che concordare con te, dal momento che ho acquistato due dei tuoi prodotti proprio dopo aver seguito una serie di lezioni gratuite via e-mail.
Le informazioni che mandavi erano così interessanti, che mi sono immaginata la qualità di quelle a pagamento e ho sentito il bisogno di procurarmele. Tra parentesi, i tuoi sono i primi corsi che decido di acquistare, quindi qualcosa di buono devi averlo fatto per forza 😉
La mia voglia di “saperne di più” è nata da un mix di fattori: oltre alle e-mail che mi hai mandato, hanno contribuito anche gli ottimi articoli del tuo blog e la condivisione della tua storia personale.
Per adesso sono in fase di avida lettura, e devo dire che la qualità è davvero quella che mi aspettavo. Molto, molto alta.
Un saluto 🙂
Valerio io e’ da poco che mi sono affacciato a questo fantastico mondo, che ho scoperto solo ora. Il tuo articolo e’ interessantissimo, e sicuramente lo convertiro’ in pdf mettendolo nella mia cartella dei preeferiti, accumulando quella che per me sta diventando una vera e propria biblioteca on line. La maniera per fare soldi esiste e non solo, esiste anche il metodo per avere successo, in quanto io credo che senza il successo che consiste nel sviluppare le tue idee, i soldi contano poco. Ma di questo i nostri governanti non ne parlano. Come non ne oparlano i famosi guru su tante sfaccettature del business on line. Beh che dirti, come in tutti i settori devo cercare d’imparare dagli altri, ma nello stesso tempo non devi fidarti, e sentire sempre le varie campane, ma sopratutto, da quello che ho capito, devi testare sul campo le tue idee, correggimi se sbaglio. Io sto incominciando a impostare il mio primo special report, della mia prima squeeze page e avevo deciso di dividere il report in 3 parti, facendo dei video di immediato impatto. Gli errori che la gente commette, sulla nicchia di mercato che ho scelto sono 15, ma trattarli tutti in una squeeze, e tutti in uno special report, li ritenevo troppi e allora sto decidendo di fare come ti ho detto. ma dammi il tuo parere.
Ti abbraccio
Da venditore percepisco subito quando dietro al marketing non c’é vera sostanza…ero stanco di iscrivermi a newsletter di gente che nn dava informazioni vere ma cercava solo di spillarmi soldi…
Ho comprato da Valerio dopo svariate mail in cui mi dava info che altri tenevano strette…
Oltre ad aver comprato il corso, Valerio mi ha sorpreso facendo anche un valido postvendita..ha continuato a mandarmi extra gratis da aggiungere al corso gia acquistato..
Sinceramente certi cosiddetti Guru vanno avanti solo grazie alla quantità di “pecorelle smarrite”..
Finalmente una persona seria nell’internet marketing!
Ho iniziato da poco a interessarmi di internet marketing, all’inizio con diffidenza perché se dal mio punto di vista, “troppo marketing e troppa persuasione” mi fa pensare a “poco valore” altrimenti non ci sarebbe bisogno di tanta strategia, dal punto di vista di chi mi legge non voglio apparire come chi prova a rifilare prodotti senza preoccuparsi del valore; ed ho capito che il marketing serve a far percepire il reale valore delle cose che proponi, laddove sono di grande utilità agli altri. Questo mi fa anche pensare che i migliori esperti di marketing siamo noi che leggiamo e compriamo, nessun comitato di guru che stabilisce cosa converte e cosa no.
Sono io che decido se la pubblicità di un’auto non mi convince affatto perché mi propone un prezzo “a partire da” e poi non mi da neanche l’aria condizionata, anziché dirmi “al massimo spenderai x e ti porterai tutti questi optional”.
Per concludere, Valerio, sono completamente sintonizzato con te quando parli dei risultati che TU hai ottenuto con i TUOI clienti e con i TUOI test, senza fermarsi a cosa si dice in giro; è la linea che preferirei adottare anch’io.