Come sfruttare le download page per triplicare vendite e conversioni

In un mio recente articolo ho parlato del reverse funnel e ho dimostrato perchè è un modello di business difficile da applicare al mercato italiano. Ho anche mostrato come gli esperti lo utilizzino in maniera errata soprattutto in ITALIA.

Comunque nonostante non sia un sistema che a me piace particolarmente, alle volte ha del potenziale, ma pochi lo usano in maniera intelligente e onesta. Una delle rare volte in cui trovo interessante utilizzare ‘l’imbuto di marketing al contrario’ è nelle download page dei singoli prodotti in vendita.

MA ECCO L’ERRORE CHE FANNO TUTTI..

La maggior parte dei guru usa il reverse funnel come semplice strategia di uscita, in cui si fa un gioco di offerte, con valore nullo e differenza pressochè inesistente tra il prodotto principale e l’offerta a prezzo ridotto.

ESEMPIO:

  • Seminario dal vivo da 10.000 euro piazzato subito davanti al cliente…

IL CLIENTE RIFIUTA?

  • Gli si propone la STESSA IDENTICA OFFERTA (con UGUALE CONTENUTO ma con la scusante che manca qualche cazzo di bonus..)

PREZZO?

5000 EURO

Il cliente COMPRA.

La stessa cosa la trovi dentro il mercato di clickbank. Diecimila offerte tutte molto simili tra loro. Prima ti si propone il prodotto a 100 euro.  Se provi ad uscire dalla pagina ti appare un pop-up con la scritta “attenzione! non uscire da questa pagina… ho per te uno sconto speciale se agisci ora del 50%” …

Bene. Questo è un modo di agire che a me non piace.

Perchè è tutta persuasione senza valore reale. Inoltre il principio di scarsità applicato non ha un reale MOTIVO DI ESISTERE. Infatti manca una ragione, forte, e soprattutto credibile. E come tutti i buoni copywriter sanno, se manca una reason why, se non dai una giutistificazione valida e brillante del perchè dello sconto, o prezzo piu basso, tutto il tuo copy e il tuo messaggio perde completamente in efficacia.

Quindi alla base di un sistema di Funnel inverso deve esserci sempre il valore e il servizio per il cliente. Il segreto consiste nel premiare le persone che ci hanno dimostrato di apprezzare il nostro lavoro e che hanno già compiuto determinate azioni di conversione. Per queste persone ci saranno dei prezzi “speciali”.

Quindi, quando una persona acquista uno dei tuoi prodotti, quello che devi fare è offrire direttamente nella pagina di download un link speciale a un OFFERTA DEDICATA AI TUOI SOLI CLIENTI (del prodotto x appena acquistato) che li premia per la fiducia dimostrata e gli conferisce il prodotto Y al 50% di sconto solo per questa occasione.

nota: metti in evidenza che il link di accesso all’offerta scade entro 48 ore (o giù di li) e metti in evidenza la sales letter originale dove il prodotto è venduto a un prezzo superiore (anche più del 50%)

Agire in questo modo serve per aumentare le conversioni in vendita e al contempo premiare i tuoi clienti che hanno già comprato qualcosa da te. Il reverse è palese, infatti si presume che

  • Il tuo cliente conosca già l’offerta originaria a prezzo pieno,
    dunque vedendo questa a prezzo dimezzato cogliera la cosa come un affare
  • L’offerta speciale ha una motivazione forte (premiare i clienti che ti
    hanno già dato fiducia e hanno comprato qualcosa da te)
  • L’offerta speciale colpisce anche chi non conosce quello specifico prodotto
    in quanto ci metti una scadenza e lo induci ad acquistare subito

Per domande, dubbi, chiarimenti, critiche e suggerimenti, puoi scrivermi qui sotto.

39 commenti in “Come sfruttare le download page per triplicare vendite e conversioni

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Tienimi una copia.. la prendo entro lunedì..

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Aessandra copia assicurata per te, grazie per la fiducia 🙂

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Purtroppo l’internet marketing è pieno di fuffa, soprattutto quello USA, che insegna davvero poco. Molto meglio girovagare per i forum di settore, si impara molto di più, e si trovano info di qualità.

Soprattutto ClickBank è un raccoglitore di spazzatura, tutti prodotti visti e rivisti, riciclati e riciclati ancora. Le Upsell sono ridicole, e il senso di scarsità che provano a creare è ancor più ridicolo…. eppure, certi prodotti vendono da pazzi!

Finché ci sarà gente che ci crede, questi prodotti continueranno ad esistere.

P.S. Anche i rimborsi però raggiungono tassi da record!!

STEFANO MANZOTTI

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Ciao Stefano, in un vecchio articolo dici che gli ebook non sono più sufficienti per fare il nostro lavoro su internet, in parte è vero. Infatti questo è il motivo per cui io non faccio ebook, e non mi interessa scrivere migliaia di pagine, o centinaia.

Avrai anche notato che NON FACCIO VIDEO. Per quello qualcuno potrebbe pensare che è perchè sono timido, ma in realtà non è quello.

1 – I video mi richiedono un enorme fatica (non sono un animale da palco)

2 – ogni volta che ho investito per gente che ci metteva la faccia ho solo buttato i soldi

3 – I mercati rispondono meglio a 5-15 pagine di contenuto spacca crani (report-documenti veloci)

4 – I mercati rispondono meglio alle check-list – mind map e tutta la roba veloce e sintetica

5 – Alcuni settori non sopportano le SLIDE, e le considerano una roba pallossissima

6 – Alcune nicchie non adorano gli audio, e la maggior parte della gente non impara nulla ascoltando

7 – la maggior parte delle persone impara sul serio solo se legge roba, e se riesce a stamparsela

8 – Quasi tutti desiderano ricevere un rapido schema di cosa si deve fare, ma poi vogliono essere seguiti personalmente

9 – Grazie a queste osservazioni oggi sono l’unico in ITALIA che vende report di 30 pagine a 97 euro (vedi list alchemy), e zero rimborsi.

10 – se dovessi rifare tutto da capo, penso che mollerei la nicchia dei chitarristi, purtroppo è piena di gente che non impara bene online.

in ultima analisi, l’Italia è un paese che sta davvero affondando

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Non sai quanto condivido il tuo pensiero Valerio!

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CLAUDE

Ciao Valerio

Grazie dell’articolo che si aggiunge a quelli ormai legendari che sforni spesso …
L’interesse dell’ultimo report sta nelle strategie da mettere in atto per
trasformare il proprio blog in un “cash machine” e uno strumento per affermare
la propria e-reputazione.

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Proprio così Claude, anche perchè trasformare il blog in una cash machine paradossalmente non ha niente a che fare con capire “il sistema di monetizzazione” ma con il capire “la strategia di comunicazione” e di coinvolgimento del pubblico nelle 5 aree fondamentali che ho affrontato nel prodotto. La chiave è tutta li, e le “35 tecniche” lo spiegano molto bene. Un abbraccio

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Un errore che ho visto fare più volte è mettere nelle download page prodotti in affiliazione che non c’entrano niente col prodotto principale… per esempio:

-prodotto principale = sui blog
-prodotto in affiliazione = su youtube (per dirne uno)

Secondo me sarebbe molto meglio dare qualcosa che approfondisca il prodotto primario con altri particolari rispetto che sparare offerte che magari non interessano a tutti i clienti…

…dimmi tu che ne pensi, Valerio! 🙂

Una domanda: perché nel tuo primo commento scrivi:
“in ultima analisi, l’Italia è un paese che sta davvero affondando” ?

Credo che se siamo qui a parlare c’è qualcuno che non vuole affondare e proverà a resistere in ogni modo, usando fino all’ultima goccia del proprio sangue

(metaforicamente, ovvio 😀 )

Ciao! 🙂

Andrea

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Ti dico cosa penso. Quando è possibile è MEGLIO evitare di mettere prodotti in affiliazione ,a meno che non ti sei sparato tutte le cartucce come infomarketer, e a meno che quel prodotto che vuoi promuovere non abbia davvero una conversione “bomba” (meglio se ricorrente). In linea di massima trovo che il miglior uso che si possa fare della download page, sia quello di fare una special offer relativa a un altro tuo prodotto ma con scadenza di 30 minuti (con uno script si può fare). Io stesso uso questa strategia in alcuni casi, davvero incredibile quali risultati porta. .-)

di cosa dovrebbe trattare l’offerta speciale? Ovviamente qualcosa di assolutamente complementare e collegato al prodotto principale, non certo roba che non c’entra nulla.

Concludo chiarendo la mia affermazione sull’Italia. Se studi bene le cose che stanno accadendo nel mondo ti rendi conto che l’Italia è una paese cosi centrale che se fallisse l’intera economia mondiale, anzi, forse l’intero sistema che regge (male) la nostra civilità umana crollerebbe…

Quindi l’Italia si ritroverebbe nelle condizioni di prendere per le palle speculatori e i cosi detti “cattivi” che agiscono nell’ombra. Il potenziale c’è. Ma non succederà

Non succederà perchè siamo il popolo più vigliacco e rincretinito al mondo, è stato fatto di tutto per renderci tali, 70 anni di manipolazione psicologica mediatica studiata a tavolino per rendere la gente una massa di innocui caproni.

La cosa triste è che ne raccogliamo i frutti anche nel nostro pietoso mercato online, il più povero al mondo (sebbene si facciano buoni millini se studi), dove invece una grande massa di gente sta totalizzando quintali di profitti in barba alle crisi e ai disagi causati da politici e speculatori.

Sulla base di queste mie riflessioni so già dove saremo nei prossimi mesi. Sicuramente offline sarà sempre peggio, online si sopravvive, anche se non ai livelli delle altre parti del mondo. Questo è quanto.

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Non sono completamente d’accordo… siamo caproni, su questo c’è poco da dire.
…ma incapaci di reagire no!

Basta vedere le reazioni degli emiliano-romagnoli al terremoto: non hanno aspettato nessuno e si sono messi all’opera senza che nessuno dicesse niente.

-Non hanno atteso il parere dei politici!

Ne parlavamo anche ieri, dopo aver suonato al Concerto dei Mille… so che sei un musicista, leggiti questo sito che il progetto è molto interessante:
http://www.concertodeimille.it/ 🙂

Personalmente abito vicino a Bologna e senza alcun indugio ho preso il sax e mi sono fatto la mia bella ora e mezza per andare a dare una mano ai “colleghi” terremotati… e pensa, come me ce ne sono stati ALMENO altri 700…

Chi vuole prendere la situazione in mano e darsi da fare un modo lo trova!

Sul fatto che siamo stati manipolati purtroppo non ho niente da dire… è così, le prove sono evidenti… possiamo solo sperare in un risveglio di coscienza generale!

Sei del mio stesso parere? 😀

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Ottimo Valerio come sempre! Ho appena acquistato e letteralmente divorato il tuo ultimo lavoro, da domani si inizia ad applicare!

Molto interessante anche il “bonus inaspettato da nessuna parte pubblicizzato” 🙂 Vedo cosa mi viene in mente la riguardo!

Ti auguro una magnifica domenica!

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Amos ti ringrazio è per me un vero piacere essere di aiuto, come molti anno intuito si può fare qualcosa senza pensare ai soldi, e fare profitti ugualmente, lo scopo non è accumulare, ma rendere un servizio alle persone. Questo è il primo passo verso un mondo migliore. Per favore scrivimi già da domani via email così condividi un attimo con me la tua situazione e calcoliamo una strategia insieme. Un abbraccio

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Leonardo

Ciao Valerio, sono un tuo entusiasta acquirente di “35 tecniche per blogger”.

Mi scuso con te e con tutti gli amici per postare qui una comunicazione urgente: ieri ho usato ripetutamente il tuo indirizzo mail ma inutilmente. Ho provato ad inviarti la mia domanda relativa al tuo inaspettato e graditissimo “super bonus”…ma, come vedi non ci sono riuscito…Ti prego di provvedere alla bisogna. Grazie e scusate l’intrusione.

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Leonardo scrivimi su valcont82@gmail.com – ultimamente sull’indirizzo che hai provato sto registrando problemi proprio con il tuo provider di servizi Alice, e non sono l’unico, so di molti marketer italiani che hanno problemi con loro.

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Ricky Lenaz

Ho preso subito i “35 Tecniche per Blogger” e spero di metterle in atto al piu’ presto. Volevo solo condividere il fatto dei video che quando qualcuno da Info o Istruzioni all’uso, anche di qualità, in video, a me sinceramente dover per forza star a sentire anche cose che nn mi interessano o che già conosco, ed ho comprato solo per un dato motivo di un’ info specifica, nn sopporto aspettare il dovermi guardare o cercare il tratto che m’interessa per trovare quello di chi avevo bisogno. Quindi preferisco molto di piu’ leggere e appunto come suggerisci tu stamparmi il tutto, ed avere report brevi e dì qualità e questo grazie a te posso averlo e nn ne rimango mai deluso, anzi, prendo appunti etc. etc. Una cosa veloce, concreta e utile: l’essenziale e ad un prezzo accessibile a tutte le tasche. Per quanto riguarda La Nostra Italia, pare proprio di vivere un dopoguerra, tutto da ricostruire e ricominciare sebbene stanchi una guerra logorante ed sentirsi pure nn solo traditi ma presi per ignoranti questo proprio è nel DNA dell’Italia da che mondo è mondo: un disastro sconcertante.
Grazie dei tuoi utilissimi report e super report.
Ciao RickyLenaz.

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Ciao Valerio, sono d’accordo con te sul discorso affiliazioni all’interno degli ebook: molto meglio inserire link a propri prodotti complementari.

Non sono invece molto d’accordo sul discorso dei video. Proprio nel settore musicale, credo siano ottimi per creare corsi sullo studio di qualche strumento. Ad esempio, un corso video sulla chitarra (o sul pianoforte o sul sax, etc.), dove mostri proprio dove mettere le dita e fai ascoltare il risultato in “temo reale”, credo venga percepito come decisamente interessante. Proprio nell’ottica che dicevi tu: voglio imparare subito a “fare” e senza dovermi sorbire nozioni pallose e teoriche preliminari (le quali come sappiamo bene, per andare oltre un certo livello sono in realtà INDISPENSABILI).

Per il discorso degli ebook/report, credo che per poter vendere report a 97 euro si debba avere una bella lista, la quale deve essere soprattutto particolarmente responsiva. Questa è una conditio sine qua non. Altrimenti la vedo dura vendere a quelle cifre (senza lista intendo). Infatti lo stesso Bruno Editore ha abbassato i prezzi da tempo. Ma la cosa fondamentale è: la lista non è infinita. Una volta proposto un prodotto alla lista, quel prodotto esaurisce velocemente le sue potenzialità. Report a prezzi bassi invece (diciamo sotto i 15 euro), si vendono continuamente nel tempo. IMHO, ovviamente. 🙂

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Maurizio tutte ottime considerazioni. Parlando delle nicche musicali, personalmente ho esperienza in un paio di segmenti e i risultati sono stati buoni, ottimi i video li, hai perfettamente ragione. Ci sono però cose che anche se a video in musica non le capirai fino a che non ti trovi un insegnante che ti spiega come fare, come correggere l’impostazione e cose che ti stanno bloccando e di cui non ti accorgi. E questi insegnamenti a me personalmente non li ho ricevuti neanche in centinaia di video didattici dei massimi chitarristi al mondo. Non fu allora che mi evolsi. Fu’ solo dopo che un abile professionista mi prese e mi disse, ma tu stai spostando il polso in questo modo… attento rischi di farti venire una tendinite con tali movimenti larghi, inoltre devi andare più morbido e ricorda in questo mestiere ciò che conta non è “andare veloce, ma l’economia di movimento” … e mi faceva vedere degli esempi pratici….

è chiaro che una cosa simile è IRRIPRODUCIBILE online. Non ne cogli l’essenza. Puoi continuare a vedere come si muove quel pazzo di Gilbert con la sua alternata ma finchè non trovi uno che ha assimilato la sua “stessa identica tecnica” non riuscirai a coglierne l’essenza.

Riguardo il discorso della lista lo considero assolutamente scontato. Senza un sistema di lead generation non si va da nessuna parte. E non andiamo lontano nemmeno con i prodotti lowcost, anche se i margini di vendita sono più alti. Bruno editore non fa soldi sui low cost che vende, ma sui 3 livelli di upsell con cui ha strutturato il suo funnel di marketing abilmente con oltre 400 prodotti in vendita.

Se alla base del nostro sistema abbiamo 3 elementi che curiamo costantemente

1 – lead generation
2 – creazione offerte
3 – traffico

..allora creiamo una macchia che si autoalimenta da sola. Semmai la sfida è come condurre flussi di cassa perpetui ogni mese, a prescindere dal livello di prezzo scelto. Flussi di cassa perpetui sono possibili sono se appunto ogni mese acquisisci nuovi leads e crei buone offerte che queste persone possano acquistare

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Ciao Valerio ti volevo chiedere un consiglio anche se non è collegato al tuo ottimo post, è vero che i contenuti duplicati sono penalizzati da google? Se scrivo nel mio blog e poi lo duplico su altro mio blog alla fine vengo penalizzato? nel web ci sono idee contrastanti in merito .

Grazie

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no, i contenuti duplicati non penalizzano nulla. E’ uno dei miti dei SEO esperti della domenica che dovrebbero studiare marketing prima di diffondere le loro teorie campate per aria. Detto questo google indicizza qualsiasi cosa, e se i tuoi contenuti sono diffusi online verso piu siti, questo può solo giovarti visto che si spera siano tutti link in entratata e in uscita al tuo sito (pensa a centinaia di affiliati che diffondano un tuo articolo per il web). Diverso è il discorso su chi raggiunge un posizionamento più alto nella SERP. In quel caso vince il sito che ha il trust rank e un riscontro di affidabilità “storico” maggiore.

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Ciao Valerio.
Anche io personalmente trovo a dir poco TRISTI!! le offerte che propone il mercato di clickbank!!!

Adesso è addirittura peggiorato,perchè ogni qual volta tenti di chiudere una pagina ti si aprono dalle 5 alle 6 finestre pubblicitarie

MA SIAMO PAZZI!!!

E poi dicono che il mercato americano è molto più avanti di noi!!! si forse per idee è molto avanti ma per persuasione siamo sotto lo zero.
Nel marketing italiano non vedo un esagerazione come quella usata dai marketer italiani anche perchè si tende a mettere tutte le persone ad uno stesso livello sia per quelli che hanno acquistato e quelli che non hanno mai acquistato un prodotto da TIZIO

Il cliente che ha acquistato deve avere rispetto ad altri una strada PRIVILEGIATA!!!

La strategia che hai descritto la condivido perfettamente dove citi:

metti in evidenza che il link di accesso all’offerta scade entro 48 ore (o giù di li) e metti in evidenza la sales letter originale dove il prodotto è venduto a un prezzo superiore (anche più del 50%)

In questo modo il Cliente si rende conto che il tipo di offerta ricevutà e da considerarsi IMPERDIBILE perchè non solo ha la possibilità di acquistare un prodotto a meta prezzo,ma nello stesso tempo acquista contenuto di valore e di qualità(Faccio riferimento ad un professionista che offre solo prodotti di qualità)

In poche parole il sistema di Funnel FUNZIONA!! a mio modesto parere,basta che questo sia usato con estrema Intelligenza.
Naturalmente il marketer da parte sua non deve trascurare nessuno e creare una lista solo ed esclusivamente ai clienti,quindi a quelle persone che hanno acquistato almeno 2 volte,in modo da offrire sconti e promozioni varie ma senza cadere nella trappola dell’esagerazione.

Mi spiego meglio se solo una volta alla lista clienti viene offerto un prodotto a 47 euro anzichè 97,e successivamente quel prodotto viene giudicato pessimo da più clienti(uno,due non contano)è molto facile perdere per sempre quel cliente.

La stessa cosa vale per chi promuove un prodotto in affiliazione.
Prima bisogna acquistare e testare il prodotto
se il prodotto è ritenuto idoneo(da parte nostra),allora bisogna proporlo alla nostra lista,magari offrendo gratuitamente un nostro infoprodotto

Ripeto questo è secondo me è il miglior sistema

Complimenti ancora per l’articolo

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Gianni

Accolgo volentieri l’invito ricevuto in posta di cercare di formulare un commento utile, attinente al tema del reverse, come io amo definirlo.
Direi che esistono diversi modi di realizzare un funnel al contrario.
Talora utile, talora no.
Intanto, bisogna considerare la specifica situazione dell’autore di infoprodotti:
è giè un’autorità nel suo campo?
Oppure no, e quindi cerca di costruirla ex novo?
Infatti, un erroe madornale è che spesso tutte le situazioni vengano trattate in modo identico, niente di più errato.
Se uno è già un’autorità, ad esempio per aver realizzato cose off line, il business on line dovrebbe rappresentare solo una integrazione.
Chiaro che costui potrebbe anche mettere prezzi alti, proprio perchè già autorità nel suo settore.
COstui i prezzi bassi potrebbe poi applicarli come premio per chi lo segua, già cliente.
Oppure se decide di realizzare un prodotto davvero con contenuti decisamente inferiori, non per qualità, ma quantitativamente.
Un esempio: charo che se ti insegno la gestione aziendale dall’a alla z, il mio corso avrà un prezzo, ma se ti insegno, ad esempio, solo come motivare il personale, allora il prezzo sarà minore.
A mio avviso, più che funnel inverso, direi che si potrebbe usare una offerta distribuita su diversi prodotti, a prezzi diversi.
E veniamo al secondo caso.

C’è qui, e spero che questa sia la parte del mio intervento più apprezzata, un’indicazione imporante, che consiglia di usare prezzi elevati: quando hai una usp reale.
Mi spiego: a mio avviso, qeste due tecniche si legano strettamente.
Oggi la usp è abusata, prechè uno cerca comunque di distinguersi, anche quando non c’è una grossa differenza.
QUINDI, bisogna usare la usp se e solo se la tua differenza è reale.
Inutile cercare di convincere il cliente che si è più bravi dei concorenti, ecc. (ricordatevi: parlo qui di coloro che sono alle prime armi, senza aver già costruito una propria autorità) ed allora vale quanto segue: se davvero un tuo prodotto risolve un problema meglio di altri, più efficacemente, o con minori costi, questa è la differenza reale….
in questi casi, puoi usare prezzi già alti, proprio perchè il prodotto è diverso…
Alcuni esempi: sino a non moltissimo tempo fa, i dentifrici erano tutti uguali.
Poi hanno inventato il dentifricio che ripara piccole sheggiature nella dentatura….
un altro esempio: chiaro che se tutte le vetture fossero uguali, chi proponesse una cilindrata superiore…..
In sintesi: evitare di usare usp fasulle, che il cliente percepirebbe con fastidio, e seguire questo semplice schema:
1) sei già un autore affermato?
Puoi usare il reverse funnel, o comunque usare prezzi elevati;
2) non lo sei, ma possiedi una usp davvero tale?
Idem come sopra;
3) non sei un autore già affermato e non disponi di un’usp effettiva?
Meglio non partire da prezzi elevati, ma farsi conoscere, sia con download gratuiti, sia a prezzo inferiore rispetto a certi prodotti di autori già noti.

Allora, Valerio, ci dici chi ha vinto?

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Ciao Gianni

Il vincitore sarà premiato pubblicamente direttamente nei commenti, qualche giorno prima del lancio di un mio nuovo prodotto imminente

E potrà scegliere se

1 – Ottenere gratis il nuovo prodotto
2 – Ottenere gratis un’altro prodotto a scelta

ti ringrazio per l’ottimo contributo 🙂

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Ciao Valerio,
io il tuo discorso non posso far altro che prenderlo per buono (con riserva di verifica futura), visto che sono ancora alle prime armi sul web e non ho ancora maturato competenze e tanto meno esperienze tali da giustificare commenti che non siano del tutto gratuiti e infondati.

Quindi non posso far altro che ringraziarti per aver condiviso queste tue considerazioni e riflessioni che terrò sempre a mente nel mio cammino formativo e, che sono certo mi torneranno utili al momento opportuno.

Attualmente sono un allievo di C.R. (so che anche tu lo sei stato) e, ti seguo da sempre con grande interesse e stima.

Un abbraccio, Giò.

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Si Clickbank è molto peggiorato,io preferisco comprare le offerte del Warrior Forum,anche se anche qui bisogna stare molto attenti alle fregature,ma almeno puoi fare delle domande prima di acquistare

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Fabrizio

ciao Vale,

quanto dici in questo articolo, mi rende sempre più sicuro del fatto che la qualità dei prodotti è solamente una questione di etica personale.
La vendita, gli argomenti dei prodotti, le tecniche [direct o reverse funnel], sono tutte dipendenti dal marketing

In questo è fondamentale decidere quale vuole essere l’approccio all’infomarketing. Possiamo continuare a vendere un solo prodotto scadente a molti interessati, oppure molti prodotti a pochi appassionati. La differenza è nella nostra personale evoluzione.
Per questo penso sempre di più che sia meglio avere una spalla che si occupi del marketing, così da potersi concentrare solamente sulle nostre passioni, e scavare a fondo per tirare fuori veri capolavori, scevri dalla paura di dover vendere, anche a scapito di dover dividere le entrate, ma sereni per avere dato il meglio di quello che potevamo dare, crescendo ad ogni lavoro.

grazie per gli spunti di riflessione.
un abbraccio

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ciao valerio, ché dire … Ormai tutto quello ché c era da dire è già stato detto posso solo condividere. No ritengo onesto offrire un prodotto ad un prezzo ridotto al cliente uscente dalla pagina solo per vendere.Condivido ìl fatto ché questo sconto venga proposto nella download page per premiare ìl cliente fedele. Direi un modo per essere riconoscenti della fiducia ché ci ha dato! Ritengo inoltre ché questa tecnica al limite del lecito finisca a lungo andare per danneggiare l immagine del prodotto e del venditore stesso in quanto andiamo ad abassare la qualità percepita del prodotto. Tu ché ne pensi di questa mia osservazione? Saluti luca

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Bhe io ho in mente un funnel molto coerente da un bel po di tempo. Mi spiego se voglio essere onesto e al contempo anche fare più profitto, prendendo due piccioni con una fava devo assolutamente premiare chi mi ha già dato fiducia. E così giustifico ad esempio dopo una vendita di frontend piazzare un upsell a un altro mio prodotto (con un 30% di sconto ad esempio) e poi ancora nella download page del prodotto piazzare un’altra offerta speciale ma ad un altro prodotto ulteriore e sempre con un margine di sconto (qui può essere 50%). In tutto questo processo siamo stati etici perchè abbiamo semplicemente concesso vantaggi a chi ci ha dato già fiducia (la vendita di front end). Inoltre sarebbe buona cosa comunque dare un tempo limite per queste offerte scontate, e se uno ha un timer che magari indica quando la pagina di download scadrà (es 48 ore) è anche meglio. Questo è il modo più facile per triplicare il profitto per singolo visitatore, il requisito è però avere molti prodotti.

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certo valerio quella del timer è una valida e seria soluzione…dimostri così ché quella è una offerta “riservata” Saluti luca

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Tenendo presente che queste sono considerazioni di una newbie, non mi pongo ancora al vostro livello di competenza e accetto critiche eventuali…

Le modalità americane di vendita prodotti online a volte sono buffissime, si intuisce che sono inconsistenti (anche ammesso che questi valgano davvero qualcosa)… quando tenti di chiudere una pagina e ti viene offerto lo stesso prodotto per il quale si sono prodigati nel copywriting come dannati, e poi vedi che pur di non perdere il cliente lo scontano prima del 20%, poi del 30%, poi si inventano un’altra offerta…

Come dice Davide, non si riesce più nemmeno ad uscire dalla sales page e diventa una specie di patetica persecuzione, che rasenta il ridicolo. O forse è la forma mentis americana ad accogliere meglio le americanate, mentre qui siamo più puntigliosi… Non saprei.

Ammesso che il prodotto abbia un valore di per sé, scatta un meccanismo inconscio che smonta l’autorità del prodotto stesso non appena ci sfugge il motivo per cui dovrebbe improvvisamente, ‘così’, senza una valida ragione, costare meno (???), e si dice: ‘non sarà la solita sòla?’. Bene, per uno sfizio personale e come prima esperienza posso anche (coscientemente) dire dài, lo prendo comunque (poi sfido chiunque a non dimenticarsi di quello stesso prodotto nell’hard disk!), ma poi???

E’ come costruire castelli di sabbia… bello il gioco, ma dura poco, perché non avendo questi stabilito una relazione degna di tale nome con il cliente, credo che sinceramente non ne ricorderemmo neppure il nome.

Il potenziale cliente sente a pelle quello che stai offrendo, come lo stai offrendo e perché. E non è un caso che alcuni infomarketer abbiano un séguito e altri (nel lungo termine) no. In alcuni casi, e soltanto dopo aver stabilito un rapporto di fiducia e di acquisti successivi, i prodotti si comprano addirittura senza impellenti o logici motivi, anche solo per simpatia (ci è successo ancora, no?). E questo diventa garanzia senza limiti – quasi fosse una sorta di membership a vita – di acquisti successivi, perché oltretutto da lì partono anche i passaparola (potenti e da non sottovalutare in alcun caso).

E poi ci accorgiamo quando l’offerta non ha una logica interna, quando i bonus non sono pianificati verso un effettivo miglioramento del prodotto iniziale, quando il prezzo si riduce solo perché stavo per chiudere la pagina e non perché ‘so’ dentro di me che essendo già cliente, è mia prerogativa poter avere uno sconto, quando il timer è impostato per accelerare l’acquisto e basta, senza almeno farti sognare su altre ragioni etc…

Invece, per rompere un forte sodalizio tra cliente e infomarketer basato sulla simpatia e sulla fiducia (dimostrata dal valore venduto e acquistato con piacere), gli unici modi possibili credo siano

1. il valore dei prodotti successivi si abbassa (anche se c’è lo sconto: questo è relativo)
2. si incrina il rapporto umano (al di là del business)

Concordo sulla proposta che vengano riservate ai clienti delle offerte speciali, il che favorisce la vicinanza e aumenta la stima dei ‘fedeli’. Non che si abbia bisogno di sconti, ma riceverli cementifica la relazione ancor più per il pensiero che per lo sconto di per sé. Trovo che sia un pensiero giusto e che dia valore e dignità alla ‘persona’ prima che al ‘cliente’. E questo atteggiamento, etico e costruttivo, rende un business ancora più incrollabile nel lungo termine.

Trovo altresì che una buona dose di umiltà aiuti nel presentarsi come ‘unici’ laddove lo si è davvero, senza costruzioni e sovrastrutture che sgretolino l’immagine del business. Le capacità autentiche e verificate di una persona, nessuno gliele toglie.

Riguardo ai bonus… inserire link affiliati, a meno che non siano strategici per completare un prodotto a meraviglia, suona un po’ fuori luogo, ancora una volta come se non si avesse nulla di meglio da proporre in aggiunta alla prima offerta – ‘tanto per vendere’. Può essere, ma convince meno…

Il timer è una soluzione fantastica, la trovo utilissima, fermo restando che se un prodotto mi convince lo acquisto subito anche senza timer e se non mi convince può anche restare dov’è, timer o meno.

E torniamo sempre nell’ambito dell’integrità e dell’etica con cui ci si propone.. quali sono le vere motivazioni per vendere un prodotto? Forse qui sta la chiave del successo, la gente percepisce se davvero vuoi aiutarla e ringraziarla o se sono solo parole a vuoto

Un paio di cose, per terminare: c’è chi insegna la chitarra online offrendo anche un servizio personalizzato di coaching dal vivo. Tu che ne pensi Valerio? Certe problematiche potrebbero essere risolte su skype?

Poi, visto che con la chitarra sono abbastanza ‘impostatina’ e da qualche mese ho anche un insegnante offline che mi bacchetta, ce l’avresti ancora qualche tuo prodotto a riguardo? Lo acquisterei volentieri 😀

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Alessandra sono d’accordissimo con te.. pensa che una volta ho beccato 6-7 popup nell’uscire da un sito americano che già da solo puzzava di bruciato.. figuriamoci poi allora tutte quelle RIDICOLE offerte

Mi chiedo solo se sono convinti che qualcuno possa acquistare 🙂

A proposito della chitarra: io la suono da 7-8 anni, ma comunque darei volentieri un’occhiata al prodotto di Valerio che sicuramente insegna qualcosa che non so 😀 ..Valerio, dai anche a me il link? 😉

Ciao

Andrea

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Sul discorso dei pop up se prendiamo i prodotti di click bank sono tutti così. Exit pop up che ti fa lo sconto e poi se schiacci ancora la x per uscire dalla pagina, ti dice … aspetta! povalo GRATIS per 3 giorni!!

Una buffonata che può funzionare forse solo con gli americani.

Se invece parliamo di timer nella download page ha molto senso li in quanto essendo una pagina criptata la motivazione del timer è dovuta appunto al fatto che si tratta di una pagina di “download” ed è palese che in assenza di password e aree interne dove costruirla, tale pagina debba avere una scadenza per preservare naturalmente il tuo materiale.

Tuttavia puoi sfruttare quel timer per rendere accessibile solo su download page quel prodotto specifico con prezzo scontato e in tal modo hai doppia credibilità, quello che conta è dare sempre una motivazione solida a ciò che facciamo.

Sul discorso chitarra, in passato ho mandato alla mia lista diverse mie composizioni, anche se devo dire che da un bel pò non suono più come una volta, dal momento che non posso più passare 14 ore al giorno a migliorarmi tecnicamente sullo strumento. D’altro canto ci fu un periodo che andai anche in saturazione a causa di questo.

Per l’infoprodotto, la cattiva notizia è che quel sito con il dominio dove avevo fatto il piccolo lancio con il PDF anni fa, non l’ho più rinnovato e non ho più recuperato il discorso io in persona. Il motivo è semplice. Visto che il mio insegnante di chitarra è un super esperto a livello europeo, stiamo progettando di migliorare la sua accademia e estendere la sua visibilità online piazzando un sistema di infomarketing di altissimo livello direttamente online. Ma non si tratterà di semplici prodottini, quanto di un’estensione vera e propria della sua scuola di chitarra moderna. Ad ogni modo per ora non posso rivelare molto su questo, ci siamo visti in una full immersione l’estate scorsa, il progetto è ancora in fase di sviluppo.

Naturalmente, io oltre a essere chitarrista, sono anche e soprattutto marketer, dunque i patti sono chiari su cosa farò, mentre lui è secondo me il miglior chitarrista d’Italia. Nessuno è al suo livello, questa accoppiata è una cosa che scotta, ma vogliamo fare le cose per bene.

Vi aggiornerò non temete 🙂

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Ciao Andrea! 😉

non ridere, io ho iniziato la chitarra ormai 17 anni fa perché volevo accompagnarmi col canto… Mi ero fissata all’inizio col basso elettrico e con il repertorio dei Cure (mentre tutti a scuola ascoltavano i Take That :D), poi però sono passata alla classica col Carulli, all’acustica con tutto il mondo di canzoni possibili (soprattutto rock dagli anni ’60 in poi e grunge straniere) e soltanto ora, dopo ben 12 anni dall’acquisto, sto coronando il sogno di semplici assoli rock-blues con l’elettrica 😛

Ho imparato usando di tutto: a orecchio, con spartiti, tabulati, guardando mio padre, mio fratello e chiunque incontrassi (amici, suonatori di strada…) senza un metodo preciso e soprattutto senza infoprodotti, tutto offline… bho!!
Per questo manco di consapevolezza e sicurezza su diversi punti, ma sto recuperando pian pianino… eh sì credo che Valerio potrebbe rivedere la sua lista dei chitarristi 😀

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Ciao! 🙂

Poi in realtà io suono anche il sax da 8 anni.. la chitarra portata avanti prima con un maestro della parrocchia, poi un altro e infine da solo.. mentre il sax con una insegnante diplomata al conservatorio.

Negli ultimi due anni sto imparando il piano, ma quello COMPLETAMENTE da solo 😀

..da quel che vedo, comunque (e questo mi fa molto piacere) un sacco di internet marketer suonano qualcosa, prendi per esempio:
-Alex Billico – chitarra
-Max Cecco – batteria
-Valerio – chitarra
-Sebastian Scaramuzza – chitarra

e mi sa che la lista si allungherà ancora 🙂

Buona serata 😀

Andrea

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Boh sarà che abbiamo una marcia in più!! 😀 Complimenti!! Dai che bello!! Grande col sax! Anch’io facevo piano ma son passati anni e ora se mi ci metto è sempre ad orecchio… ma coltivo sempre il sogno di comprarmene uno e ricominciare. In realtà la danza ha avuto la precedenza su tutto, e quando facevo 6-8 ore al giorno più liceo, bastava e avanzava 😛

Bello sarebbe vedersi un giorno offline e divertirci a suonare insieme! (Sebastian sicuramente non direbbe di no! Potremmo sfondare come band degli Infomarketer per caso ahahh)
Adesso sto trasferendo queste passioni ai miei figli. Ora basta parlar di musica o rischiamo che Valerio ci sfratti… in un altro blog? ^_^

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Ahahah, sicuramente 🙂

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Sinceramente l’offerta in uscita è un pò come il nome inserito automaticamente dal risponditore, una volta capito il trucco, lo fai apposta ad uscire dalla pagina e avere lo sconto. Secondo me l’offerta al cliente che ha appena comprato è un controsenso, anche perchè ha appena acquistato, dunque ti ha dato fiducia e ha speso i suoi soldi, non fa in tempo a scaricare il prodotto che già gli chiedi altri soldi, la strategia migliore e quella di dare il tempo di leggere il prodotto acquistato rimanere soddisfatto e dopo fargli l’offerta sconto, pre annunciandola nella pagina del download, con tipo “Grazie per aver acquistato, tra pochi giorni ti farò un offerta di un prodotto scontato del 50%, riservata a chi ha già fatto un acquisto…ecc” magari un offerta di 48 ore. Se il tuo prodotto è buono non hai bisogno di mettere super fretta con il rischio di stressare il tuo “cliente”. quando mi è capitato a me mi ha dato più fastidio che piacere.
grazie come sempre per i tuoi contenuti ciao marco

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Bella riflessione Marco

Ciò che dici è vero. In alcune persone funziona così. Ma su altre, specialmente coloro che hanno una irrefrenabile voglia di comprare il tuo prodotto, queste non vedono l’ora di avere altra tua roba, e se possono acquistare altro lo fanno, anche subito, sono i così chiamati “impulsive buyer”.

L’offerta in fase di upsell o in download page suona fastidiosa se si fa con un marketing scarso e da pievelli. Ma se si fa con finezza e stile, ti garantisco che arrecca piu benefici a entrambi (tu e i tuoi clienti), perchè naturalmente, l’offerta a tempo deve avere una ragione d’essere credibile.

Con una reason why valida e che le mette alle strette le persone non necessariamente compreranno, ma si sentiranno molto stimolati a farlo in seguito. Avranno tempo per leggere il contenuto e percepirne il valore inaudito, intanto saranno passate 24-36 ore e l’offerta che adesso desiderano in modo irrefrenabile verrà colta da molte piu persone.

Rimane una buona tattica quella di fare un annuncio e dare anche il tempo di riflettere senza urgenza, o limite di tempo, è da preferire se il limite temporale e o quantitativo suona come una forzatura e poco credibile

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Luigi

Ciao vale,
Io posso dire che le vendite di ebook sono un pó calate ultimamente, fortunatamente ho un buon insegnamente 🙂 , ho tutti i tuoi infoprodotti acquistati tranne l’ultimo, che al momento non ho tempo di acquistarlo, peró devo dire che grazie a te ho imparato una marea di cose.

Per quanto riguarda clikbank è diventato una grande cavolata, e le vendite, non si convertono abbastanza bene, almeno come io speravo.

Io penso, inoltre, che l’italia non stia affondando, ma che ci sono molte persone che hanno delle capacità, ma per volere della nostra società veniamo soppressi nel dire ” tanto ce chi lo fa per me” e questo gioca a nostro svantaggio.

Buona giornata, aspetto il bonus 🙂 scherzo, se vuoi sono qui.

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C’è poco da fare: l’efficacia del reverse funnel impostato come l’hai descritto tu (incluso quello degli odiosi exit popup con lo sconto immotivato) è efficace per una questione di percezione del valore.
Mi spiego: se vedo una sales in cui mi vendi qualcosa a 10000 euro, per me quella cosa ha quel valore: 10000 euro.
Se qualche giorno dopo la rivedo a 5000 euro, quel prodotto che nella mia testa ne vale 10000, diventa un buon affare.
Anche se poi il reale valore è di 10 euro… avendo avuto una percezione di valore di 10.000, per me 5000 euro è un buon prezzo.

Ecco perchè funziona.
Ma il danno che ne riceve la credibilità – per i motivi che hai esposto – è incalcolabile.
E paradossalmente vai a perdere proprio i migliori clienti, quelli che hanno investito 10.000, perchè si sentono giustamente presi per i fondelli.

E non solo! Ho fatto l’esperienza di promuovere come JV partner un marketer (che conosci bene e probabilmente sai di chi parlo) che ha usato questa strategia (senza che io lo sapessi).
Ovviamente mi ha pagato le provvigioni solo sulla prima offerta… sulla seconda (che avrà convertito molto meglio) non ha pagato nulla.

Quindi ho assaporato anch’io il senso di fregatura e – inutile dirlo – non mi lascerò mai più coinvolgere da quella persona, neanche per promuovere uno spillo.

Detto tutto questo… se si comprende bene il concetto di “valore percepito”, c’è la possibilità di utilizzare eticamente questo fattore e produce dei risultati in termini di conversione enorme.
E’ nelle mie intenzioni farci un prodotto sul pricing che è una delle mie branche preferite dell’Infoarketing. 🙂

1abbraccio a te e a tutti i tuoi lettori, Valerio!
Josè

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