Come aumentare la credibilità, la reputazione e il traffico in un colpo solo (e GRATIS)
In questo articolo sto per mostrarti una metodologia collaudata che ti consente di diventare ‘qualcuno’ dentro il tuo mercato a velocità ‘WARP’.
Quando riesci ad ottenere questo status è molto semplice ottenere traffico e visitatori in target ‘usando’ la tua stessa concorrenza.
Come? Grazie a un processo in 7 fasi (che io stesso uso). Seguimi.
Il miglior modo per ottenere visite in target gratis sul tuo sito
Uno dei sistemi più rapidi per generare traffico in target verso il tuo sito è scrivere un post ‘unico’ per il blog di qualcun altro che goda già di un enorme visibilità nella tua stessa nicchia di mercato.
Questo sistema viene comunemente chiamato ‘Guest Blogging’. Se lo fai con criterio è un’attività che ti consente di:
- Ricevere ondate di traffico molto velocemente
- Diventare un esperto facendo leva sulla visibilità e popolarità del blog che ti ospita.
- Attrarre l’attenzione di altri blog e siti autorevoli
- Ottenere backlink di eccellente qualità!
Scrivere ‘guest post’ è uno dei migliori modi (se non il migliore) per acquisire subito immediata visibilità dentro il tuo mercato. La parte interessante è che non ti costa un solo centesimo e (seguendo le indicazioni che ti darò) le visite che otterrai saranno anche 10 volte di qualità migliore rispetto a quelle generate investendo denaro col pay per click.
Ovviamente ci sono dei criteri da seguire (ignorati putualmente da tutti) e dei requisiti da rispettare per poter generare davvero buon traffico.
Ecco allora come usare correttamente tale metodologia (e trarre vantaggio del fatto che nel mercato italiano davvero pochi la sfruttano bene).
Il processo in 7 fasi per diventare un’autorità in veste di ‘guest blogger ‘
FASE 1: Prima cosa in assoluto da fare. Scarica un plugin chiamato ‘SEO Quake’ per il tuo Firefox. (se usi altri browser ti consiglio di passare a questo). Questo plugin ti fornisce informazioni sul traffico dei tuoi concorrenti e ti da una metrica ‘approssimativa’ di quanto un certo blog è popolare o meno.
Questa metrica è per te molto importante perché non vuoi perdere tempo ad approcciare blog o siti scarsamente visitati o che godono di una pessima reputazione. ‘SEO Quake’ ti da tutte le informazioni.
Ecco come funziona.
Supponiamo che ti occupi di fitness e vuoi indagare il termine: ‘aumentare la massa muscolare’ su Google. Lo scopo è individuare blog popolari che trattano con efficacia l’argomento e al contempo abbiano un grande seguito.
Google ti fornisce la lista dei primi 10 siti nei risultati di ricerca. Con SEO Quake, accanto a ciascun profilo si vedrà l”Alexa Rank’ , il ‘Google Page Rank’, il numero di backlinks e molto altro.
Tutte queste informazioni ti diranno con chiarezza e a colpo d’occhio quando un sito web ha un minimo di popolarità e autorità e se ha senso anche solo cliccare sul link per iniziare a valutare cosa scrive, come lo scrive e quanto è alta l’interazione con gli utenti (commenti, feedback e altro).
Inizialmente ‘SEO Quake’ può sembrare un pò macchinoso, un’alternativa è ‘Searchstatus’, che è lievemente piu’ semplice e lineare, ma ha meno funzioni.
Ecco i link dove reperire questi due plugin:
FASE 2: Vai su Google e cerca blog relativi alla tua nicchia. Ad esempio, se sei in un mercato che ha a che fare con il ‘dimagrimento’, cerca blog collegati ad argomenti quali ‘salute’, ‘nutrizione’, ‘alimentazione’, ‘Benessere fisico’ (solo per fare qualche esempio).
Il criterio che vogliamo seguire è individuare una lista di blog che accettino collaborazioni e consentano attività come i ‘guest post’. Dunque la tua ricerca dovrebbe essere simile a:
‘Parola chiave’ + blog e guest post
Prova anche queste varianti:
‘Parola chiave’ + Guest blogging
‘Parola chiave’ + Collabora con noi
‘Parola chiave’ + Pubblica un post
‘Parola chiave’ + Pubblica un articolo
‘Parola chiave’ + Scrivi per il blog
FASE 3:Ora, puoi ordinare per ‘importanza’ e popolarità i blog che individui. Come?
Osservando il loro ‘Alexa Rank’ (che è facilmente individuabile dai plugin che ti ho suggerito di scaricare). Ma cos’è questo benedetto Alexa Rank e perché è importante?
Devi considerare l’Alexa Rank come una speciale classifica basata sul traffico che riceve qualsiasi sito web.
Per esempio i siti più visitati al mondo (prendi Google, Facebook, Youtube) hanno tutti ‘Alexa Rank’ inferiore a 10. Puoi facilmente capire che il primo in classifica (quello che ha punteggio 1) è sostanzialmente il sito piu’ visitato al mondo.
Ora, ecco come farti un’idea dei numeri Italiani, per adattare il tutto alla nostra ricerca.
Ricorda questo:
In Italia, un blog che goda di discreta popolarità, in genere ha un ‘Alexa Rank’ inferiore a 500.000. Se riesci a trovare qualcosa che stia anche sotto i 200.000 ancora meglio. Ciò vuol dire che è piazzato in posizione 200.000 del Traffick Rank di Alex.
Scarta qualsiasi cosa stia sopra il milione…
Quanto più alto è l’Alexa Rank di un sito e tanto più è scarso il sito. Al contrario un Blog con ‘Alexa Rank’ basso indica alto afflusso di visite e potenziale presenza di una community attiva che lo sostiene e vi interagisce all’interno. Questo è quello che vuoi cercare.
Quanto è preciso il ranking di Alexa?
La questione se la base di utenti di Alexa sia rappresentativa del comportamento della popolazione di internet è controversa. Il ranking di Alexa ha ampi margini di errore, tuttavia allo stato attuale è lo strumento più accurato che abbiamo per misurare il traffico.
Certo, ci sono altri elementi importanti che puoi valutare per capire quanto è autorevole un sito, cose come interazione social, commenti, design (oltre che la qualità del contenuto stesso). Purtroppo anche se tutte queste cose sono importanti, richiede tempo analizzarle uno per uno, e solitamente il nostro tempo è poco.
Per fortuna, 9 volte su 10, la sola metrica relativa ‘Alexa Rank’ è in grado di dirci esattamente quello che serve al nostro scopo. E il nostro scopo è cercare siti altamente trafficati dove è possibile pubblicare articoli.
FASE 4: Una volta capiti i criteri da seguire, salvati tutti i risultati utili in un file di testo (meglio excel), e compila una lista dei migliori 10 blog (ad alto traffico del tuo mercato) e che accettano anche ‘guest post’.
Nota: potrebbe essere necessario usare piu’ di una parola chiave, in maniera da approcciare i mercati e le nicchie parallele come ho spiegato più su.
FASE 5: A lista completata, leggi i post che i precedenti guest blogger hanno scritto prima di te e cerca di capire se sei in grado di scrivere contenuto simile, se non migliore.
Se ritieni che un certo blog si adatti perfettamente ai contenuti che vorresti proporre, valuta di contattare il proprietario e proporti come guest blogger. Idealmente vuoi contribuire ai contenuti del blog che ti ospita in cambio di ‘visibilità’ con un link in firma alla fine di ogni articolo che rimanda i lettori del blog verso il tuo sito.
FASE 6: Se la partnership va in porto, cerca di preparare almeno 1 (meglio 2) guest post a settimana, per almeno 3 mesi.
A questo ritmo riuscirai a ottenere un costante flusso di traffico verso il tuo blog (meglio se la tua home page è una ‘optin page’), mentre inizierai a costruire velocemente la tua reputazione come esperto nella tua nicchia.
FASE 7: Ripeti il processo e proponiti anche ad altri Blog. Non importa che tu sia visibile in ogni blog, è sufficiente che tu riesca ad approcciarne 3 o 4 autorevoli. Poi potrai pensare di espanderti in seguito.
Tutto quello che devi fare è pianificare un programma settimanale di attività di ‘guest posting’ che sia realisticamente realizzabile, ma che non ti richieda uno stress eccessivo. Del resto sarebbe assolutamente inutile riuscire a creare 5-6 post a settimana se poi tale impegno non ti lascia il tempo sufficiente per realizzare altri progetti o compiti importanti per la tua attività.
Ovviamente non vuoi sprecare il tuo miglior contenuto per ricevere un briciolo di traffico in cambio. Per questo è fondamentale tenere traccia costantemente di quanti visitatori unici ti porta un certo post che hai pubblicato per uno specifico blog.
Per misurare la performance di ogni blog, ti basta creare differenti link di accesso a specifiche squeeze page pensate per misurare i risultati di ogni blog per cui scrivi.
Consiglio: Non occorre creare una squeeze page totalmente diversa per ogni BLOG (per grafica, copy o contenuto). E’ sufficiente avere un copy ‘base’ simile nel messaggio centrale e fare qualche modifica nella pre headline dove magari dici:
– ‘omaggio speciale per i lettori di [nome blog]’
….e poi segue il copy standard
Dando uno sguardo alle statistiche sulle varie squeeze page, potrai determinare in breve tempo quale di questi blog ti ha inviato il maggior numero di visitatori e la maggior parte degli iscritti.
Questo è il processo completo per fare guest post che rendono e ti portano traffico e reputazione.
Vediamo adesso alcuni passaggi di questa checklist che necessitano di particolare attenzione.
Come risucchiare tonnellate di traffico dentro la tua lista (step by step)
Quando stai per ‘comporre’ il tuo post assicurati di passare ai lettori davvero informazioni di alta qualità. Il tuo contenuto deve essere così buono da farti rabbrividire al solo pensiero di cederlo ad un altro blog del tuo mercato.
Inoltre poiché l’autore del blog ti garantisce visibilità e promozione gratuita (in cambio di un contenuto unico e originale) l’ultima cosa che vorresti è tradire la sua fiducia e ripubblicare altrove lo stesso contenuto (es: social, altri blog, article director, ecc).
Per incrementare le possibilità che l’autore del blog approvi il tuo post, rileggilo più volte e assicurati anche che non vi siano errori ortografici o grammaticali.
E’ molto probabile che il blogger che ti ospita approvi il tuo post se:
- Il contenuto è utile per i suoi lettori
- Il post è stato scritto in modo autorevole
- Il contenuto non richiede modifiche ed è pronto per essere pubblicato
Il migliore tipo di informazione che puoi produrre in qualità di ‘guest blogger’ è il post in stile ‘how to..’, che insegna alla gente a fare qualcosa passo dopo passo. Quando crei molti di questi post, il passaparola inizierà a circolare e davvero inizierai a ricevere molto traffico senza troppo sforzo di marketing.
Tuo scopo sarà cercare di far condividere l’url del tuo ‘guest post’ nei social, nei forum, nei commenti sui altri blog, via email, ecc.
Ricorda solo che le persone non condivideranno spontaneamente il tuo contenuto solo per l’utilità dell’informazione. Ci sono anche altri elementi in gioco:
Hai bisogno di 3 importanti cose:
- Informazione che sia intrigante e/o divertente
- Informazione che ispiri e faccia riflettere su qualcosa
- Informazione che sia preziosa e possa aiutare a risolvere un problema
Alla fine del guest post, sotto la tua firma, puoi lasciare visibile un box con il riferimento a te come autore e un link che rimanda al tuo sito. Se i lettori avranno apprezzato il tuo post, vorranno senz’altro sapere chi ha scritto l’articolo. Per questo un invito all’azione è cruciale in questa fase.
Un modo veloce per creare inviti all’azione efficaci è usare il metodo ‘lista’. Qualcosa come….
“I migliori 10 modi per…”
“I 5 Migliori metodi…”
“3 Veloci modi…”
“7 Errori comuni su…”
Le ‘liste’ sono ottime per indurre le persone a scaricare una risorsa gratuita di tua creazione e in numerosi test si sono dimostrate un metodo molto efficace per generare interesse nel lettore.
Parlando del link finale (idealmente) dovrebbe essere un rimando alla tua squeeze page che chiederà al lettore il suo indirizzo email per ricevere la tua offerta gratuita. Naturalmente l’offerta dovrebbe essere strettamente connessa e correlata all’argomento di cui ti sei occupato nell’articolo che hai scritto in veste di ‘guest blogger’.
Subito dopo che il lettore ti da il suo indirizzo email, verrà immediatamente indirizzato alla risorsa gratuita che hai promesso (puo’ essere un report gratuito, o meglio ancora un blog post direttamente sul tuo blog).
Nel caso in cui tu scelga la via del ‘blog post’, il vantaggio è duplice perchè non solo offrirai ottima informazione, ma la arricchirai di prove di credibilità e autorità che solo un blog può dare.
Ti rimando a questo mio post (clicca qui), per approfondire questo importante aspetto. Inoltre puoi anche pensare di usare uno dei 7 modelli di contenuto che suggerisco (qui), come base alternativa al semplice post ‘how to’ o al modello ‘lista’.
Facendo le cose per bene, scoprirai ben presto che il problema non è il contenuto, ma il modo in cui ‘chiudi’ questo contenuto.
Non basta infatti avere un grande contenuto per ricevere subito ‘migliaia di click unici’ sul link finale dell’articolo. Per ottenere un risultato del genere ci vuole un tocco di classe alla fine. Ed è qui il problema. Il problema dei ‘guest post’ all’italiana. Il finale.
DOMANDA: perché hai scritto l’articolo?
RISPOSTA: Per attrarre il maggior numero possibile di lettori del blog ‘ospitante’ verso il tuo sito.
Se trascuri il finale, tutto il lavoro che hai fatto per il tuo ‘post’ sarà completamente sprecato.
Non puoi semplicemente limitarti a dire “clicca qui e visita il mio sito” e sperare che il traffico arrivi. Non funziona.
Ciò che serve in questi casi è un invito all’azione ‘forte’ e ‘specifico’ che dica alle persone ‘cosa devono fare’ quando hanno finito di leggere.
Esempi di ‘Call To Action’ per chiudere un ‘Guest Post’
Ecco alcuni esempi di ‘invito all’azione’ tratte dal mio arsenale che ho spesso usato in numerosi Guest Post (e che ti do il permesso di modellare). Puoi usare questi richiami all’azione alla fine di ogni articolo che crei.
5 Call To Action che puoi sfruttare prima della chiusura (nel paragrafo finale dell’articolo)
Es 1: “Se desideri avere ulteriori informazioni sui sistemi alternativi per [ottenere cosa], ne ho analizzati a fondo altri 3 in questo report gratuito: [link a report]”
Es 2: “Ti ricordo che ancora per poco puoi scaricare l’ebook gratuito “nome ebook”, visita [link], la newsletter gratuita con n° lezioni per [ottenere quale beneficio / alleviare quale dolore] in tempi rapidi.”
Es 3: “Visita [link] per ricevere la newsletter gratuita “nome e tema newsletter ” e scoprire strategie, tattiche e trucchi su come [raggiungere quale risultati] anche se parti da zero e hai [quale svantaggio]”
Es 4: “Per sapere di più e ricevere ulteriori consigli e dritte utili su questi argomenti, guarda il video Gratuito a questa pagina [link]”
Es 5: “Per avere delle informazioni ancora più approfondite (gratuite) su come [ottenere quale beneficio / alleviare quale dolore] visita [link] e scaricare l’audio gratuito [nome audio] “
Modelli post-articolo [da mettere sotto la firma, box presentazione autore]
2 Esempi da piazzare sotto la tua firma (ad articolo concluso)
Es 1: “[Nome Autore] è / si occupa di_____ ed è specializzato in_____. Per sapere di più sui suoi metodi e risultati e ricevere il suo ebook gratuito “Nome Ebook” vai su [link tuo sito]”
Es 2: “Articolo scritto da [Nome Autore], lo specialista di [specifica categoria / campo di competenza] in Italia. Questo articolo è un estratto gratuito del programma avanzato [nome programma], ceduto in esclusiva ai lettori di [nome del blog che ti ospita]. Per approfondire e sapere di più sulla metodologia [nome metodologia] vai direttamente a questa pagina : [link landing page]”
Come trarre il massimo da ogni pubblicazione
Dopo aver pubblicato un certo articolo, monitora i risultati nei successivi 3 giorni in maniera da capire se può avere senso continuare a dedicare tempo e impegno per quello specifico blog.
Con molta probabilità scoprirai che dei 10 blog sulla tua lista, solo 5 ti manderanno traffico in quantità decente. A quel punto l’unica cosa che devi fare è scartare ciò che non produce risultati e concentrarti esclusivamente sui siti che ti portano visitatori unici concreti.
Non perdere tempo continuando a scrivere per un blog che restituisce risultati scadenti. Intensifica invece l’attività di pubblicazione solo nei siti che ti generano la maggior parte del traffico.
Ti basta consolidare la tua presenza su 5 blog autorevoli che ti mandano buon traffico, e poi scrivere per ognuno di loro ogni mese o due. Il che è un obiettivo realistico. In tempo record il tuo blog diventerà uno dei piu’ visitati della tua nicchia. Così è stato per me.
Alcuni esempi concreti?
Puoi leggerli e ricavarne un duplice vantaggio: Imparare nuove strategie di marketing (non pubblicate altrove) e sfruttarli come base di partenza da cui far partire i tuoi contenuti, cogliendo il ‘template’ nascosto dentro ognuno. Da parte mia, sono contento di esserti di AIUTO 2 VOLTE in questo modo.
E adesso entra in azione!
Ricorda: se hai un bel po’ di idee e contenuti da condividere è da stupidi restare fermi e aspettare che arrivi ‘il momento’ giusto per partire. Il momento giusto è ORA.
Segui il piano in 7 passi di questo articolo e vedrai risultati.
Se questo post ti è piaciuto, suggerisci la lettura agli amici cliccando sui pulsanti qui in basso
E per qualsiasi tua domanda, sono a tua completa disposizione. Scrivimi qui sotto.
Grazie per tutto.
ps: dimenticavo, ecco una valida risorsa per ampliare la visibilità dei tuoi articoli. La registrazione è semplice e gratuita.
Ogni articolo che pubblicherai sul tuo blog sarà analizzato, classificato e pubblicato su Paperblog.
Per rispetto dei diritti morali di ciascun autore, il tuo nome o il tuo pseudonimo saranno sempre segnalati a lato del tuo articolo.
Ringrazio l’amica e lettrice Giovanna di styleperfetto.it per aver condiviso con me questa ottima risorsa.
57 commenti in “Come aumentare la credibilità, la reputazione e il traffico in un colpo solo (e GRATIS)”
Ciao Valerio questo post mi ha spiazzato completamente, hai veramente dato dei contenuti grandiosi da mettere in pratica assolutamente.
Ho alcune domande da farti:
1 I plugin non si scaricano anche se ho già Crome, hai qualche idea per caso?
2 La fase 2 è straordinaria, ho già trovato qualcosa in pochi secondi.
3 Il finale degli articoli è fantastico, semplice ma efficace.
Io sto scrivendo articoli già per altri post, e avendo una nicchia molto delicata e “calda”, cioè lrelazioni di Coppia e di Famiglia, molte volte pur scrivendo articoli molto pesanti e crudi, mi ritrovo che molti guardano ma pochi commentano o condividono perché si vergognano
perché vado abbastanza pesante, secondo te è normale vero che avvenga questo?
Emanuele.
Ciao Emanuele e anzitutto complimenti per il tuo blog che trovo molto ben fatto e curato, soprattutto nelle categorie e argomenti che hai deciso di trattare.
Dici che pochi guardano e pochi commentano?
Ti svelo un segreto. L’interazione e attività potenziale che avrai su un sito dipende in massima parte dall’ampiezza della tua mailing list. Piu’ è ampia e piu’ possibilità hai che ti commenti qualcuno (può aiutare in tal senso se si ha una GRANDE visibilità anche social). Del resto il solo pubblicare articoli non garantisce alcuna attività potenziale, visto che il vero traffico ‘attivo’ è quello che ti arriva da gente già educata ai temi di cui tratti.
Queste persone si trovano o nella tua lista o nelle liste di tuoi partner o blogger amici. Difficile che arrivino da SEO o advertsing.
Riguardo il plugin, non usando Chrome, non so dirti se funzionano, ma in teoria dovrebbero adattarsi anche a Chrome. Usando Firefox comunque vai sul sicuro. Se ti è possibile scaricati la versione ‘portable’ che è molto veloce e piu’ affidabile.
Ehm…a proposito dei social….se uno non è iscritto su Facebook può rappresentare un problema per chi vorrebbe tentare il business online?
No. Avere presenza sui social è utile, ma non è critico. I social sono un’aspetto troppo sopravvalutato della realtà online. Se vuoi saperlo io non ho cancellato il mio profilo facebook oltre 3 anni fa e per motivi che ho spiegato ampiamente in passato.
Qui c’è la versione per Chrome: https://chrome.google.com/webstore/detail/seoquake/akdgnmcogleenhbclghghlkkdndkjdjc/related
Grazie Daniele per la condivisione 🙂
Sei il mio marketer preferito !
Se non fosse per la mia naturale tendenza di rischiare poco (quasi nulla) in cambio di grandi benefici … Acquisterei tutti i tuoi corsi con gli occhio chiusi … OTTIMO LAVORO, come sempre! Continua così!
I tuoi articoli sono per me oltre che istruttivi, anche motivanti e pieni d’energia positiva … Ed è per questo che ATTRAI molto traffico … Il metodo e la disciplina sono importanti, comunque è l’entusiasmo (come scriveva il grande Gary Halbert) che attirà tanti ‘dindi’.
1abbraccio
-Dario-
Ciao Dario, ti ringrazio infinite e anche perché l’energia e l’entusiasmo me la trasmettete voi e nei commenti si sente. Avessi anche solo il 10% dell’abilità del grande GARY potrei dire di avere raggiunto una prima meta importante. (Del resto lo stesso Halbert ha commesso parecchi errori pure nella sua carriera – nonostante la grandezza del copy, e va bene così)
Veramente eccezionale!
E’ verissimo quello che scrivi, io stessa ti ho conosciuto su un blog diverso… all’inizio non sapevo chi eri, ma poi ho cominciato a leggere, finchè il tuo nome era sinonimo di articolo che valeva la pena leggere.
Tutti nessuno escluso.
Grazie.
Complimenti Valerio
Grazie Patrizia, sono felice di sapere questo. Molte persone mi hanno conosciuto grazie alla mia attività di guest posting, e ciò conferma l’efficacia di tale strategia (se fatta bene) per ottenere non solo semplice traffico, ma immaine visibilità e autorità in un colpo solo!
Ciao Valerio,
ottimo spunto… creare dei post adoc da pubblicare sui blog di settore è un modo molto efficace di iniziare a creare il proprio personal brand.
Personal Brand = + Fiducia
+ Fiducia = + Clienti…
In questi giorni stavo appunto pensando di creare qualcosa di simile ma a livello di video post, visto che mi trovo decisamente più a mio agio con la video comunicazione e i video tutorial…
Farò tesoro dei Tuoi preziosi consigli soprattutto riguardo alle chiusure e ai modelli che hai voluto condividere alla fine del tuo articolo.
Valerio, un abbraccio!
Marco Pelizzari
Ciao Marco e grazie per lo spunto 🙂 Tu sei bravissimo coi video e devi sfruttare la tua specializzazione per fare sempre meglio. D’altro canto le strategie di cui parlo si adattano molto bene ad ogni formato, volendo, non solo report. Per chi ha voglia anche webinar e altro.
I modelli di chiusura che ho dato sono gli stessi che mi hanno portato tonnellate di traffico e oltre 1000 lead in 3 mesi di attività di guest posting. Quindi sono abbastanza efficaci.
Incredibile come accendi lampadine e modelli il cervello in funzione del risultato!! Unica specifica: spremersi per dare il top dove serve, ma ne vale la pena. Finora non avevo cercato io questa strategia, ho avuto richieste da parte di altri ma ganza l’idea di una partnership costante…
Si Ale assolutamente. Usa tale strategia e falla tua a partire da ora. E’ solo questione di organizzarsi bene. Ne vale la pena per tutti, l’importante è che si sia in grado di produrre ottima informazione.
Come ho detto anche nel corso di un coaching con un cliente in questi giorni, tutta la differenza la fa la cura dei particolari, quindi dare il top per rendere non solo l’articolo buono e di qualità, ma anche con le sfumature giuste. Deve avere l’impatto che hai deciso di far arrivare al tuo pubblico.
Solo un mio articolo prima di passare alla fase di approvazione viene sottoposto a oltre 50 revisioni da parte mia. In genere a quel punto è nella ‘fase’ finale, buona abbastanza da essere pubblicata e tenere incollato allo schermo il lettore fino a che non ha smesso di leggere.
Oltre alle strategie che consigli di seguire trovo un’ulteriore risorsa in questo post, quella di dettagliare i passi delle strategie che si consigliano.
Non solo cioè dire qual’è la strategia per ottenere traffico gratuito ma anche passo passo come implementarla. Credo che sia fondamentale in ogni campo e in ogni articolo che viene scritto approfondire le cose in questo modo.
Ciao Gabriele. Quello che hai visto in questo post di oggi è un modello ibrido.
Sostanzialmente è un articolo ‘how to’, dove i 7 step sono analizzati con buon dettaglio, ma naturalmente non è un corso intensivo, ragione per cui non potevano essere molto approfonditi singolarmente.
Il modello è ibrido perchè alla fine dei 7 passi, scelgo di analizzare e approfondire un paio di punti che reputo fondamentali per la messa in pratica del tutto. Quindi è un ‘how to step by step’ ma con analisi dettagliata di alcune parti del processo in cui è facile sbagliare e commettere errori.
Grazie Valerio, come sempre dici delle cose e dai dei consigli che nessuno si sogna neanche di dare. Per quanto mi riguarda sei il migliore! 🙂
Grazie a Ilaria, mi accontento di essere appassionato a ciò che faccio. Un abbraccio ricambiato!
Ottimo articolo, va bene per noi che siamo agli inizi e che, sinceramente, non abbiamo grandi disponibilità liquide per il ppc. Grazie di cuore.
Ciao Valerio,
tra i 7 punti sono andato a vedere il numero 3 per primo.
Ero curioso di vedere l’Alexa Rank del mio blog.
Come scrivi tu, dipende da quanto traffico ricevi.
Personalmente, nel mio sito, ricevo una media di 200 visitatori unici al giorno
tramite iscritti alle mie mailing list e dai social network. Una percentuale anche
da google tramite post che cerco di ottimizzare al meglio. Quindi tutto traffico
targhetizzato “gratuito”. Nel senso che non ho spese, se non minime oppure misurabili
nel tempo che dedico.
Se alla base dell’ Alexa Raking la valutazione è data dal traffico che riceve un sito, questo calcola anche eventuali visite non targhetizzate come scambio traffico, PPC di scarso valore e cose simili.
Quindi posso anche correre il rischio di chiedere una collaborazione con un sito che
mi porta traffico scadente?
Poi ho un’altra domanda: se collaboro per un periodo di 3 mesi scrivendo 2 articoli a settimana
per 4 blog, in teoria dovrei scriverne almeno uno al giorno di media, solo così si rischia, almeno per me di arrivare al problema che hai illustrato alla fase 7 ( Sarebbe assolutamente inutile riuscire a creare 5 post a settimana se poi questo non ti lascia il tempo sufficiente per realizzare altri progetti o compiti importanti per la tua attività.)
Quindi, come conciliare? Diminuendo la frequenza dei post o il numero di collaborazioni?
Grazie per tutte le chicche e gli spunti 😛
Ciao Guido, ottima riflessione. Si, se ti basi solo su ‘Alexa’ IL RISCHIO di imbatterti in qualche sito spazzatura che riceve traffico ‘fake’ potrebbe esserci, tuttavia questo rischio è abbastanza basso, anche se non nullo, soprattutto nel mercato italiano e se parliamo di nicchie lontane da quelle che rientrano nei mercati di ‘business e guadagno’.
In ogni caso il buon senso ti fa capire subito se un certo sito è affidabile o meno. Oltre alla stima di ‘Alexa’ ti basta guardare 3 cose (ovviamente ci devi perdere piu’ tempo).
– Qualità dei contenuti (solo questo ti fa capire se il blogger sa di che parla o è un principiante sprovveduto)
– Presenza di interazione social (facebook page, Google + commenti e altro)
– presenza di almeno un form di iscrizione per mailinglist (con copy decente)
—-
Relativamente alla pubblicazione, come ho specificato, è impossibile fare un buon lavoro a quei ritmi di cui parli. Inoltre qualsiasi blogger gradisce maggiormente un contenuto di altissima qualità piuttosto che vedersi pubblicare 2 articoli a settimana con contenuti medi che lasciano il tempo che trovano. Per questo sostengo che per ogni blog che scegli di approcciare non puoi produrre piu’ di un articolo di qualità al mese. E se è roba che spacca sta tranquillo che si adatteranno al tuo ritmo.
Del resto puoi sempre scegliere di pubblicare solo su 1 o 2 siti. In quel caso la tua frequenza di pubblicazione potrebbe anche aumentare a un ritmo piu’ sostenuto perchè hai meno blog da gestire (ma ricevendo meno traffico potenziale).
Grazie Valerio per questa strategia che hai condiviso, proverò subito a metterla in pratica!
Strategia sempre efficace, grazie Valerio 🙂 .
Una fra le cose che piu’ apprezzo di te e del tuo lavoro e’ che sei talmente bravo e creativo che non hai paura di regalare modelli pronti da riutilizzare sia gratis che nei tuoi prodotti.
Un abbraccio,
George
Grazie caro George, la bravura è solo frutto di passione e amore per ciò che si fa. Nessuno dovrebbe aver paura di regalare informazioni preziose, a patto che si sappia cosa si sta ‘facendo’ 🙂 e che tu abbia almeno 100 volte il potenziale di quello che regali pronto a offrirlo al tuo pubblico (a prezzi onesti) senza vergognarti di farlo.
Sei semplicemente fenomenale Valerio. Molti altri avrebbero fatto pagare queste informazioni a peso d’oro, tu le doni a chi ne ha realmente bisogno. Conoscevo questa strategia per attrarre traffico, ma il modo in cui tu l’hai spiegata, semplificata e dettagliata è del tutto innovativo e ti assicuro che non trovi nulla di simile in rete. Bravo Valerio, farò come sempre tesoro dei tuoi suggerimenti.
Ciao Valerio. Come sempre di grande aiuto ed interesse i tuoi consigli in questo blog e in quelli che fai ‘Guest Blogging’. Grazie!
Ciao Valerio,
ti ho visto nascere e crescere come marketer e blogger e voglio davvero farti i complimenti!!Leggo i tuoi articoli con grande interesse e tu sai quanto io sia selettivo nel mondo del marketing online e correlati.Il tuo metodo per far crescere una mailing list è viabile e corretto sia dal punto di vista pratico che concettuale.
I miei complimenti continua a lavorare cosi che ci vuole una boccata di ossigeno nel panorama italiano un pè cristallizato a questo punto…….
Ciao ancora
Paolo
Ciao Paolo, sono davvero lieto di ricevere questo feedback da parte tua, sapendo che sei un profondo conoscitore degli argomenti che tratto, non è da poco. So che segui gli americani e molti fanno un buon lavoro. In italia un pò meno. Io continuero’ per la mia strada. Del resto la stima e tutta ricambiata, quando ho iniziato anni fa te eri già avanti rispetto a molti. Rinnovo i saluti con amicizia e affetto.
ciao valerio
proprio ieri parlavo con un moderatore del forum ALVERDE e il discorso è finito proprio sul guest blogging e di come lui, esperto di SEO, avesse un network personale di blog su cui scrivere che gli permettono di portare su i suoi siti e guadagnare.
Oggi mi arriva la tua mail in cui spieghi come fare guest blogging.
Forse che forse è un messaggio dell’universo che devo imparare anche io a fare tutto ciò?
Come al solito complimenti.
Ma non esiste un lista di blog che fanno guest blogging? o chi l’ha costruita la tiene stretta?
mi sa la seconda….
Una lista di blog che accettano ‘guest post’ è facilmente individuabile. L’IMPORTANTE è avere chiaro la nicchia in cui si opera. Comunque sempre su Alverde dovresti riuscire a individuare una lista di blogger che accettano collaborazioni, tra pubblicità e guest post, non è certamente completa, e le nicchie trattate non sono molte. Del resto è molto difficile scrivere l’elenco di ogni singolo blog di nicchia che accetti ‘guest post’. Quella lista è comunque un buon punto di partenza.
Ciao Valerio, grazie!
Solo tu potevi regalare una strategia tanto valida e oltretutto così dettagliat\ 😕 amente!
Fa riflettere quanto lavoro c’è dietro e soprattutto la passione immensa che sta dietro a questo lavoro… per me il numero 1 in Italia, da questo punto di vista.
Invece al contrario di te io sono pigra e non so ancora gestire il lavoro, nonostante ti segua da molto tempo
Per me che non ho grandi risorse economiche è comunque una manna dal cielo, ma penso che con il tempo potrei anche arrivare ad applicare questa strategia al contrario voglio dire ospitando e facendo leva sui social.
potrebbe essere un passo successivo… Credo che sia molto importante seguire il proprio istinto ed essere se stessi in un panorama che sembra sempre più una ripetizione di schemi senza personalità.
sono sempre dell’idea che le regole sono fatte per essere cambiate.
Non è il tuo caso, tu sei sempre te stesso da quando ti conosco e te ne sono infinitamente grata, è grazie ai tuoi prodotti che continuo a fare questo lavoro perchè riescono a farmi risparmiare un sacco di tempo e di fatica.
Grazie ancora
Simonetta
Ciao Simonetta, sei sempre la benvenuta qui! E’ vero, in massima parte bisogna avere molto istinto, che si dice sia la capacità di agire correttamente ma inconsapevolmente. L’istinto al contempo va affiancato a un metodo e una disciplina che funzioni per trasformarlo in qualcosa che ti dia unicità nel mercato. Solo in quel modo si ha controllo sulle proprie azioni e sui risultati che si vogliono ottenere, e inizi a sviluppare un sesto senso che ti consente di faticare molto meno e fare le cose migliori possibili per il tuo mercato ricevendo in cambio un buon ritorno.
Un abbraccio sincero
[…] Il link dell’articolo citato dell’amico Valerio è https://www.valerioconti.com/blog/come-aumentare-la-credibilita-la-reputazione-e-il-traffico-in-un-co… […]
Grazie Valerio ottimo articolo! Il “problema” è che magari non è sempre applicabile, mi spiego meglio.
Poniamo che entro in una nicchia, mi posiziono come esperto eccc…e inizio a sputtanare (a ragione) i competitor. Quindi parliamo di una nicchia stracolma di ciarlatani, di gente che sa poco ciò di cui parla. Quindi anche facile da sputtanare, tra l’altro. 😀
Ora…è chiaro che non sono TUTTI, ma la stragrande maggioranza, quindi qualcuno di buono c’è ma:
– “Guarda caso” (non lo è) è poco seguito, ha poco traffico indi per cui sta sopra abbondantemente i 500 mila quindi non rispecchia le regole
– Non è detto che abbia voglia comunque di far pubblicare articoli (ma ad ogni modo quei pochi sono appunto poco trafficati).
Posto che io stesso non andrei mai a pubblicare NIENTE negli altri blog del mio settore perchè mi viene lo svomo solo a pensarci, sicuramente loro stessi non me lo farebbero certamente fare. Anche perche’ andrei a “parlare” esattamente della merda che rifilano e che bisogna fare l’opposto di ciò che fanno, quindi… 😀
Non è possibile applicare guest posting in questa situazione vero?!?! 😀
Si, in alcuni mercati ci sono situazioni in cui è presente una guerra tra competitor e ci si scanna a vicenda. Lì è molto difficile trovare vantaggi dal guest blogging. Io sono del parere che comunque il dialogo e la comprensione vadano cercate al di la’ delle etichette.
Forse qualche opportunità di partnership si può trovare anche in questi mercati ‘difficili’. Ocorre solo cercare bene e alle volte essere disposti a prendersi dei rischi, senza naturalmente mai rinnegare sè stessi.
Certo se nel tuo mercato ti posizioni come il guerriero ‘crociato’ che scardina tutti i falsi miti e poi fai pure nomi e cognomi puntando il dito su qualcuno, questo potrebbe precluderti molte possibilità di collaborazione, soprattutto se in quel mercato i tuoi concorrenti seguono tutti la stessa condotta che tu consideri ‘errata’ e ‘fallace’. Non devi necessariamente dire chi è il ‘peccatore’, e sufficiente denunciare il ‘peccato’.
Io ti direi… Prova a guardare un pò piu’ lontano della tua nicchia e prova a vedere cosa si ‘mastica’ nei mercati paralleli e se ci potrebbe essere la possibilità di individuare spazi autorevoli che potrebbero beneficiare delle tue informazioni ugualmente.
Grazie del consiglio Vale!
Ma certo certo, non è questione di fare nomi, assolutamente, ma di riferirsi a modi di operare e di lavorare. Chi sa, capisce non ci vuole un genio 🙂
Pero’ puoi comprendere che non ho alcun interesse a fare “collaborazioni” nei confronti di ciarlatani e chi incula le persone (e sono tantissimi personaggi). Che me frega??A quale pro?Tu lo faresti??No.
Me lo compro il traffico, fine 😀 Nè penso che loro vogliano farlo con me, visto che dico le cose come stanno senza mezzi termini.
Ciao buon lavoro!!
Ciao Valerio,
ottimo articolo come sempre 😉
Proprio riguardo alla nicchia del dimagrimento
– in alcuni casi trovo soltanto l’alexa rank mondiale (manca quello italiano). Significa blog con scarsa visibilità?
– in una nicchia così popolare come questa, possibile che si fatichi a trovare blog che accettano il guest blogging (e analogamente a trovare partner per JV)? Eppure ho usato tutte le parole chiave analizzato il mercato laterale 😕
Complimenti per l’ottimo post che spinge dritti all’azione!
Dario
In italia il dimagrimento è attaccabile solo su blog che si occupano della questione sotto il versante della macro area. Come benessere, fitness, ecc. Attento che Alexa stila una classifica MONDIALE, non italiana. Ci sarebbe anche una classifica per singola regione è inaffidabile e molto approssimativa.
Ciao Valerio,
OTTIMO post e consigli (che spero metteranno in pratica piu’ persone possibili).
Utilizzare diverse forme di traffico è sempre molto importante 😉
Grazie Valerio per i tuoi consigli, vedrò di metterli in pratica 😉
😀 grazie a te Valerio per tutte le volte che mi aiuti , il mio un mondo molto diverso ma i tuoi consigli sono molto utili anche nel campo della moda grazieeeeeee 😀
Grazie a te Giovanna, un abbraccio
Ma che bel sito.. davvero utile e ben fatto, complimenti a chi ci lavora era proprio quello che cercavo, ritornerò sicuramente. ciaooo
Articolo ed argomento molto interessante ed utile.
Molto Carino, credo che lo userò 😈
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CORIGLIANO Informa
Ottimi consigli, il seo richiede davvero tanto tempo e impegno e non sempre si vedono i frutti del proprio lavoro. Speriamo bene!
Ciao Valerio! Articolo ben fatto e di grandissimo contenuto.
concordo con te che pubblicare articoli porti moltissimi benefici (soprattutto a lungo termine), infatti come Gruppo Freeperclick abbiamo ottenuto $300K di vendite grazie ad articoli mirati.
Volevo aggiungere che comunque c’è sempre un prezzo da pagare e non esiste il GRATIS, in quanto creare un articolo di valore e pubblicarlo richiede molto tempo (tempo = denaro).
è chiaro Massimo, è il classico DILEMMA: Impiego più tempo o denaro? Ciò dipende dal settore, dalla propria competenza e dalle proprie risorse. Se ti serve un flusso di lead a manetta e in modo molto rapido comprare traffico è la soluzione scelta da quasi tutti. Grazie del contributo è sempre un piacere leggere i tuoi interventi di valore
Grazie Valerio, molto interessante, peccato che io sia a digiuno di molti termini e non mi sappia gestire in scioltezza tutta la tecnica che descrivi.
In tutta umiltà sto cercando di far affluire traffico sul mio sito dedito ad una casavacanze, un appartamento in Sardegna che ho deciso di mettere in affitto, non ti dico i soldi che ho già buttato per affiliarmi a siti specifici con abbonamenti premium a pagamento e, non per ultimo, quelli spesi in una campagna Google Adwards che non mi ha fruttato ancora nulla, a fronte di un esborso di un intero mese di affitto estivo del mio appatamento.
DOMANDA: esistono blog relativi a casavacanze? Se si, che tipo di post potrei andare a proporre/scrivere che non sia controproducente per il blogger che mi ospita e allo stesso modo mi porti traffico sul mio sito? Oppure per questo argomento la strategia da te proposta non può essere presa in considerazione?
Grazie per una risposta.
Guarda non conosco il settore, ma non escludo che ci sia domanda. Fatti una ricerca su google indagando specifiche parole chiavi, come ‘casa vacanza blog’, ‘casa vacanza newsletter’ ecc. lavora di creatività
Molto utile… come sempre.
Grazie Valerio! 😉
1abbraccio
Josè
Ciao Valerio io vorrei assumerti per una mezza giornata tutto per me, a Perugia, dal vivo è possibile? Grazie.
Per dedurre la popolarità di un sito, anziché usare SEO Quake non è sufficiente vedere come è posizionato su Google?
beh, la popolarità la capisci da tantissimi fattori, non solo dalla posizione su Google. Può capitare ad esempio un colpo di culo e ti posizioni in prima pagina per una keyword a media concorrenza ma questo non indica che sei popolare. I vari fattori in gioco sono come ormai sanno tutti, la quantità di siti che ti linkano, i vari ‘rank’ con cui ti classifica google e la quantità di passaparola ‘social’ che un certo sito ha online.
Riguardo Paperblog… vedo che è un aggregatore di articoli, e che a differenza di Scoop.it riporta l’intero testo dell’articolo. Ma questo non è controproducente per il SEO, dato che Google penalizza i contenuti duplicati?
Non so Marco. Non mi curo di questo. Altri esperti di Search Engine Ranking confermano l’opposto, ad essere penalizzato non è il contenuto duplicato in sè, ma il sito che lo DUPLICA. NON LA FONTE ORIGINALE. Tuttavia non sono un esperto in materia per confermare ciò.
Ciao Valerio!
Vediamo se ho capito bene Alexa,
questo dovrebbe essere un sito molto buono nella sua nicchia giusto?
https://blog.todoist.com/it/2015/04/19/superare-la-paura-di-fallire/
perché l’alexa rank è 2,08k
ho capito bene? 🙂
grazie di tutto, come sempre!
Marco
Ciao Marco, si vedo che questo sito ha page rank 5. Ma pare effettivamente che non se lo caghi nessuno. La popolarità dovuta al page rank non si traduce sempre in grande visibilità. L’unico dato affidabile (quasi sempre) è il dato alexa.