5 segreti per posizionarti come l’autorità di riferimento del tuo mercato, anche se parti da zero

I leader di ogni nicchia non hanno mai grosse difficoltà a generare ordini e vendite, anche se le condizioni dell’economia sono precarie.

Le persone continueranno a fare business con loro, perché vogliono affidabilità, sicurezza e servizio.

Tutti cerchiamo queste cose non dal primo che capita, ma da coloro che valutiamo nel tempo come i più autorevoli, i più credibili e meritevoli di fiducia.

Ecco la buona notizia.

Non è difficile diventare un leader di una piccola nicchia che attrae i clienti come un magnete, chiunque può riuscirci.

Basta conoscere alcuni specifici segreti…

I segreti di Brand Marketing degli esperti di business più pagati, più celebri e più autorevoli al mondo (e come sfruttarli a tuo uso e consumo oggi)

Segreto 1 – Riempi Il BUCO

Gli esperti di brand positioning ti direbbero che il primo segreto è cercare la Specializzazione. Il che va bene, tuttavia c’è una strada ancora più veloce per ottenere uno status di autorità indiscussa.

Tutto quello che devi fare è cercare ‘un buco da riempire’

Esempio 1

  • Essere PRIMO a offrire una soluzione ad un nuovo problema del mercato

Esempio 2

  • Essere primo a offrire una NUOVA SOLUZIONE a un vecchio problema del mercato.

Il concetto è trovare quel ‘buco’ che ti consente di dire che sei nuovo (anche se sei un vecchio cappello), primo o unico.

Dunque, rendi il tuo prodotto nuovo, anche se datato o anche se tratta di una questione vecchia e già satura. Includi una caratteristica nuova,  che offra un beneficio nuovo e che rappresenti qualcosa di NUOVO.

Segreto 2 – Acquisisci il doppio Know How

Una cosa che ti suggerisco di fare il prima possibile è di intraprendere un DOPPIO percorso di ricerca.

Dovrai conoscere i tuoi lettori (se gestisci un blog o una newsletter), e clienti (se vendi prodotti o servizi) meglio di quanto loro conoscano se’ stessi. Conoscere i loro bisogni, le necessità, i loro desideri, i loro sogni, i loro problemi. E offrire soluzioni concrete alle loro frustrazioni.

Ricordati poi che questo è solo metà del percorso.

Non basta infatti essere esperti e avere la soluzione ai problemi dei propri clienti per vendere al meglio ciò che vuoi loro proporre.

Dovrai anche comunicare in maniera chiara e intrigante il tuo messaggio e (attraverso di esso) lasciare emergere costantemente la tua ‘unicità’. Questo porta a raggiungere la Leadership e a mantenerla nel tempo.

E qui entra in gioco il Direct Marketing.

Non puoi essere una figura autorevole se non conosci neanche l’abc del direct marketing, specialmente se come esperto vuoi vendere il tuo know how attraverso prodotti o servizi.

Un buon punto di partenza per saperne già più del 90% dei tuoi concorrenti in materia è leggere i testi di Direct Marketing che hanno fatto la storia della vendita e della pubblicità.

Parti da questi 4:

‘Scientific Advertising’ di Claude Hopkins

‘How to Write a Good Advertisement’ di Victor O.Schwab

‘Tested Advertising Methods’ di John caples

‘Breakthrough Advertising’ by Eugene M.Schwartz

Procurati una copia di ognuno, leggili e assorbili. Studiali meglio di chiunque altro nel tuo campo di competenza. Poi…

…preparati ad osservare un grande cambiamento nel tuo modo di comunicare, di approcciare e di coinvolgere il tuo pubblico, un cambiamento che si ripercuoterà nella percezione UNICA che i tuoi lettori, clienti e prospect avranno su di te.

Segreto 3 – Prova e dimostra ciò che fai

Ne abbiamo già ampiamente parlato. Non basta promettere, devi anche saper dimostrare ciò che prometti.

Avere numerosi elementi di prova è uno dei più potenti segreti per garantirti un posizionamento GRANITICO, che ti fa vendere di più e con più autorità, anche se davanti a te hai dei concorrenti che sembrano invulnerabili.

E non sto parlando di ricevere numerosi testimonial o di ottenere Joint Venture di altre autorità e leader di mercato che trasferiranno il loro status di celebrità e tutta la loro credibilità sulla tua figura.

Queste cose possono funzionare, ma rappresentano una strada troppo lunga. E comunque non è la piu’ efficace.

Le prove più potenti che puoi mettere in campo sono quelle che riguardano TE.

Riguardano importanti elementi come:

I tuoi risultati personali, la tua capacità di esprimere idee ‘intriganti’ chiaramente, dando prova delle tue affermazioni in modo irresistibile ma credibile.

Riguardano il modo in cui aiuti (o hai aiutato) concretamente le persone del tuo mercato a ottenere ciò che desiderano.

…..ma soprattutto hanno a che fare con ciò che solo tu FAI IN MODO UNICO.

Quindi chiediti:

Cosa puoi FARE, DIRE o OFFRIRE in modo UNICO? Qual è quell’unica cosa che dici, fai, offri e che nessun altro sul mercato può fare come te?

Trovala e sarai sulla strada giusta per ottenere un TOP posizionamento velocemente.

Nel caso stai già pensando: “ma io non sono speciale in NIENTE!”

Niente di più FALSO!

Tutti noi siamo speciali in qualcosa, solo che non sappiamo esprimerla o non ne siamo completamente consapevoli.

L’unica cosa che devi fare è RECUPERARE il segreto precedente (Segreto n°2) e semplicemente lasciare che le idee arrivino.

Una volta che sei andato a fondo nella RICERCA (relativa alla conoscenza del tuo mercato) e nello studio del DIRECT MARKETING (che ti aiuta a comunicare al meglio la tua unicità) sarai in grado di individuare NON UNA ma 200 IDEE diverse per emergere nel tuo campo in modo UNICO.

Segreto 4 – Posizionati contro un nemico comune

Contro chi sono incazzate le persone del tuo mercato? Di chi hanno paura? Di chi non si fidano?

Posizionati contro un’entità antagonista del tuo mercato.

Esempi: I guru ortodossi, le autorità consolidate e che rappresentano la ‘tradizione’, chiunque divulghi metodi o strategie che conducono verso strade più lunghe e incasinate (e che fanno solo perdere soldi), i principi accettati come ‘veri’, ma che in realtà sono falsi…tutto ciò che il tuo seguito non sopporta.

Poi fatti portavoce della tua folla.

Smaschera falsi miti, truffe, bufale. Tutto ciò di cui le persone del tuo mercato non devono fidarsi e da cui è meglio allontanarsi.

Mostra ciò che è marcio, la formazione fuorviante diffusa dentro la tua nicchia. Mostra quello che non funziona e ciò che invece funziona. Indica la strada più breve e semplice di fare le cose, quella che fa risparmiare tempo, fatica, denaro e rotture di scatole.

Non citare persone, ma solo i fatti, illustra tutti i trucchi che i falsi esperti usano nel tuo settore per ingannare la gente. Mostra come riconoscerli, come diventarne immune. Poi offri alcune soluzioni concrete e veloci a tutti questi problemi.

Ecco il bello di operare in questo modo.

Quando agisci nell’interesse delle persone aiutando la gente ad evitare errori, ostacoli e truffe, gradualmente diventi il ‘consigliere fidato’, colui a cui tutti si riferiscono per capire il da farsi sul campo.

E questo è un grande posizionamento.

Segreto 5 – Sii Leader, non soltanto un semplice esperto

Questo è ciò che realmente separa gli uomini dai ragazzini nel business.

Abbiamo visto in che modo è semplice diventare una figura autorevole, attraverso il raggiungimento di uno status di esperto di riferimento nel proprio mercato.

Lo si fa diventando specialista in qualcosa o riempiendo un ‘vuoto’ presente sul mercato.

Ma il massimo ‘status’ a cui devi ambire è quello del leader. Il numero 1.

Non vuoi essere solo

  • Esperto in xyz…
  • Lo specialista in xyz in Italia
  • L’autorità italiana di xyz

VUOI ESSERE

  • Il leader in xyz in Italia

Non necessariamente devi definirti ‘Leader’, ma puoi definirti come il ‘piu’ in qualcosa (es: ‘il più affidabile / autorevole / rispettato / informato / copiato …)

Ecco alcuni esempi di leader mondiali che si sono dati un titolo forte:

Chriss Pizzo – World leader in self defense

Jim Cockrum – The most Trusted Marketer online

Gary Halbert – World leader in direct response copywriting

Non vuoi essere semplicemente l’esperto o termine simile.

Qual è la differenza?

L’esperto viene ascoltato, il leader viene seguito. Il leader ottiene follower, fan sfegatati.

Questo posizionamento può aprire molte porte (e portafogli).

Per cui ecco un esercizio veloce:

Datti un titolo FORTE (che ti rispecchi). Usa un superlativo e non avere paura di farlo. Oppure gioca di creatività e individua un termine chiave ‘impattante’ che ti calzi a pennello.

Ti raccomando solo di NON darti il TITOLO di Leader se:

Non conosci il tuo mercato

Non sai niente di Direct Marketing

Non hai seguito nessuno dei punti precedenti

Cosa fare se non hai competenze e sei un ‘signor nessuno’…

So cosa pensi.

“Certo, Valerio, forse tu sei in grado di posizionarti come un leader perchè hai già credibilità, e forse i grandi copywriter e professionisti del settore possono riuscirci grazie alla loro enorme esperienza, ma… che dire di me?

Questa è una buona domanda.

Per acquisire le abilità che ti faranno ottenere stima, rispetto e autorevolezza sul mercato ti servono solo 4 cose.

Ossia…

– Accedere alle stesse strategie usate dagli esperti di brand marketing piu’ autorevoli al mondo (e questo articolo te ne ha mostrato ben 5 molto forti).

– Un sistema efficace per convertire, modellare e adattare tali strategie al tuo caso specifico (affinchè possano produrti risultati più rapidamente possibile)

– L’esperienza di un autorità che personifica questi segreti e che sa come farti da coach attraverso errori ed ostacoli che potresti incontrare lungo il cammino

– Una mente aperta (con un animo volenteroso) da parte tua.

Io posso fornirti i primi tre. Tu devi soltanto mettere l’ultimo…

Se sei stanco fino alla nausea di vederti rifilare sempre la solita minestra riscaldata dagli esperti di marketing che si approfittano della TUA ignoranza per derubarti di soldi, dignità e libertà OGNI GIORNO, allora dovresti considerare seriamente questa risorsa

Non perdertela se vuoi

– Posizionarti come l’autorita’ di riferimento della tua nicchia, anche se parti da zero.

– Ingigantire la tua reputazione online piu’ velocemente di chiunque altro nel tuo mercato.

– Riuscire a fare molti piu’ soldi con molto meno sforzo (e in minor tempo).

Clicca qui e scopri cosa ho preparato per te

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32 commenti in “5 segreti per posizionarti come l’autorità di riferimento del tuo mercato, anche se parti da zero

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Marzio

Valerio, se il buco da riempire nel mercato dipende da quello che sai fare, da cosa si parte prima? Facendo una lista di cose che si sanno fare quindi esperienze etc oppure da dove?
grazie 🙂

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Questi 5 segreti vanno letti in completa sinergia. Sono di una importaza fondamentale. Il buco non dipende solo da quello che sai fare, ma da molte altre cose, da ‘cosa e come’ sai comunicare una specifica qualità, o una caratteristica specifica di cui nessuno parla, oppure rendendo nuovo qualcosa che tutti pensano sia VECCHIO. Da cosa si parte prima? Certo puoi fare una lista delle cose che sai fare e che ti piace fare. Questo aiuta notevolemente.

Oppure, prova questo esercizio.

Prendi i tuoi interessi personali (possono essere a decine) e chiediti:

1. Solitamente quando stai online cosa ti piace cercare?
2. Che forum frequenti? Che blog consulti?
3. Cosa ti viene naturale approfondire

– Datti una risposta e quella è la tua nicchia (o piu nicchie)

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Marzio

Valerio, grazie della risposta.

In un tuo articolo precedente parlavi anche di UCP, come si collega questo articolo? 😳

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Ucp è diciamo la USP estesa alla personalità dell’autore. In questo articolo lo si collega con il segreto 4 per esempio.

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nino

… ok, una volta individuata la tua nicchia, non bisogna anche valutare quanto sia profittevole ? ovvero capire:
1. che volume di potenziali interessati ci sono sul web
2. se esistono prodotti/servizi per cui questi sono disposti a spendere

E se la tua nicchia/nicchie più congeniali non presentano queste potenzialità, che si fa ?

P.S. sono interessato alla tua offerta special-oto, ma dovrei capire meglio se può servirmi o no. Poichè scade alle 24,00 di oggi, mi dai un pò di tempo in più per pensarci ?

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Naturalmente, bisogna capire molte cose insieme. Ovviamente, volumi di ricerca, presenza di concorrenza (importante) e appetito per il consumo da parte delle persone. Se facendo un brainstorming capisci che le tue nicchie potenziali non hanno i numeri o l’interesse per l’acquisto ti rivolgi ad altro. E valuti un segmento dove non sei proprio super appassionato ma potresti entrarci perchè un minimo di interesse ce l’hai. Una volta che capisci ‘ok, mi piacerebbe lanciarmi lì’, indaghi un attimo piu’ a fondo e cerchi di rispondere a domande come

– Quali problemi hanno queste persone?
– Quali soluzioni sono state già loro proposte?
– A che prezzo vengono vendute queste soluzioni?
– Quali benefici ottengono da questi prodotti?
– In che modo è possibile fare meglio?

e con l’ultima domanda già puoi recuperare il concetto del ‘segreto 1’ di cui abbiamo parlato in questo articolo.

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😛
Bello questo articolo Valerio!

Per esperienza personale, ho trovato molto efficaci il Segreto #3 e il Segreto #4.

Quando infatti mi trovo a tu per tu con il cliente, immancabilmente faccio accenno al nemico comune e vedo la “luce” brillare nei loro occhi.

Poi anche dimostrare i propri risultati, determina una grande leva.

Una domanda: ho visto che fra gli autori citati manca Dan Kennedy con il suo The Ultimate Sales Letter. Semplice dimenticanza?

Un saluto e buon lavoro
Daniele

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Ciao Daniele, no, non è una dimenticanza. E’ per una questione di coerenza storica FONDAMENTALE. Non si può capire Dan Kennedy davvero perfettamente se prima non si legge Eugene Schwartz. La lista che ho fatto non è casuale, ti avrei potuto fare una lista molto piu lunga, di almeno 30, 40 libri fondamentali, ma dovendo scegliere 4 capolavori da cui partire ho scelto questi perchè li considero proprio il cuore di tutto, almeno secondo me.

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Grandissimo articolo, come sempre! 🙂
Anche quando non fornisci informazioni che non conoscevo, comunque mi fai fare sempre delle “ripassate” utilissime di concetti fondamentali, come questo del Brand Positioning, che è uno dei miei argomenti preferiti! 🙂

Sei forte, Valerio! 🙂
Sono felice di averti già segnalato più volte ai nostri lettori del Laboratorio! 😉

1abbraccio
Josè

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Grazie Josè, si mi chiedevo se quelli un pò piu’ avanzati potessero beneficiare ugualmente di questo articolo, mi sono detto di si, perchè ci sono 3-4 punti interessanti che credo mettano ordine su alcune cose. Complimenti a te al tuo lavoro, un saluto anche ai ragazzi del laboratorio

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Ciao Valerio,

pensa ero sul bus ieri mattina quando iniziando a leggere questo articolo ho praticamente ritrascritto su un notes una salesletter che vendeva poco proprio perché non insisteva abbastanza sui punti sopracitati.

Spesso questi rimangono nella nostra testa come se fossero scontati, invece – oltre a dover essere espressi e sottolineati sempre – magari sono anche più veri di quello che potremmo ricavare per presentare un prodotto/servizio, semplicemente non riusciamo a trovarli e ad esprimerli, o comunque nessuno ce ne parla…

Ecco perché sono profondamente convinta che se tu non ci fossi bisognerebbe inventarti!!!

Ci sarà da divertirsi a crearci un ‘titolo’ da leader, ma questo non lo vedo che più positivo proprio perché restaura e rinforza l’identità perduta o falsata che spesso ci ritroviamo…

A parte ciò, grazie per ogni risorsa, per il coraggio che infondi e per strizzarci sempre i cervelli a dovere 😀

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Grazie a te, e non c’è da scherzarci sul titolo da leader. Si può fare se si ha già un minimo di credibilità e si è sicuri di essere i ‘PRIMI’ in qualcosa, dove per primi intendiamo non per forza i ‘migliori’, ma i primi a parlarne o a divulgare e presentare le cose in un certo modo. Nel tuo caso specifico, credo ci sia spazio nella tua nicchia per trovare un bel titolo forte, la creatività non ti manca, del resto poi la tua concorrenza non mi sembra sia così impegnata a pensare alla leadership 🙂

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Dovrei prima reperire e assorbire le opere che hai segnalato. Finora le cose le ho imparate ‘filtrandole’ da chi come te le ha già assimilate e riformulate.

Ottima dritta, credo che la nuova versione della salesletter o comunque in generale di questo metodo di lavoro aiuti enormemente già di per sé a trovare il proprio ‘titolo’.

Beh sì, confermo che chi opera nella danza come insegnante molto difficilmente pensa al marketing, tantomeno al proprio brand. Credono che tutta l’esperienza debba essere nella pratica e nel CV.

Solo IERI ho osservato in prima persona come Mauro Mosconi, uno dei BIG del settore riconosciuto ormai da decenni, tratti il proprio operato, e ho notato che persino lui TEMEVA di esprimere la propria grandezza e unicità, o non sapeva trovare le parole per DIFFERENZIARE il suo stile (e non parliamo di un nome qualunque… io stessa ho soltanto da imparare da lui e gli sono immensamente grata per avermi concesso di seguire le sue lezioni).

In pratica, in modo del tutto spontaneo e con la giusta curiosità (anche per collocare nella mia testa il suo lavoro in uno o più generi SPECIFICI) e quindi senza farla sembrare un’indagine, alla fine della lezione gli ho chiesto a quale stile si ispirasse…

… Dopo averci riflettuto, ha concluso che dovesse trattarsi del SUO proprio genere, in quanto fondeva anni di scuole e stili tra i più disparati… Nemmeno lui aveva idea di come il suo insegnamento dovesse essere ‘chiamato’. E questo ha sollevato e confermato lo stesso dubbio tra gli altri insegnanti presenti alla lezione, che lo seguivano con me: nessuno di loro aveva chiara la propria collocazione o specificità!!! 😐

Sicuramente però questo articolo mi ha dato più forza, perché di lupi pronti a smontarti ce ne sono a iosa; ma obiettivamente chi pensa tra i miei clienti di ricevere qualcosa di utile non è mai stato deluso (almeno finora), per quanto vi siano ottimi e veri ‘esperti’ del settore da cui mi metterei sempre a imparare io per prima. Ottima cosa sarebbe arrivare alla ‘sottonicchia’ degli insegnanti UMILI, perla rara con cui poter avere un confronto costruttivo, ma questa è un’altra faccenda 😀 😉

In conclusione, gli artisti dovrebbero un po’ tutti sforzarsi di studiare marketing e soprattutto cos’è il brand, e adesso comunque tocca a me 😆

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Ho pensato anche al fattore ‘autostima’…

Quanto e come incide sul proprio brand, obiettivamente? Non so se è lo stesso per tutti, ma nel mio caso è distorta e incide parecchio… Alle volte sopra è le mie possibilità, altre volte (spesso) sotto i tacchi, in un gioco di compensazioni che mi legano dentro…

Come risolvere questo problema interiore e vedersi senza filtri al fine di crearsi un brand esatto?
O dovremmo piuttosto considerarla una semplice ‘XXX’ mentale??? 🙄

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Il lavoro su di sè serve a quello, se uno tende ad una autostima bassa allora logicamente (anche se hai grandi potenzialità) non riesci ad emergere sul mercato, perchè tu per primo non credi in te. Non bisogna sfogiare un ego smisurato per sbandierare che si è leader di mercato, non è questo il punto. Altrimenti rischi di distruggere la tua credibilità prima ancora che nasca. Magari presi dalla mania del sentirsi ‘forti’ e ‘leader’ si può cadere nella trappola di sentirsi troppo sicuri, come fanno certi esperti, che offendono e smerdano i clienti che non ‘seguono’ filo per segno tutto quello che dice il GURU… il quale siccome deve dimostrare al mercato che è ‘infallibile’ decide poi che meritano ‘morte’ e denigrazione pubblica.

Ma al di là di queste buffonate, la cosa semplice è definirsi come i clienti ‘ci descrivono’.

Semplicemente dire la verità.

Non bisogna inventarsi un ‘nome’ a effetto tanto per impressionare, perché di nuovo, si rischia di interpretare in modo completamente inesatto e controproducente i concetti di posizionamento.

Fai questo. Se hai già venduto con successo qualche prodotto e hai qualche caratteristica particolare che puoi prendere come attributo (e che ti rappresenti), falla uscire, esprimila e piazzala nella tua tag line. Presta molto ascolto ai termini che i tuoi clienti usano con ricorrenza quando ti ringraziano per la qualità dei tuoi prodotti, questo è un interessante spunto.

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Direi un’ottima dritta con cui partire… che peraltro risolve in automatico il problema dell’autostima!! Vado a cercare nelle testimonianze… Grazie 😎

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Per avere autostima, è necessario avere la coscienza a posto.
Fingere/recitare con gli altri è relativamente facile. Mentire alla propria coscienza, è impossibile.
Grazie di tutto, Valerio. Dell’ospitalità, innanzitutto. A presto! 🙂

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Grazie Giuliana, grazie a te per essere qui. E’ vero mentire alla propria coscienza è impossibile, per questo se uno fa un lavoro etico e onesto non ha nulla da temere, comunque vada, qualsiasi sia il titolo / categoria o nome creativo attraverso cui uno vuole essere inquadrato.

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Sono perfettamente d’accordo con te. Buona prosecuzione, e Buona Vita, caro Valerio!

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Andrea

Ok, ci provo:

“How to Develop a Silver Tongue, a Golden Touch and a Mind Like a Steel Trap” – Jay Abraham

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Bravo Abraham stesso è un grande copywriter. Non è questo però il pezzo in questione, colui che lo ha scritto è stato anche assunto da Abraham per scrivere molte sue lettere di vendita.

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Applico spesso, più o meno consapevolmente, il Segreto numero 4.

Per esempio l’ho messo in pratica, non come strategia di marketing, ma per assurgere a status di “Opinion Leader” o di “sindacalista dei piccoli e dei più deboli”. Mi sono permesso di inviarti l’articolo via email.

Che ne pensi?

A giudicare dai numeri ottenuti, con la mia piccola lista, è senz’altro un successo. Di coinvolgimento ed engagement.

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Gran bella iniziativa. Grandioso qui: “noi tutti insieme abbiamo il dovere di immaginare anche l’impossibile, gettare il cuore oltre gli ostacoli e costruire insieme il mondo che vorremmo”

Certo, dipende dal settore, se ti avvicini all’impegno sociale in questo modo potresti essere uno che mobilità masse intere.

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giovanni

Per quanto riguarda la frase del copy, l’avevo vista tempo fa, ma non me la sono segnata ( mia grandissima colpa)…comunque dovrebbe essere di Michael Masterson….penso 😀

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Complimenti per il tentativo lodevole e per dimostrare un elevata conoscenza in materia. No non è Masterson, Il guru dell’AWAY (American Writers & Artists Inc) è probabilmente uno dei 10 massimi copywriter viventi, ma non è quello che ha scritto la HEADLINE in questione. Comunque se nessuno indovina entro qualche giorno, rivelerò il pezzo e l’autore via email.

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Ok, visto che nessuno è piu’ intervenuto eccola –

E’ un pezzo scritto dal migliore allievo vivente di Gary Halbert, cioè John Carlton.

Carlton molti anni fa scrisse una lettera per il RODALE PRESS, la cui headline recitava:

“Hot New Book Reveals … The Astonishing Sex Secrets Of The Most Satisfied, Most Knowledgeable And Most Respected Lovers In The World.”

Secondo David Ogilvy questa headline (da sola) fu responsabile per il 70% circa delle vendite da milioni di euro di quel piccolo libro, infatti la gente comprava il libro solo basandosi su quanto era stato promesso nella headline.

La cosa interessante è che in origine, prima che chiamssero Carlton a scrivere il nuovo copy, i vecchi control creati dai copywriter che lo avevano preceduto avevano fatto registrare dei flop pazzeschi e si credeva che un semplice libro ‘sull’educazione sessuale’ probabilmente non interessava a nessuno e che difficilmente avrebbe fatto vendite da best seller…

Questa è una chiara dimostrazione di quanto il giusto copy e il giusto messaggio (che parla direttamente ai bisogni o desideri piu intimi del mercato) possano fare un enorme differenza in un contesto del genere.

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Semplicemente tu sei le cose che dici.
Un sommo esempio di congruenza.
Un esempio da ammirare e studiare.

Articolo potente e conciso: quasi zen !

Hai tutta la mia “autorevole” stima 🙂

I tuoi studenti possono realmente essere ottimisti…parola di esperto di ottimismo realistico!!!

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Sebastiano grazie davvero.

L’articolo è scritto con cuore e passione, e spero ti sia piaciuto e in qualche maniera anche ispirato, pur sapendo che non è niente che tu già non sappia. Un grazie per tutto e per le gentili parole anche da parte tua, che sono sempre scritte con congruenza e perfetto esempio etico. Tutti abbiamo molto da apprendere da te. Un abbracio!

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Ciao Valerio, ottimo articolo. 😉
Noi come Gruppo Freeperclick parliamo con moltissime persone ed abbiamo notato una grave mancanza di “Mente imprenditoriale” e comunque il corretto approccio al mercato ed al business in genere. In pratica c’è una certa confusione su cosa significa business…

Forse l’avro’ gia’ detto. Dai dati italiani in nostro possesso emergono la voglia di fare e provarci sempre, ma anche una profonda mancanza di maturita’ agli affari (ed anche poca serieta’). Se vuoi fare business seriamente prima o poi ti scontrerai contro il fatto che TI SERVONO SOLDI. Punto.

Lavorando con estero e Italia la differenza sulla mente imprenditoriale è enorme. Da noi c’è gente che usa parole come “Faccio super business” ma quando ci parli insieme seriamente ti rivela che usa il ptc (pay to click) per guadagnare 2-5 euro al mese!!!! OK bene fa parte del nostro mercato italiano… 🙂

Ritengo che far riflettere la gente, farla maturare nel modo giusto genera alla fine menti imprenditoriali che hanno il corretto approccio. Attualmente siamo soddisfatti perche’ con il Gruppo abbiamo venduto un Coaching completamente nuovo da 3.900 euro ottenendo tante vendite (che è una importante conferma di quello che dico).

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Prima scrivevo questa frase “Lavorando con estero e Italia la differenza sulla mente imprenditoriale è enorme”, e desidero aggiungere un’altro dato significante.

All’estero conosco clienti che stanno investendo tranquillamente 10.000- 20.000 euro a botta (senza neanche pensarci tanto), e parliamo di persone semplici e comuni che credono semplicemente nel proprio business. Pura riflessione…..

Se vuoi fare affari SERI e raggiungere veramente l’obiettivo, allora hai bisogno di una mente imprenditoriale 😉

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Grazie dei consigli Valerio! Io sono una tua vecchia cliente anzi del trio Luca Datteo ( gruppo AHAH) Francesco Diolosà e te..credo circa 6 ANNI FA con Davide Geraci..
…ancora uso i tuoi format.. validi e moderni..

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Ma grazie Albina, è vero, le cose che proponevamo già 6 anni fa erano fantascienza rispetto a quanto offriva il mercato. Anticipammo molti trernd oggi considerati standard quando si parla di online marketing.

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