5 scuse che tengono gli Infomarketer nella miseria

Non importa quanti corsi di internet marketing tu abbia accumulato.

E non importa quanto tu abbia imparato da questi corsi.

Se non elimini il più grosso ostacolo dinanzi al tuo cammino, che sono le scuse che ti racconti per non entrare in azione, tutto questo non ti sarà servito a nulla.

Spesso ci raccontiamo delle scuse per non “offendere” il nostro ego, per imbarazzo, per paura di metterci in gioco, perchè non vogliamo essere giudicati dagli altri, ma queste scuse sono proprio le gabbie interne che bloccano ogni possibilità di cambiamento.

Quindi, quali scuse ti stai raccontando ora?

Forse una o più di queste…

(per ognuna ti fornirò una soluzione e un approfondimento.)

Scusa #1: “Non so di cosa parlare”

Forse non sai cosa scrivere, cosa vendere, o anche in che mercato buttarti

La risposta è semplice. Fa una scelta… anche se è quella sbagliata.

Questo potrebbe non essere confortante agli inizi, ma ho visto molte persone affacciarsi ai loro mercati di maggior successo in seguito … dopo che hanno fatto esperienza in quello iniziale. Più sei veloce in questo processo e meglio è.

Ecco il vero problema con questa scusa. Ti dà un motivo per non fare nulla.

Per cui muovi il tuo sedere.

Se hai veramente deciso di iniziare a fare internet business scegli subito il tuo mercato, e non impiegare un anno nella ricerca della tua nicchia. In un anno potresti accumulare un esperienza enorme in molteplici mercati. Non devi perdere tempo nel processo. Parti con qualcosa, ciò alimenterà il moto.

Se poi vuoi accorciare la curva di apprendimento e ridurre al minimo il rischio di fallire in una nicchia e perdere tempo a vuoto, ho creato un sistema che ti aiuta in questa fase iniziale (e anche oltre).

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Scusa #2: “Non ho tempo”

Se hai già due lavori a tempo pieno che ti rubano 80 ore alla settimana, allora questa scusa può avere qualche senso. In questo caso dovresti affidare a terzi tutto, fare outsourcing fin dal primo giorno, e sarà tutto più difficile.

Ma per la maggior parte delle persone questa scusa fa acqua da tutte le parti. Forse non hai il tempo di fare tutto quello che desideri on-line. Ma sicuramente hai il tempo per fare almeno qualcosa.

Spegni la TV. Rinuncia al cazzeggio, alzati prima la mattina. Fà ciò che serve per far partire la tua attività online.

Tutti sono entusiasti all’idea di una settimana lavorativa di 4 ore, ma non sarà così semplice all’inizio. Ti richiederà un grande investimento di tempo. E una volta tirati su i primi sistemi e le prime automazioni, tutto sarà più semplice.

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Solo questo ti consentirà di ridurre tempi di implementazione e ti fornirà la disciplina necessaria per riuscire velocemente e facilmente.

Scusa #3: “Non ho soldi”

Anche io non avevo soldi quando ho iniziato online. In realtà non avevo nemmeno un computer.

Avviare un Internet Business richiede investimenti quasi inesistenti rispetto a ciò che serve per avviare una qualsiasi attività nel mondo reale. Il rischio è quasi zero. Le spese sono minime.

Puoi acquistare un hosting con dominio per meno di 50 euro all’anno e meno di 10 euro al mese per avere un autoresponder decente per costruire la tua lista. Questo è tutto quello che ti serve per partire.

E per la formazione?

Certo, il mio suggerimento è di investire nella formazione appena prima. Ma fino a che per te non sarà possibile, ti basta seguire questo blog in maniera sistematica per avere già una formazione di Internet Marketing, Infomarketing e Copywriting superiore all’80% dei corsi li fuori. Ci sono tonnellate di informazioni gratuite in queste pagine e molte di queste non le trovi nemmeno in corsi a pagamento.

E per fare advertising?

Di nuovo, comparato agli investimenti necessari da fare nel mondo offline, il problema non si pone. Tutto quello che si può fare online è sempre a buon mercato e accessibile a chiunque, le spese sono minime. In alcuni casi nulle. Esistono infatti strategie per acquisire clienti senza investire.

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Scusa #4: Non sono sicuro che posso farcela, è troppo difficile

Rispetto a cosa?

Personalmente, quando ho iniziato, non sapevo nemmeno come usare Internet. Non esisteva nessuno più scarso e ignorante di me in materia di web. Eppure ho imparato e in fretta. Ma questo è stato possibile perchè mi sono imposto una disciplina titanica.

Ho educato me stesso a correggere il tiro in continuazione, perchè le cattive abitudini sono sempre in agguato (sfocalizzarsi, perdere tempo, accendere la TV, fare multy-tasking, ecc ). E’ sicuramente più difficile dare uno slancio alla propria attività, se non stabilisci orari specifici da rispettare.

Ma il punto è che devi principalmente avere rispetto di te. Se non avrai rispetto di te, fallirai. Se non sei serio e lo fai “tanto per provare”, fallirai. Se non crei una visione di ciò che vuoi ottenere, una visione molto specifica, ma anche realistica, di nuovo, fallirai.

E poi devi sentire l’entusiasmo nelle vene.

Non deve esistere attrito, devi viverlo come un incredibile viaggio, non dovrai fermarti dinanzi a nulla.

Di nuovo, se non ti senti a tuo agio con questa visione allora tutto questo non fa per te. E ‘come partecipare a una gara, ma rifiutare di premere il pedale dell’acceleratore, o peggio, schiacciare l’acceleratore con il freno a mano tirato. Si finisce per sabotare il proprio lavoro.

Quello che molti non capiscono è che esiste una certa curva di apprendimento all’inizio.

Bisogna imparare anche cose tecniche come autorisponditori, HTML, FTP,  SEO, WordPress, ecc. Dal canto mio ho cercato di semplificare le cose per tutti, creando una pagina risorse dove raccolgo training, e tutorial del tutto gratuiti su questi temi

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Certo può sembrare un sacco di lavoro, e ci sono molte cose da imparare. Ma se fai un passo alla volta, il tuo impegno ti ricompenserà sul lungo termine e ti porterà verso la libertà che sogni e la vita che desideri.

Scusa #5: “C’è troppa concorrenza”

Questa è una grande notizia!

Se c’è molta concorrenza significa che una moltitudine di persone sta acquistando prodotti e servizi simili al tuo in quel mercato. Ciò vuol dire che il mercato è redditizio e che è possibile trovare una finestra vuota dove la domanda è “presente ma insoddisfatta”.

Ripeto, devi trovare una finestra vuota dove la domanda è “presente ma insoddisfatta”.

Al contrario, un mercato senza concorrenza significa che coloro che hanno già provato a vendere in quel mercato hanno fallito. Quasi sempre perchè o i numeri sono troppo piccoli, oppure perchè quello specifico gruppo di persone non è abituato a cogliere offerte online e cerca solo informazioni gratuite.

Dopo un pò di tempo che fai internet marketing, impari a riconoscere questi mercati improduttivi.

Non so quante volte ho visto persone con grande competenza e passione fare bucchi nell’acqua incredibili in mercati improduttivi. Magari anche tu le hai provano tutte, forse sono anni che ci provi e ancora non hai ricavato un centesimo da quella nicchia, ancora ti chiedi che cosa non va.

Forse le tue offerte? La tua comunicazione? Il traffico sbagliato?

O forse niente di tutto questo. Magari la soluzione è più semplice. Alle volte basta solo farsi la domanda giusta:

  • “Hai controllato se altri stanno vendendo con successo qualcosa di simile a ciò che proponi tu? Esistono offerte e prodotti o servizi simili venduti da altri tuoi concorrenti li fuori?” Se la risposta è no, quasi sicuramente stai sprecando il tuo tempo.

Meglio cambiare rapidamente rotta e buttarti in un altro mercato. Non ti intestardire, non cercare di spremere a tutti i costi queste persone. Con molta probabilità la tua nicchia è una fogna da cui non usciranno mai soldi.

Ecco perchè mi esalto ogni volta che trovo un mercato con molta concorrenza. Un mercato competitivo significa potenziale di vendita “sicuro”. Per emergere ti basta trovare un aspetto differenziante che ti consenta di fare appello alle esigenze di target vicini a quelli dei tuoi concorrenti.

Quindi, in sintesi:

  • Fà la tua ricerca di mercato e individua in cosa le offerte attuali soddisfano le esigenze del mercato.
  • Allo stesso tempo osserva le comunicazioni dei concorrenti (iscrivendoti a tutte le loro newsletter) e cerca di individuare quali sono i loro punti deboli, e in quale area del tuo mercato (dove sia presente un ampia domanda insoddisfatta) loro sono meno forti.
  • Trova il “gap”, quella “finestra” ricca, quindi specializzati più di loro in quell’area.

C’è un modo specifico per ottenere tutto questo e monopolizzare una nicchia in breve tempo.

Ricorda, non scappare dalla concorrenza. Individua dove sono deboli e affrontali con queste armi.

Come per magia le persone inizieranno a prenderti come punto di riferimento, avrai l’attenzione della tua lista, e il tuo blog esploderà di commenti e di passaparola.

Se hai domande, dubbi o vuoi esprimere la tua opinione in merito, scrivilo con un commento in basso.

52 commenti in “5 scuse che tengono gli Infomarketer nella miseria

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Ciao Valerio, in questo articolo diffondi un ottimo messaggio di speranza sostenuto dai dati IMRG che hai riportato.

Inoltre hai delineato un percorso denso di buoni consigli pratici che chiunque può seguire, se realmente motivato al cambiamento.

Nel 2013 ne vedremo tutti delle belle!

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Secondo me la scusa più grande è decisamente “non ho soldi”.. per questo vorrei raccontarti la mia storia: sono partito con 10 euro guadagnati facendo un favore a un amico e 7 che ho accreditato in posta.

..non avevo molta fiducia, ma mi sono detto: “dai, proviamo.. al massimo perdo 17 euro”.

E per fortuna mi sbagliavo.

Entro un anno ho portato quel piccolo “investimento”, perché investimento poi è, a livelli di interesse non lontanamente sognabili dal migliore investitore esistente.

Internet e il tempo (oltre che te stesso) sono il migliore investimento del 2012 e, direi con certezza, anche del prossimo 2013.

Ciao! 🙂

P.S.: Valerio, qualche giorno fa ti ho scritto.. hai ricevuto il messaggio? 😉

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Si ho ricevuto tutto, Andrea solo che ho ricevuto centinaia di email e piano piano sto rispondendo a tutti. La scusa dei soldi è effettivamente la più stupida

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Certo, volevo solo assicurarmi di aver mandato correttamente il messaggio 🙂

Grazie 😀

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In Italia siamo ancora indietro e molti hanno paura ad acquistare online o non capiscono nemmeno come si faccia…
Ma come sempre, prima o poi arriviamo anche noi, si tratta solo di tempo… E ormai l’attesa è finita 🙂

Complimenti Valerio, fai sempre degli articoli dritti al punto!

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Complimenti Valerio, forse uno dei tuoi migliori articoli.

Il problema vero dell’italiano medio (anzi, itagliano medio) è racchiuso all’interno della sua mente: pensa che sia tutto troppo difficile per valerne effettivamente la pena. Prima ancora di provarci pensa che il gioco non valga la candela.

La verità, e lo vedo tutti i giorni anche nel mio settore (Network Marketing) è che l’Online è diventata una solida realtà, e non l’utopia che cercano di venderci quotidianamente i media tradizionali. Purtroppo chi non è Online ormai è destinato ad essere tagliato fuori dai giochi.

Però c’è una controindicazione: Internet non è per tutti. Internet è SERIAMENTE democratico, e sopravvivono solamente coloro che meritano la sopravvivenza. Su Internet non esistono spintarelle, non esistono agevolazioni, e questo, lasciamelo dire, è bellissimo. Finalmente la vera meritocrazia che tutti osannano è davanti ai nostri occhi. Sta semplicemente a noi approfittare di tutto ciò.

Buon lavoro a te e a tutti i tuoi lettori

Stay Operativi

L

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è PROPRIO quello il punto di forza della rete. Se hai le palle, e ti impegni vinci. Non ci sono raccomandazioni perchè qui i trucchetti non funzionano. Poi naturalmente se vogliamo essere pignoli le spintarelle ci sono anche qui, e i giochi del tipo “io faccio un favore a te e tu fai un favore a me” esistono anche qui. Però chiunque può fare una vita decente anche in solitaria senza fare o ricevere favori da nessuno.

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Esatto Valerio, dove c’è molta concorrenza ci sono anche molti soldi che girano e la gente è più disposta a spendere. Anche io ho fatto questo errore all’inizio ero entrato in una nicchia dove non c’era nessuno tranne blog d’informazione, e ho fatto un buco nell’acqua!

Poi mi sono ripreso e ho capito che non serve a nulla intestardirsi, se non va, non va!

In ogni caso vorrei portare ad esempio un mio cliente, sotto mio consiglio ha imboccato la nicchia giusta e ora si porta a casa 4200 Euro tutti i mesi ed è in crescendo, questo sta a dimostrare che se hai la passione e i giusti insegnamenti iniziali non c’è crisi che tenga.

Ci sono settori che non conoscono crisi, soprattutto se abbinati ad un buon marketing on line!

Un saluto
Stefano

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Parlo di questo aspetto per esperienza diretta e indiretta. Diretta perchè io in persona ci ho sbattuto in passato, e ancora oggi ci sbatto, (infatti la cosa non è semplicissima). E’ poi una esperienza indiretta perchè ho 3-4 clienti con cui facciamo coaching che si stanno devastando, e dico letteralmente, DEVASTANDO perchè: nonostante un immane impegno, un ottimo marketing, un eccellente offerta e una discreta lista. i mercati dove si trovano sembrano assolutamente insensibili all’acquisto

In questo caso è bastato osservare la concorrenza per capire che erano mercati non educati al consumo di informazione, specialmente a pagamento. L’utima cosa che vorresti è entrare in un mercato simile. Certo con un buon lavoro è sempre possibile monetizzare, ma a mio avviso fai prima a buttarti da un altra parte, a meno che non ti piacciono le sfide e hai denaro da buttare…

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Sabina

Un gran bell’articolo che testimonia che la parola “crisi” vuol dire anche opportunità per chiunque voglia impegnarsi e cambiare se stesso; la cosa più ardua da fare comunque è mutare gradualmente la nostra mentalità , la nostra presa di coscienza perchè ci sono anche le cose belle e le opportunità, stà a noi decidere. Il web è mondiale e propone sempre novità quotidiane per tutti i gusti e tutte le nicchie di mercato che una persona sceglie di seguire. Buon lavoro

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Bravo Valerio.

Una sintesi perfetta della situazione economica, delle opportunità di business ed un esempio perfetto (il tuo articolo con link che rimandano a risorse gratuite o a pagamento ma sempre di alto valore) di come costruirsi un modello di business estremamente remunerativo in un mercato competitivo come quello del “guadagno online”.

E’ inutile continuare a rimandare e procastinare, è arrivato il momento di… BUTTARSI!!!

Meglio ricadere in qualche piccolo fallimento che non aver mai provato a percorrere una strada come quella dell’infomarketing.

Complimenti ancora Valerio e un caro saluto a tutti.
Ernesto Carlo

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Caro Valerio, sei uno spettacolo! 🙂

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Completamente d’accordo con te Valerio, te lo dice uno che è’ stato appena sfrattato dalla sua attività offline (gestivo un bar gelateria), ma se ne può allegramente infischiare grazie all’internet business! Grazie a Dio ho conosciuto e sviluppato questo mercato….alleluia!

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aljoscia

Bell’articolo, ti dà una certa carica e ti sprona ad agire, non bisogna rimandare e accettare compromessi…

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Andrea Graziosi

Grande Valerio,

e’ il mio primo commento ma più leggo il tuo blog ed il tuo prodotto (aimè…finora ne ho solo uno ma e’ infinito…) più si accendono le lampadine !!!

Purtroppo l’italiano medio e’ sempre molto diffidente, personalmente quando parlo con parenti/amici di questa nuova avventura che sto per iniziare mi prendono tutti per scemo e indovina un po…
…quando gli dico che 1) so di cosa parlare, 2) posso trovare il tempo, 3) qualche euro in formazione lo “butto” volentieri, 4) sono convinto di potercela fare, loro cosa mi dicono?????

che c’e’ troppa concorrenza… mi cascano le balle.

è come dire a un calciatore di non scendere in campo perchè ce ne sono altri 21 o a un regista di non produrre un film perchè già le sale sono piene.
senza parole.

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Grazie Valerio, saranno 3 anni che studio, non mollo, ho scritto centinaia di articoli, sto preparando un corso, chiedo aiuto e consiglio alle persone per me giuste,( …forse arriverà anche a te una mia email chilometrica….)e quasi tutto da sola, ma ce la farò!!

Ti seguo da un bel pò, ti stimo e rispetto.
Grazie ancora

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Ben detto Valerio! Siamo in molti a non credere più nei lavori tradizionali, a maggior ragione sapendo che i nostri dinosauro-politici fanno di tutto per affossare la situazione e rendere le masse sempre più controllabili, deboli e tonte di fronte agli accadimenti e alle scelte di ogni giorno.
Quando mi guardo attorno e scopro che la gente guarda ancora per ore la tv allora mi spiego tutto. E’ pazzesco come molti credono che quello-che-verrà-sarà-come-quello-che-è-accaduto-fino-a-questo-momento. Non si rendono conto che sta arrivando un treno a tutta velocità, pronto a stirarli per bene. I più credono nelle banche, nel posto fisso, nell’illusione dei lavori statali, come se il mondo non stesse cambiando affatto. Credo che quando arriverà il “botto” molti non saranno pronti a reggere il colpo, ma del resto più che avere tutto per salvarci e cambiar rotta, che ci posiamo fare…
Continua così che ci piaci un sacco, ciao

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Dinosauro politici? non offendiamo questa gloriosa specie estinta…. E chi crederebbe nelle banche ancora oggi? Il posto fisso? Era propria la prima cosa che dovevano distruggere. A prescindere dalla propensione o meno all’imprenditoria, o che uno abbia sempre lavorato come dipendente, è un dato di fatto tutti in ITALIA stiamo peggio, perchè l’economia reale del paese è alla deriva.

Pochi si immaginano che questa precarietà, questa povertà sono frutto di un disegno diabolico ben definito. I governanti attuali sono stati messi li per creare deflazione e svendere il rimanente patrimonio pubblico, oltre che creare sacche di disoccupazione in tutto il sud Europa per “cinesizzare” il mondo del lavoro e favorire i grandi capitalisti con una mano d’opera a basso costo.

Ad oggi ci sono state circa un migliaio di denunce nelle procure contro tutti i presidenti degli ultimi 7 anni e quel vecchio di napolitano per reati contro la Costituzione. Una dei crimini imposti dalla linea mondialista è il pareggio di bilancio, che è la causa di tanti suicidi di imprenditori e gente per bene.

COS’E’ IL PAREGGIO DI BILANCIO?

In termini terra-terra significa costringere i cittadini ad andare a cercare i soldi per vivere, per lavorare e per mantenere i figli in due posti precisi:

A) nelle banche, facendo debiti (ecco spiegato perché nell’Italia dei pareggi di bilancio l’indebitamento privato sta crescendo vertiginosamente)

B) andando a pescare nei nostri risparmi, o facendoci svendere le case o l’oro di famiglia (ecco perché il risparmio italiano è crollato ora come mai prima)

La conseguenza di tutto questo è che l’economia offline è destinata a essere sempre più smembrata, sempre più aziende chiuderanno e le persone diverranno sempre più povere, a meno che non si affaccino alla rete e si armino per non soccombere (come ho spiegato in questo articolo)

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Barbara

perdonami se mi allaccio a questo tuo commento … ma, a proposito dello svendere l’oro di famiglia, non c’è immagine più squallida di quella pubblicità (non faccio nomi e marche) in cui un attore (che reputo anche molto divertente al di fuori di quella pubblicità) svende l’orologio che gli ha regalato il figlio per comprarsi … un televisore o qualche altra cosa ….

beh … se continua a passare questa informazione (“dai via l’oro di famiglia per avere qualcosa che ti crei status simbol”), andremo sempre più in basso … anzi siamo sul ciglio dello strapiombo !!!!!!

Barbara

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Barbara

ciao Valerio

non sto a ripetere che questo articolo è veramente stratosferico.

Vorrei invece condividere la mia esperienza … che si inserisce bene nel quinto punto: la mia prima nicchia scelta è stata un vero e proprio fallimento !!!

Era stata scelta proprio perché non si notavano concorrenti e questo fatto mi aveva portato a pensare che potessi aver scoperto la gallina dalle uova d’ora …. ed invece mi sono resa conto che non c’erano concorrenti perché la gente non era predisposta all’acquisto (in quella specifica nicchia).

Ci ho sbattuto la faccia (…dolorosamente) per un bel po’ e poi l’ho abbandonata … ora ne sto seguendo altre che sono senza dubbio molto più interessanti e produttive !!

Un abbraccio e grazie da parte di tutti di queste perle di saggezza che condividi con noi !!!!!!

😉

Barbara

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daniele

Io ho notato però delle cose che non vanno dal di dentro avendo consociuto che dal di fuori ed essenddo una persona molto preparata.
– Credo che i business in generale si possano e si debbano mettere su e se non funzionano cambiare e chi è preparato e ha capacita in mutitasking
– Tutti gli infomarketer insegnano e traggono il loro maggior profitto da questo e anche gente come ….dico libertà finanziaria..per non fare il nome che è antipatico dice che fa corsi per diletto, ma non li fai pagare 2000 euro…in realtà vivono tutti di quelll
– Poi nessuno da una mano a nessuno guru e mrketer
– i prodoti che promettono di rsolvere non danno mai nessuna spinta

Almeno quando si vende a 27 euro si è onesti.

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Alessandra

Grazie Valerio degli aggiornamenti e delle soluzioni che ci consegni sempre (se poi dovessi anche andare al raduno Tempo di Cambiare spero vorrai condividere ulteriormente)…
Un caro saluto a tutti voi che postate, è positivo che almeno in questa sede ci si incoraggi a vicenda… Nell’unità sta la nostra forza!

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Secondo le stime degli analisti di Boston Consulting, le aziende che beneficeranno della spinta del Web saranno in particolare quelle di piccole e medie dimensioni che avranno investito a vario titolo sull’online (servizi, piattaforme di e-commerce e altro): lo sviluppo del business previsto per queste imprese è stato calcolato al 22%, percentuale ben superiore a quella delle aziende che invece stanno ignorando e ignoreranno questa opportunità.

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enrico

ma come.. ma tu sei lo stesso Valerio Conti che fino a poco tempo fa prevedeve catastrofi imminenti, la fine di internet, attacchi all’infomarketing ecc… ??

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Enrico, non ho mai previsto la fine di internet, la tua osservazione è frutto di una analisi molto superficiale dei miei contenuti. Gli attacchi all’infomarketing invece ci sono stati e ci saranno sempre, in diversi settori.

La catastrofe dell’economia reale offline invece è reale e sotto gli occhi di tutti, e naturalmente ti basta dare un occhiata ai titoli di giornale che mettono tutti in evidenza come l’uscita dal tunnel non ci sia e non si prospetta neanche nel 2020 (parlando di economia reale).

Al contempo questa catastrofe non è in realtà tutta questa fine del mondo, visto che se l’europa sparisce come unione monetaria ci fa un favore a tutti, perchè concretamente non ha un unione politica e questo fa si che a governare sia la tecnocrazia dei mercacati e ci sia lo spauracchio dello spread e gli attacchi della speculazione finanziaria.

Parallelamente chi si muove online subirà quasi per nulla i colpi della crisi a causa dei fattori che ho indicato all’inizio di questo articolo.

Naturalmente ognuno è libero anche di “interpretare” le mie affermazioni e costruirsi il mondo di balle che desidera.

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Valerio, molto interessante quello che stà facendo l’Argentina : http://www.nexusedizioni.it/economia/kirchner-mette-la-museruola-alla-finanza-speculativa/ Forse sarebbe da seguire anche qui. Grazie

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Si ho visto, ma si tratta di tutt’altra stoffa.

Qui non succederà mai. Anche perchè non abbiamo veri rappresentanti che si impegnino in prima persona a svegliare le masse e a uscire da vent’anni di lobotomizzazione da tv. Ci manca quel qualcosa che ci faccia trovare l’unità per cambiare sul serio

Per poter sperare di avere una qualche reazione di massa bisogna aspettare che la gente veda come si ridurranno le pensioni a breve, e che la disperazione di una parte diventi la rabbia di tutti.

Ma gli italiani non sono un popolo, sono una massa di individualisti che se ne frega di tutto, basta che non gli tocchi il calcio…

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Ciao Valerio,
Grazie per l’articolo ottimo e corposo.

Concordo pienamente con te in quanto molte persone devono svegliarsi (e svegliarsi presto dall’incubo). Ho sempre detto che serve dare piu’ amore, e chi mi segue sa benissimo cosa intendo.

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Paolo

Articolo molto interessante, sarebbe da capire come è possibile che con la crisi la gente voglia spendere per prodotti di cui spesso non ne percepisce il valore.

Chissà magari in america mah chi può dirlo, ma in italia vedo un mercato inflazionato, troppi venditori, troppo pochi clienti, a questo aggiungiamoci quelli che continuano ad insegnare agli altri a diventare insegnanti di marketing e il cerchio si chiude.

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Quest’anno ci sarà un boom sicuro nei settori giusti, e cioè dove non si INSEGNA a guadagnare online.

In quel mercato ci sono troppi venditori e troppo pochi clienti.

Infatti i venditori di FUMO come ho già detto in un altro articolo nel 2015 andranno tutti alla deriva perchè i clienti inizieranno a capire chi è che si sfonda seriamente il culo per dare vero valore (chiedendo il 10% dei soldi di questi venditori) e chi invece diffonde teorie e super pacchi pieni di merda.

E poi cosa vuol dire che il mercato italiano è inflazionato? Questo è FALSO.

Tutti si sparano nelle solite 2-3 nicchie (fare soldi, perdere peso, seduzione) e quello è come il discorso del bar vicino a casa mia che sta fallendo perchè ci sono già 10 altri bar nel raggio di 500 metri che erano arrivati prima di lui.

Ma il mercato italiano è fatto da almeno 200 altri settori fertili in cui chiunque con un pò di intelligenza può inserirsi e diventare leader con un buon seguito di acquirenti. (naturalmente sperando che non si metta a vendere fumo anche li altrimenti è la fine)

Questo è un discorso simile che possiamo ritrovare nelle scellerate scelte di certi commercianti offline.

Quindi, visto che il denaro circolante aumenterà (e non ce lo stiamo inventando noi, ma in generale aumenterà la domanda di mercato in ogni settore su internet – commercio digitale e non -) come previsto dalle stime del IMRG, ci sarà un aumento della domanda ma anche dell’offerta (con la nascita di nuove categorie leader).

Tuttavia non sarà rose e fiori per tutti. La nuova tendenza del mercato non lascierà spazio alle brutte copie, ai copioni, alle terze categorie, in una parola a chi non ha la forza o la voglia di impegnarsi per costruire una brand seria. Per costoro non c’è spazio, saranno tutti spazzati via dai loro stessi clienti.

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Paolo

Bravissimo, la pensiamo alla stessa maniera. Molti spariranno, e quindi avremo meno improvvisatori.

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Il business online in Italia non è ancora esploso perché siamo almeno 10 anni indietro al resto del mondo. Come ha evidenziato bene qualcuno, oggi, alla fine del 2012 ci sono ancora persone in Italia che non sanno come acquistare su Internet. PayPal ad esempio, molti non lo conoscono. La conseguenza di ciò è una sola: quando tutti capiranno le potenzialità di Internet, i business online esploderanno. Chi si troverà già lì però, partirà avantaggiato.

Detto questo però, io non credo che nel 2013 le cose miglioreranno in Italia. Anzi, credo che peggioreranno. Di sicuro però è vero un fatto: i soldi non sono spariti ma si sono spostati. Quindi, se parliamo di Internet, dobbiamo guardare più in là: non c’è solo l’Italia. C’è il resto del pianeta e molti mercati numerosi stanno crescendo. Un consiglio? Imparate l’inglese.

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indubbiamente Maurizio, per l’italia la situazione è penosa. Ma a questo punto concorderai con me che coloro che sapranno informarsi, anche se saranno una ristretta minoranza avranno comunque molte possibilità di riscossa e non da poco.

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Alessandra

Concordo con Sir, anzi spero sarà così. W l’inglese 🙂

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Ciao Valerio, capito spesso nel tuo blog ma raramente commento. Volevo dire che trovo questo articolo molto interessante e “alla mano” per tutti. Complimenti, il tuo modo di comunicare è grandioso…mi è anche sembrato di vedere qualche “trucchetto” di PNL nascosto fra le righe 😉

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Ciao Veronica PNL e ogni sorta di tecnica per comunicare al meglio ciò che voglio dire le ho sempre studiate ma ormai non ci penso ai trucchetti per così dire psicologici, sono dell’idea che se dobbiamo scrivere qualcosa debba essere scritta di getto, e poi al massimo aggiustare qualche sfumatura. Raramente calcolo le cose in anticipo. A meno che non devo creare una sales letter e quello è un altro discorso.

Grazie per il feedback, un saluto a te

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Stefano Manzotti

E’ vero, non ci sono scuse che tengano!

Si deve AGIRE, questa sarà la parola d’ordine per il 2013 per coloro che non hanno più un lavoro.

Non cercatelo il lavoro… CREATEVELO!!

Buon Natale a te Valerio!

STEFANO MANZOTTI

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che dire….
concordo in tutto e per tutto.
se è vero che per avere l’1% di successo bisogna sbagliare il 99% delle volte, alora penso di essere sulla buona strada. mi rendo anche conto che umanamente è snervante ogni volta ammettere di aver sbagliato e ricominciare tutto, dopo magari mesi di lavoro e serate passate al pc piuttosto che giocare con i propri figli.
però come diceva robbins e roberto re, ” quando il perchè è forte, il come prima o poi si trova”.
complimenti valerio
fabio

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Posso dire una parola?

Conosco Valerio da più di un anno e lui è a mio parere il MIGLIORE informarketer sulla scena italiana, seguito da altri colossi come Max Cecco, Alex Billico e Italo Cillo. Quelli che ci mettono la faccia e non raccontano cavolate, insomma.

Secondo me imparare a guadagnare in Italia online si divide in tre parti:
1 – Leggere le guide più “basilari”, tipo i vari fare soldi online di Giacomo Bruno e altre guide a prezzo più basso
2 – Provare, e sbagliare innumerevoli volte
3 – Continuare a sbagliare, infatti finché sbagli sai cosa non devi più fare e finché continui a sbagliare, cosa che sono convinto farà anche Valerio ogni tanto, vuol dire che continui a PROVARE.

Io mi vedo tra la seconda e la terza fase, e so che nel mio sito ho ancora TANTISSIMO lavoro da fare, come per esempio mailing list e messaggi, ottimizzare squeeze e pagina di vendita, blog, più articoli, seo.. ma piano piano provo e vado avanti.

Daniele, NON mi sento di dirti che hai sbagliato a giudicare Valerio così perché se l’hai fatto sono certo che hai i tuoi buoni motivi. Solo una cosa: prova a riguardarlo con altri occhi e senza pregiudizi, pensa solo a quello che insegna e non ai numeri (che comunque comprendo, anche io ho speso centinaia e centinaia di euro in formazione).

Dopodiché a te la scelta, se non vuoi più seguirlo sei libero di cancellarti dalle news e forse per te è anche meglio così.

Io la penso in questo modo: prima bisogna imparare le basi con le varie guide-guidine sul marketing, che magari ti spiegano una sola cosa ma almeno quella la impari. Poi devi buttarti. Sbagliare e sbagliare, ancora sbagliare e riprovare.

Dopodiché, dopo svariati mesi (mi dispiace ma a me è andata così), avrai un po’ capito come funziona il marketing online. Ma non sarai ancora in grado di fare soldi con internet. Ora è il momento delle guide serie, ora è il momento dei “Segreti delle Squeeze Page” e di “List Alchemy”.

Se non hai fatto la prima parte (il testing e i vari errori) e non hai provato a mettere su un sito non leggere neanche le sue guide, non capiresti come implementare il tuo business perché semplicemente non sapresti come aprire un blog e scrivere una pagina in html.

..una volta fatta la “gavetta iniziale” inizierai a capire il valore di quello che insegna, inizierai davvero ad applicarlo a fondo e a vedere i tuoi risultati.. e inizierai a fare soldi.

Ma, soprattutto.. ad aiutare davvero le persone.

Saluti da una persona REALE 🙂

Ciao Valerio e ciao Daniele 🙂

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Trovo che il giudizio di Andrea sia un mero esempio di umiltà ed un buon auspicio ad un sano Infomarketing.

Bravo Andrea… Personalmente trovo che sia estremamente avvilente ed quantomeno inutile criticare e lamentarsi del lavoro di questo o di quello. Molto più utile è pensare alla propria formazione, leggere eBook, vedere videocorsi e quanto’altro per costruirsi un background sufficiente ad intraprendere quindi la propria strada.

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daniele

Andrea io ho tante news letter in spam per vedere se qualcuno rinsavisce, ci metto un secondo a leggere. Ogni tanto lo faccio. I nomi che hai fatto li conosco molto bene e ci ho lavorato, conosco molto bene. Infatti posso dirti che sono 2 nomi e non 3. Mi sono simpatici non commento l’operato. Ero qui per dire altro. Sir sopra lo conosco pure è ben preparato viene a fare post blogging come è giusto che sia.

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Mi dispiace contraddirti Daniele, cerca pure i loro siti online e li vedrai in faccia.

Ok, volendo io e Valerio potremmo essere la stessa persona visto che non facciamo video 🙂 , ma quando le persone compaiono in video diversi e a volte anche assieme (vedi Max e Alex) mi sembra duro che siano la stessa persona.

Italo è indiscutibile e non è nessuno degli altri due, ci sono migliaia di suoi filmati e foto in giro e non è certo un personaggio costruito.

Buona serata e buone vacanze 🙂

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daniele

Ciao Andrea intendevo dire che Max e Alex che ho conosciuto di persona sono soci e quindi li consideravo come una entità unica, in quello intendevo un nome solo, con Alex mi sono incontrato e ci ho collaborato. Tutti scuola Italo Cillo. Che è stato un formatore per molti infomarkter.

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carlos

Valerio questo personaggio lascia il tempo che trova…non perdere tempo con chi ha tempo da perdere. Ti avveleni solo la giornata e ne risente il tuo lavoro.

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daniele

Si è vero , in questo blog lascio il tempo che trovo, è nato tutto da un malinteso nato via email privato tra me e Valerio. E hai ragione nel dire che certe discussioni avvelenano e basta le giornate. Abbiamo tolto alcune parti che ci sono sfuggite di mano perché non facevano onore ne a me ne a Valerio ne a voi lettori. Un malinteso privato di vecchia data. Dove entrambi ci siamo comportati onestamente ma mal capiti. Testimonio la lealtà di Valerio.

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daniele

Una parola sulla crisi, io tutti i giorni sono in mezzo a gente strapiena di soldi che li ha, e sempre li avrà. Non sono toccati dalla crisi. Bene questa gente non conosce nessuna persona che lavori su internet.Nessun nome, neanche la categoria. Sono tirchi come pochi e spendono soldi solo per serate, vacanze e beni materiali di lusso e che li faccia sembrare più fighi. Se ne sbattono di tutti e tutto e se gli dici internet sanno di FB usandolo per mettersi un po’ in mostra e controllare i cavol degli altri.
Ignorano tutto questo e sono e saranno pieni di soldi. Guardano youtube ecco, ma non sanno nenche che esista un web marketing. Figuriamoci l’infomarketing. Per molte persone la crisi non esiste e queste persone che hanno milioni di euro su internet al momento non le rintracci. Le vedo con i miei occhi e vedo tutto quello che ho detto. E’ un intervento che non è di risposta a nessun altro intervento. Presento la mia esperienza, non per disilludere chi vuol fare con internet, ma che chi ha milioni di euro ignora tutto questo.

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Ma questo è un fatto. L’italia è ancora uno dei paesi con una ricchezza privata tra i primi al mondo. Il problema? Che questa ricchezza è concentrata nelle mani di pochi e il ceto medio deve pagare le tasse sui loro sprechi. Per di più nulla si è fatto per tassare a sangue anche loro, nulla si è fatto in concreto per togliere privilegi ai “nobili” e le varie caste e castette del tutto presenti ancora in maniera uguale come nell’800. Ecco l’ingiustizia sociale. Ecco la truffa a cui siamo tutti sottoposti. Per non parlare del sistema di debito su cui si basa la struttura monetaria della politica economica in tutto l’occidente. LA SUPER TRUFFA SUPREMA, che però pagano per intero le persone appartenenti alla classe media, su cui vengono scaricate le colpe, i pesi e il debito di una ristretta oligarchia che specula sulle nostre vite, arrichendosi sempre di più, e impoverendoci tutti quanti. Ma questo è un discorso troppo complesso.

Questo sistema economico é schiattato. Per capire la soluzione dobbiamo guardare questa realtá cambiando TOTALMENTE punto di vista, oltre la logica del mercato attuale, oltre il ricatto della finanza, oltre questo monetarismo FALLIMENTARE su cui si basa tutto (BCE, FED, FMI, BRI e varie). In questo attuale stupido sistema, il DEBITO e i DENARI sono la stessa cosa. Per saldare il debito dobbiamo restituire tutti i denari esistenti, piu’ i beni. Una FOLLIA CRIMINALE legalizzata.

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Stefano Manzotti

E’ vero, i soldi si stanno rapidamente spostando altrove.

La ricchezza, il commercio, l’economia… si sta spostando online.

Chi non sarà online entro i prossimi 3 anni, sarà molto probabilmente buttato fuori dal commercio.

Questa è la risposta ai sempre più negozio chiusi.

Questa è la risposta ai cartelli “AFFITTASI” nel centro delle nostre città.

I nuovi “immobili”, quelli che portano reddito, sono ONLINE!

STEFANO MANZOTTI

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Ciao Valerio, e’ il primo commento che scrivo nel tuo blog, ma ti leggo spesso e ho dei tuoi prodotti.
Io sono uno di quelli che inizialmente si e’ buttato in uno dei 3 consueti Rami che hai indicato qualche commento piu’ sopra, e non ha concluso nulla. Intendiamoci, la nicchia c’e’ ed e’ ricettiva, ma li’ il problema era un altro, e’ un ramo che non appassiona me.
In compenso, la mia compagna sta sviluppando un progetto interessante che prende di striscio quella stessa nicchia ma legando una sua enorme passione, e i risultati (non ancora quelli economici, per ora quelli di brand) si stanno gia’ vedendo.
Successivamente ho avuto una sorta di blocco, perche’ ho deciso di buttarmi in una nicchia che mi appassiona ma in cui ci sono davvero un sacco di persone preparate e sicuramente persone piu’ brave di me. Ho fatto a pugni e sto continuando a fare a pugni con il mio Sabotatore Interno che mi diceva che non ero in grado di fare prodotti di quel tipo per quella nicchia.
Alla fine ho deciso che per dei prodotti iniziali sono molto piu’ che preparato, forte di tantissimi anni di esperienza sulle spalle. E ho scoperto perfino una nicchia in cui potrei buttarmi che si lega a quella della mia compagna, che ha gia’ un discreto traffico. E nel frattempo coltivero’ ancora piu’ nel profondo la mia passione, e quando sara’ tempo di creare prodotti piu’ complessi valutero’ Joint Venture con altri professionisti.
Grazie dell’articolo e buon anno
Daniele.

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Lella

Tra breve dovrei aprire il mio sito e sarò contenta di darci comunicazioni di come andrà , credo in questo mercato, anche se l’Italia è ancora un po’ scettica perché ha paura di prendere fregature, ma per fortuna è solo u a mi mia parte che blocca il lavoro. Io lavoro, ma durante i week e de ed il tempo libero mi sto dedicando alla sua giusta preparazione, per questo non è ancora pronto. io però parto dal concetto che a nulla bisogna dare fretta, perché se non è ancora partito , vuol dire che non era ancora il suo giusto momento….ho quasi finito

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sabina

sono soddisfatta delle tue spiegazioni sull’argomento…grazie.vorrei sapere se può affiancarmi qualkuno ,passo,passo,in questa impresa,magari dividendo i guadagni,qualkuno che ci creda come me e che è decisamente piu esperto nel settore di me.ho già una mia attività,che è anche una mia passione.decoro e dipingo mobili e porte che sono spesso del cliente.ho esperienza in merito,ma vorrei far decollare la mia azienda come merita.spero,valerio,che tu possa aiutarmi a far questo,indicandomi,magari,qualke nome.grazie ancora,sabina

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Ciao Valerio, ho acquistato il tuo corso e sono molto soddisfatta…perchè mi stai aiutando, alla mia giovane età (22 anni e mezzo), a capire di più del mondo del lavoro, a come costruirmi una vita nel futuro,a me e al mio ragazzo con cui stiamo cercando di costruirci una vita.
Sto lavorando con quello che davvero mi sta a cuore, scrivo, scrivo e scrivo per produrre qualcosa che mi dia da vivere…e serva alla gente.
L’affetto e la riconoscenza che ricevo su facebook sono la spinta che mi fa pensare che sono sulla strada giusta.

Sì, perchè parliamo di crisi, crisi e crisi….solo finchè rimaniamo dentro il modello che la crisi la crea. Internet ci da la possibilità di vendere, di interagire, di lavorare quasi a costi zero, ci da la possibilità di sbagliare senza rovinare i nostri investimenti.

Sono sicura che tanti di noi hanno un obiettivo, quello di stravolgere il mercato, mettere fine alla parola crisi, e testimoniare tutto questo, perchè chissà che non siamo i primi a dare un esito diverso all’economia italiana…

Chiara

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