3 pattern mentali che DISTRUGGONO la tua produttività (e come superarli)
Il 90% degli esseri umani vive intrappolato in una specie di ‘brodo primordiale’.
Che cos’è il brodo primordiale?
E’ una condizione di confusione e ottundimento mentale pressoché perpetua.
Sicuramente ti sarà capitato tante volte: ti ritrovi al minimo del potenziale, completamente vulnerabile, e in preda alle ‘correnti di marea’ rappresentate da emozioni perturbatrici come ansia, stress, paura, rabbia, invidia.
Ti è successo? Ovviamente si.
Ora, ecco la scoperta che ho fatto.
Ci sono 3 ‘pattern’ mentali che attivano ogni giorno questa condizione limitante nella tua testa.
Questi pattern sono responsabili di quasi tutto ciò che ti sta succedendo nella vita in questo momento.
Ti costringono in uno stato di prigionia inconsapevole… obbligandoti ad agire o a reagire alle circostanze e ai pensieri in modo predefinito … esattamente come si comporta il programma di un computer.
La cosa peggiore è che sono difficili da individuare perché vengono attuati inconsciamente, al ripetersi di un determinato evento, circostanza, scenario di vita, pulsione, desiderio.
A seconda della tipologia di persona che sei, uno di questi SCHEMI è sicuramente predominante nella tua vita.
Vediamoli.
Indecisione
Le persone passano molto tempo a pensare.
Pensano al pensiero. Pensano a cosa stanno per decidere. E poi pensano a cosa succederebbe se prendessero questa o quella decisione, e così via.
Quindi, la persona media probabilmente impiega cinquanta o cento volte più tempo del normale, solo per pensare cosa decidere.
Si, è assolutamente FOLLE.
L’indecisione prosciuga ogni tua risorsa, prosciuga il tuo tempo, prosciuga la tua energia.
Ed ecco che arriva l’attrito, la frustrazione, e quella strana sensazione che non stai ‘andando da nessuna parte’.
Ho spesso detto che la chiave del successo è prendere decisioni più velocemente di chiunque altro.
Quindi, non ha quasi nessuna importanza se le decisioni che prenderai saranno giuste o sbagliate, l’importante è decidere velocemente, elaborare l’errore, e restare in movimento.
Perché:
“Se ambisci alla realizzazione, guarda la tua vita con gli occhi dell’aviatore”
Tengo sempre presente questa metafora.
Perché?
Perché un aereo non vola da una destinazione all’altra in linea retta.
Corregge oltre 12.000 volte la sua rotta mentre è in volo.
E questo è ciò che vuoi.
L’UNICO modo per raggiungere la destinazione è rimanere in movimento. E devi essere preparato a correggere rotta continuamente.
Che significa questo? Significa accettare la possibilità di prendere decisioni sbagliate, e poi correggere il tiro velocemente.
È così che crei risultati straordinari in brevissimo tempo.
Sembra semplice? Sì.
È più difficile di quanto sembri? Sì.
Funziona? Meglio di quanto tu possa credere 🙂
Ci vuole solo un po’ di pratica.
Ora, ecco il secondo limite mentale che mi ha afflitto personalmente per ANNI…
Procrastinazione
La procrastinazione nasce da un problema strutturale della mente. La mente cerca la semplificazione, tende ad evitare il rischio, e odia cambiare.
Sulla base di questo, le cause della procrastinazione si possono ridurre a 3:
- Sovraccarico (iper complicazione)
- Perfezionismo (paura del giudizio)
- Nessun desiderio (passione assente)
Questi sono i 3 problemi.
Ed ecco 3 soluzioni:
Realizzazione
Status
Connessione
Tutti noi siamo principalmente guidati da almeno una di queste tre FORZE MOTIVANTI.
E ogni forza ha due lati: negativo e positivo.
L’aspetto positivo del senso di realizzazione è la sensazione di un lavoro ben fatto. Il rovescio della medaglia è il dolore del rimpianto.
Lo status significa influenza e potere, mentre la mancanza di status significa che sei impotente.
Essere connessi al livello più profondo è amore, non essere affatto connessi è solitudine.
Ora, indovina?
Puoi anche usare questo stesso approccio per superare la procrastinazione.
Come? E’ molto semplice.
Valuta tutto ciò che stai cercando di fare e scopri cosa significherebbe per te in termini di realizzazione, status e connessione e quanto ti costerà in ognuna di queste tre aree se continui a procrastinare.
Fai questa lista di motivazioni negative e positive e guardala tutte le volte che hai difficoltà a partire. Ciò ti manterrà estremamente motivato. Il resto poi diventa una questione di tecnica.
Per un’ulteriore spinta, ricorda questo:
La ricerca ha dimostrato che il dolore che proviamo pensando ad un compito che temiamo evapora quasi istantaneamente una volta che iniziamo l’impegno.
Il dolore è nell’anticipazione, non nel reale svolgimento del temuto compito.
Quindi, la cosa importante è focalizzarti sull’inizio.
Il semplice atto di iniziare crea una reazione a catena di effetti positivi: perché riduce il dolore (del fare) ed elimina le associazioni negative nei riguardi del compito.
Il solo fatto di iniziare ti aiuta anche a fare quel passaggio importantissimo, cioè la transizione dal non fare al fare.
È come la legge di inerzia di Newton che dice: “Un oggetto fermo rimane a riposo, un oggetto in movimento rimane in movimento”.
Una volta che sei in modalità ‘azione’, tendi a rimanere in quello stato. Ti troverai a fare progressi e, prima che tu te ne accorga, sarai già a metà strada – perché un lavoro iniziato è già un lavoro compiuto a metà.
Quindi, prendi l’abitudine di iniziare le cose. Ciò ti porterà in automatico verso spirali ascendenti di successo, felicità, fiducia e ottimismo.
Auto-sabotaggio
L’auto-sabotaggio è ciò che accade quando agiamo in modo incongruente con i risultati che cerchiamo.
Più nello specifico, quando siamo pervasi da una convinzione limitante che è INCONGRUENTE con i nostri obiettivi.
Un esempio di autosabotaggio?
Te ne faccio uno personale …
Anni fa sapevo già cosa fare per far crescere la mia attività, ma per troppo tempo non l’ho fatto.
Perché?
Mi auto-sabotavo continuamente.
E perché?
C’era sempre questa vocina dentro la mia testa che diceva:
“Non so come farlo bene”.
“Non sono in grado di farlo”.
Da dove diavolo veniva?
Ci ho messo un po’ per capirlo.
Veniva dal passato… un passato lontano.
E’ il 1991, siamo a Dicembre. Ho 9 anni e sto facendo i compiti, quando mio padre entra nella stanza e dice una frase che mi cambia la vita per sempre:
“Voglio mostrarti un modo migliore per farlo.”
Peccato che non è quello che sento.
Invece, SENTO: “Tu, Valerio, non sai come farlo bene”
So che non era nelle intenzioni di mio padre danneggiarmi … non ha mai nemmeno pronunciato quelle parole.
Ma in quel preciso momento una convinzione limitante si è installata nel mio cervello.
E quella convinzione mi ha poi ostacolato per decenni!
Quel pensiero continua ancora oggi ad emergere. Ma a differenza di ieri, appena si presenta, non lo trattengo.
Scelgo di non legarlo emotivamente alla mia vita.
E quindi, lo lascio andare.
Perché ho capito.
Se mi ci soffermo, mi ci identifico, e quindi lo convalido.
Convalidandolo mi convinco che è vero, e poi agisco di conseguenza.
Come lo affronto?
Ho un trucco.
Di solito quando si ripresenta OGGI gli dico:
“Oh, interessante che tu ti presenti. Non ti ho più sentito da un po’. Per quanto tempo starai con me questa volta?”
L’effetto è doppio.
Ridicolizzi la convinzione distruttiva e contemporaneamente la tratti come un ospite indesiderato in cui non ti identifichi più.
Questo è solo uno dei tanti esempi che potrei farti.
Tutti nascono dai filtri errati che si insediano nella nostra mente fin da bambini.
Portiamo queste false credenze nella nostra vita adulta e queste ci impediscono di raggiungere il nostro pieno potenziale.
Ecco perché lavorare sul tuo MINDSET è la cosa più importante che dovresti fare!
Ecco perché ti ho incoraggiato ad investire non uno, ma TUTTI i giorni della tua vita … in te stesso.
Quindi prenditi qualche minuto per riflettere … e poi …
Inizia a domandarti:
– Quali sono i tuoi schemi di auto-sabotaggio?
– Cosa sai che dovresti (o non dovresti) fare per portare la tua attività o la tua vita al livello successivo?
– Quali errori “stupidi” stai facendo adesso, e che bloccano il tuo successo?
– E, soprattutto, cosa stai pensando proprio ora, nel mezzo di questo caos mondiale?
Scrivilo!
La scrittura è un mezzo potente perché esternalizza il tuo processo di pensiero. Ti consente di vedere i tuoi pensieri, il che li rende più facili da gestire (e ri-orientare).
Tieni presente che questo è solo il primo livello di consapevolezza.
Creerà la grande trasformazione? No, per quello hai bisogno di immersione e supporto.
Ma è il primo passo. Il più importante.
Il prossimo passo …
In questo post abbiamo visto 3 pattern distruttivi che ti impediscono di realizzare il tuo pieno potenziale. E ti ho dato precise indicazioni per superarli.
E adesso sei pronto per scoprire e dominare i 5 “stati” mentali dell’eccellenza umana a cui tutte le persone di successo accedono continuamente.
Ti mostrerò come è semplice ‘attivare’ questi stati, praticamente a comando.
Clicca qui per sapere di più >>
Ti auguro ogni bene.
Valerio
P.S.
L’economia mondiale sta andando a rotoli, e NESSUNO sa veramente cosa SUCCEDERA’ nell’immediato futuro.
Ma so questo: pensare certe cose mi depotenzia. Invece, quando mi concentro su altre cose, mi sento perfettamente IN ARMONIA … allineato alla parte migliore di me.
E ti invito a fare altrettanto.
Ad esempio, il solo fatto di scrivere questo post in questo esatto momento mi fa sentire connesso con te. Mi regala un senso di unità. E mi fa sentire bene.
E quando mi sento bene, mi tratto meglio. E questo mi rende un figlio, un amico e un professionista migliore.
Non conosco il significato della vita. Ma sento di conoscere il significato della mia vita.
Qual è il tuo?
Rispondimi qui sotto, se lo desideri …